Sale la tensione attorno alla vicenda dell'accordo Comune - Teseco per la realizzazione del campo si calcio in plastica. Nesladek ha risposto alla mia interrogazione con tre pagine, ma i dubbi rimangono. Sentiremo la Corte dei Conti e la Direzione Regionale alle AA.LL.
Per me il fine non giustifica i mezzi. Gli atti del Comune devono essere perfetti. Quell’accordo, come molti mi dicono, lascia spazio a molti dubbi, qualcuno li chiarirà. La delibera in consiglio avrebbe avuto l’unanimità.
“Ho i miei dubbi – commenta
“E poi mi si dice - rileva Grizon - che ci sono esponenti di sinistra di Aquilinia che raccolgono firme indirizzate al Comune, contrari al campo di plastica perché temono che le polveri di plastica possano essere cancerogene. Questo è un fatto scomodo che qualcuno vuole nascondere?”.
“Di fatto con quell’accordo – sottolinea Grizon – il sindaco ha voluto bypassare il consiglio, per accelerare l’avvio dei lavori del campo di calcio in quanto l’accordo con Teseco arrancava, complici alcuni funzionari comunali”.
“La responsabilità sul ritardo di un anno e mezzo sull’accordo con Teseco – aggiunge Grizon – è tutta del sindaco Nesladek e della sua maggioranza. Che io sappia non l’ha
“Una accordo tra il Comune e la società – ricorda il consigliere forzista – era già stato predisposto dalla precedente giunta con l’avvallo, per le parti di suo interesse, della società sportiva, ed era noto a tutti gli addetti ai lavori”.
“Poi la nuova maggioranza ha ben pensato di ridiscutere tutto – continua Grizon – con ogni probabilità chiedendo risorse o interventi ben superiori a quelli che
“Qualcuno, nella stessa maggioranza – rileva ancora Grizon – teme (e lo credo plausibile) che una parte delle opere o addirittura le risorse derivanti dagli oneri di urbanizzazione del piano particolareggiato di Teseco, Nesladek le voglia dirottare sulla costa anziché, come sarebbe logico e corretto, metterli completamente a disposizione del territorio ove le edificazioni di Teseco si realizzeranno”.
Trieste, 9 novembre 2007
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