Claudio Grizon, consigliere di Forza Italia in Consiglio comunale a Muggia torna a prendere di mira l'amministrazione di centrosinistra stavolta sull'ipotesi di collocare sul lungomare dal prossimo anno docce a pagamento.
«Gli arguti esponenti della "maggioranza" - rileva Grizon - hanno ben pensato di far pagare un gettone, 10 o 20 centesimi, per ogni doccia. Ma quanto durerà la doccia? Se non ne bastasse una quanti spiccioli bisognerà portarsi dietro? In un pomeriggio al mare 2 o 3 docce se ne fanno, vero? Quindi almeno 60 centesimi bisognerà averli (il posteggio mi sembra costi 70 centesimi all'ora) altrimenti niente doccia, si tornerà a casa sudati ed appicicaticci di sale. L'alternativa i "nostri" l'hanno comunque già prevista: saranno installate macchinette per distribuire moneta oppure ci si metterà in fila davanti ai locali della zona, già stressati dal gratta e sosta. Poi ci sarà il problema della gestione delle macchinette e chissà quanto costerà. Insomma l'allegra combriccola una ne fa cento ne pensa: questa però è una vera chicca dell'efficienza amministrativa».
«Ma si ricordino i "nostri" - minaccia il consigliere forzista - i cittadini non dimenticano e di queste chicche se ne ricorderanno nell'aprile 2011. Non bastava intanto fare una campagna di sensibilizzazione contro lo spreco dell'acqua, prevedendo sanzioni amministrative ai trasgressori e inviare i vigili urbani a fare dei controlli? Mi chiedo cosa direbbero i triestini se sul lungomare di Barcola il sindaco Dipiazza mettesse le docce a pagamento. Credo scoppierebbe la rivoluzione».
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