venerdì 9 novembre 2007

L’ACCODO CON TESECO IN RITARDO DI UN ANNO E MEZZO PER COLPA DI NESLADEK

IL FINE NON GIUSTIFICA I MEZZI

Sale la tensione attorno alla vicenda dell'accordo Comune - Teseco per la realizzazione del campo si calcio in plastica. Nesladek ha risposto alla mia interrogazione con tre pagine, ma i dubbi rimangono. Sentiremo la Corte dei Conti e la Direzione Regionale alle AA.LL.

Per me il fine non giustifica i mezzi. Gli atti del Comune devono essere perfetti. Quell’accordo, come molti mi dicono, lascia spazio a molti dubbi, qualcuno li chiarirà. La delibera in consiglio avrebbe avuto l’unanimità.

“Ho i miei dubbi – commenta Claudio Grizon, coordinatore e consigliere di Forza Italia a Muggia - che tra i sottoscrittori della petizione per il campo di Zaule ci siano dei miei elettori, ma qualora ci fossero, voglio dire anche a loro che io sono dalla loro parte ma che il fine non giustifica i mezzi, neanche se l’obiettivo è un’opera pubblica come questa da tutti condivisa. Se c’è qualcosa che non va nel frettoloso accordo tra Comune e Teseco qualcuno lo scoprirà. La società intanto può realizzare l’opera”.

“E poi mi si dice - rileva Grizon - che ci sono esponenti di sinistra di Aquilinia che raccolgono firme indirizzate al Comune, contrari al campo di plastica perché temono che le polveri di plastica possano essere cancerogene. Questo è un fatto scomodo che qualcuno vuole nascondere?”.

“Di fatto con quell’accordo – sottolinea Grizon – il sindaco ha voluto bypassare il consiglio, per accelerare l’avvio dei lavori del campo di calcio in quanto l’accordo con Teseco arrancava, complici alcuni funzionari comunali”.

La responsabilità sul ritardo di un anno e mezzo sull’accordo con Teseco – aggiunge Grizon – è tutta del sindaco Nesladek e della sua maggioranza. Che io sappia non l’ha mai smentita. Avrà le sue motivazioni ma il silenzio su tutta la vicenda è sospetto, molto sospetto. Non capisco Teseco come si presti a questo andazzo”.

“Una accordo tra il Comune e la società – ricorda il consigliere forzista – era già stato predisposto dalla precedente giunta con l’avvallo, per le parti di suo interesse, della società sportiva, ed era noto a tutti gli addetti ai lavori”.

“Poi la nuova maggioranza ha ben pensato di ridiscutere tutto – continua Grizon – con ogni probabilità chiedendo risorse o interventi ben superiori a quelli che la società Teseco era disposta a realizzare, con ciò mettendo a rischio i suoi investimenti ad Aquilinia. Me lo ha fatto intendere chiaramente un rappresentante della società”.

Qualcuno, nella stessa maggioranza – rileva ancora Grizon – teme (e lo credo plausibile) che una parte delle opere o addirittura le risorse derivanti dagli oneri di urbanizzazione del piano particolareggiato di Teseco, Nesladek le voglia dirottare sulla costa anziché, come sarebbe logico e corretto, metterli completamente a disposizione del territorio ove le edificazioni di Teseco si realizzeranno”.

Trieste, 9 novembre 2007

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