mercoledì 2 gennaio 2008

CARO PRESSBURGER, MA QUANTO CI COSTI!


Grizon (F.I.) e De Gavardo (Lista Dipiazza): dopo il fallimento dell’edizione 2007 un incarico da 70 mila euro per circa due mesi di lavoro è una vergogna!

"La riconferma della direzione artistica a Giorgio Pressburger per il festival "Teatri a teatro a Trieste e provincia 2008" per 70 mila euro è una vergogna, in particolare se la si raffronta al risultato fallimentare dell'edizione 2007"


“Chi sicuramente inizia bene il 2008, grazie alla solerzia ed alla generosità della presidente della Provincia Maria Teresa Bassa Poropat – ironizza Claudio Grizon, capo gruppo di Forza Italia in Provincia - è l’ungherese prof. Giorgio Pressburger che, per riprendere la direzione del “festival dei record” – dei costi ovviamente – si vedrà elargire ben 70 mila euro lordi, per poco più di due mesi di lavoro”.

“L’unico fatto di un certo rilievo che in questo anno e mezzo abbondante di mandato ha caratterizzato l’attività della giunta Poropat – sottolineano Claudio Grizon e Paolo De Gavardo capo gruppo della Lista Dipiazza - è stato il cambio di direzione artistica del festival al Teatro Romano passata dalle mani del regista Furio Bordon a quelle del prof. Pressburger con il conseguente cambio del nome dell’evento, lanciato con successo dalla giunta Scoccimarro”.

La presidente Poropat – racconta il capo gruppo azzurro - si è vantata in consiglio provinciale dei mediocri risultati della manifestazione, costata quasi 750 mila euro, per una dozzina di manifestazioni di teatro a leggio al Teatro Romano e una serie di piccoli intrattenimenti che hanno riscosso uno scarsissimo interesse sul territorio provinciale per appena 6000 spettatori complessivi”.

“Ma a sottolineare la diversità tra la gestione del centro destra e quella del centro sinistra – commenta De Gavardo - c’è anche il compenso previsto per il direttore artistico: per il maestro Furio Bordon venivano stanziati 30 mila euro mentre la Poropat per Pressburger lo scorso anno aveva stanziato 40 mila euro mentre per il 2008, con una delibera passata lo scorso 13 dicembre, è arrivata a 70 mila”.

“Dobbiamo però ricordare – ricordano Grizon e De Gavardo - che le quattro edizioni dei festival promosse dal centro destra al Teatro Romano e nel Parco di Miramare hanno sempre ottenuto un riscontro di pubblico e di critica eccezionali, proponendo un programma artistico teso ad andare in contro ai gusti di un pubblico più ampio possibile”.

Il centro sinistra invece – secondo De Gavardo - ha inventato un festival classico per un pubblico di nicchia i cui costi però ricadono su tutta la comunità”.

I titoli del 2008 secondo la delibera con cui è stato confermato l’incarico a Pressburger dovrebbero essere ancora una volta rivolti ad un pubblico ricercato: per il Teatro Romano l’opera oratorio “Oedipus Rex” di Igor Stravinskij, lo spettacolo “Edipo Re” di Sofocle, Pasolini e Sinopoli del Sinopoli Festival – Taormina Arte, il dramma in atto unico “Il Settimo Sigillo” di Ingmar Bergman prodotto dal teatro La Contrada, l’opera La Lunga Notte di Medea” di Corrado Alvaro, “Alcesti” su musiche di Giorgio Battistelli e testo di Rainer Maria Rilke prodotto con il Verdi, “Elettra” di Sofocle, mentre al Castello di Miramare si vorrebbe realizzare “Il Castello del Principe Barbablù” dal Festival ungherese di Miskolc, “Jederman – La leggenda di ognuno” di Ugo von Holfmansthal, coprodotto con dal Rossetti e Aquilieia Estate, il balletto “Spartacus” di Aram Khachaturian sempre con Aquilieia Estate ed infine “Carmina Burana” della Szeged Contemporary Dance Company e “Felix Hora” curata da Bonawentura e dal Teatro Sloveno”.

“Intanto, mentre per Pressburger la Poropat prevede già la riconferma dell’incarico nel 2009 – annunciano Grizon e De Gavardo - , sono mesi che attendiamo una risposta scritta alla articolata interrogazione che ho abbiamo presentato alla presidente sull’edizione 2007, nell’intento di raffrontare le spese fatte nelle edizioni targate Cdl e quella Pressburger, anche alla luce del numero di spettatori e dei costi degli artisti, ma visto che non si riesce ad avere una risposta chiederò che si convochi una commissione trasparenza.”

Ma il vero botto che attendiamo – concludono i capi gruppo di Fi e Lista Dipiazza - è quello del budget che sarà affidato a Pressburger: vedremo se saprà superare se stesso con la spesa visto che, probabilmente grazie alle sue buone relazioni, è riuscito a far arrivare alla Provincia di Trieste dal tanto conteso FUS (fondo unico per lo spettacolo) - attraverso la Regione ed il Ministero - uno specifico finanziamento triennale per il “suo” festival”.

Trieste, 1 gennaio 2008

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