mercoledì 24 giugno 2009

MUGGIA, CONFERMATA LA FIDUCIA A NESLADEK

LA NOTA
Come facilmente avevamo previsto Nesladek è risorto dalle sue ceneri nei silenzi imbarazzati della sua maggioranza, rotti solo alla fine dal vice sindaco comunista Crevatin che con il livore che lo caratterizza ha tentato di difendere il suo mentore.
Risultato politico: il centrodestra porta in piazza ancora una volta gli errori ed i fallimenti di Nesladek dimostrando di saper interpretare i sentimenti della gente, evidenziando i malumori nella sua maggioranza che ha definitivamente perso Mariucci, legato al centro sinistra solo "dal programma elettorale" (fino ad oggi a dir il vero in grandissima parte disatteso); il centro sinistra che, con alcuni suoi esponenti dietro le quinte mugugna e critica il sindaco, si è rivelato ancora una volta nelle sue debolezze attaccato solo alla poltrona perchè, come asserito dall'assessore verde Leiter "tra un anno e mezzo la gente giudicherà".
Quindi Nesladek in consiglio, dopo aver preso in giro il consiglio e la sua maggioranza, pensa di andare avanti tendendo la mano al centro destra, invitando tutti a mettere da parte queste tensioni e a collaborare sulle cose importanti. Un po troppo tardi sindaco!? Non le pare???
Da Il Piccolo del 24 giugno 2009 - Pag. 18

A VUOTO LA MOZIONE PRESENTATA DAL CENTRODESTRA
Prima del voto polemica uscita dall’aula dell’esponente dei Cittadini Andrea Mariucci
di ELISA COLONI
MUGGIA - Considerato l’argomento delicato – il rigassificatore nell’area ex Esso - e visti i toni accesi della seduta fiume di ieri, sembrava che sulla giunta Nesladek fosse pronta a scatenarsi una bufera. E invece no. Alla fine, nonostante le accuse del centrodestra, nonostante i commenti di disapprovazione volati da un folto drappello di presenti in consiglio comunale e nonostante la polemica uscita dall’aula di un consigliere della sua stessa coalizione - il ”cittadino” Andrea Mariucci - il sindaco di Muggia non è stato sfiduciato e rimarrà lì dov’è, al suo posto.
I consiglieri di opposizione ci hanno provato, con una mozione di sfiducia al sindaco votata da tutto il centrodestra. Mozione respinta dalla maggioranza di centrosinistra, ad eccezione appunto di Mariucci dei Cittadini per Muggia che, dopo aver borbottato e lanciato bordate a Nesladek per quasi tutta la seduta – circa tre ore – si è alzato ed è uscito dall’aula, scegliendo così di non esprimersi sul documento. «Non esco dalla coalizione di centrosinistra – ha detto – ma non posso votare contro questa mozione».Assieme a lui, prima di entrare nella sala del consiglio, a mostrare qualche tentennamento era stato anche l’assessore verde Omero Leiter. Il centrodestra gli ha fatto l’occhiolino, ma alla fine il ”blitz” non è riuscito: Leiter ha messo le perplessità in cassetto e si è espresso contro la mozione del ”ribaltone”.
Nerio Nesladek e la sua giunta, quindi, sono riusciti a dribblare le frecciate del forzista Claudio Grizon e compagni, intenzionati a farlo cadere su una questione molto sentita nella cittadina istroveneta: la possibile realizzazione, nell’area di Zaule, dell’impianto di Gnl del colosso spagnolo dell’energia Gas Natural. Tutto nasce dall’approvazione del nuovo Piano regolatore del porto, varato il 19 maggio dal Comitato portuale. Nesladek, in quella occasione, era stato l’unico a non esprimersi sul documento, abbandonando il tavolo.
Il gesto aveva sollevato le ire dei consiglieri di centrodestra, capitanati da Grizon e dall’aennino Paolo Prodan, che avevano accusato il sindaco di tradimento: «Nesladek ha disatteso una deliberazione votata all’unanimità dal Consiglio comunale il 30 aprile – avevano tuonato i due - in cui si impegnava il sindaco a votare contro il Prg in Comitato portuale, qualora non fosse riuscito a far modificare dall'Autorità portuale la zonizzazione relativa alle aree su cui è prevista la realizzazione del rigassificatore di Gnl, in modo di non consentirne la costruzione».
In pratica i due consiglieri accusavano Nesladek di non aver manifestato la propria avversità al rigassificatore con un voto contrario al Prg, così come gli aveva dato mandato il consiglio. Da qui la decisione di una mozione di sfiducia, approdata ieri in aula, ma non passata. «Che ci sia una connivenza politica con il direttivo dell’Authority? – ha insinuato Prodan -. Il voto contrario del sindaco avrebbe obbligato il Comitato portuale a delle revisioni, facendo slittare i tempi. E invece ha di fatto aperto la strada alla realizzazione del rigassificatore».
«Nesladek ha tradito il Consiglio comunale e soprattutto i muggesani», ha aggiunto Grizon.Tra un intervento e l’altro, Nesladek ha preso il microfono e ha detto la sua. Quaranta minuti per spiegare perché, in Comitato portuale, si è astenuto dal voto. «Ho discusso a lungo con Claudio Boniciolli – ha spiegato – che mi ha detto che la decisione sulle modifiche alla zonizzazione dell’area spetta solo a chi ne ha competenza, che in questo caso è il Comune di Trieste. Io sono da sempre contrario al rigassificatore e continuerò a esserlo. Questa mozione di sfiducia mi sembra pura propaganda, in primis perché, quando il consiglio ha deliberato il 30 aprile, buona parte del centrodestra era assente: le stesse persone che in quell’occasione si sono disinteressate, ora votano la sfiducia contro di me. Evidentemente c’è l’interesse a farmi la guerra, ma non a combattere veramente il progetto di rigassificatore, sostenuto dal centrodestra triestino, per primo il sindaco Dipiazza, che detta ordini anche al centrodestra muggesano. Mi sono astenuto dal voto – ha concluso – perché nel complesso condivido il Prg portuale, che darà sviluppo a tutto il nostro territorio».

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