L’ACCUSA DI CLAUDIO GRIZON
«Variazione di bilancio da 800 mila euro, aula ignorata da Nesladek»
MUGGIA - Il Comune incassa quasi 800 mila euro, ma la giunta approva la relativa variazione di bilancio senza passare per il Consiglio comunale e scatena la protesta dell’opposizione: «Una prevaricazione bella e buona – commentano indignati il coordinatore del Pdl di Muggia, Claudio Grizon e il suo vice, Cristian Gretti -. Non entriamo nel merito dell’utilizzo di quei soldi, ma condanniamo il metodo seguito per procedere al loro inserimento nelle casse del Comune senza alcun coinvolgimento dei consiglieri comunali».
I fatti: dopo la realizzazione del centro commerciale Freetime di Monte d’oro, la convenzione stipulata dall’allora sindaco Lorenzo Gasperini, assegna all’amministrazione comunale oneri di urbanizzazione per 770 mila euro. La giunta comunale, nella riunione del 26 marzo scorso, approva una delibera di variazione al bilancio, inglobando l’intera somma e lasciando al Consiglio comunale la sola approvazione dell’atto, senza alcuna possibilità da parte dei consiglieri di proporre variazioni e destinazioni diverse da quelle scelte in giunta. «Si tratta di opere pubbliche come asfaltature di strade e altri interventi attesi da tempo – spiega Grizon - per i quali, prima di questo finanziamento, il Comune aveva previsto zero euro. Per questo, ribadisco, non è sull’utilizzo che noi discutiamo, ma sul fatto che nessuno in Consiglio, né della maggioranza né dell’opposizione potrà dire nulla, solo approvare o bocciare la delibera di giunta».
Sui motivi che hanno spinto l’esecutivo a bruciare le tappe escludendo di fatto il Consiglio dalla discussione sulla destinazione dei 770 mila euro, fa chiarezza il sindaco: «È vero che avevamo già soldi a bilancio, ma non erano sufficienti a coprire i 30 mila euro spesi per far fronte ai danni provocati dal maltempo in marzo – precisa Nerio Nesladek -. A quel punto abbiamo preferito fare un’unica variazione al bilancio».
Una spiegazione che non soddisfa Grizon: «I soldi c’erano tutti – replica l’esponente forzista -, quello che non avevano era un appiglio tecnico per blindare l’incasso e togliere al Consiglio comunale la possibilità di esprimere un parere: se lo sono costruito tirando in ballo l’urgenza di procedere». Della presunta anomalia procedurale, il Pdl ha interessato il direttore generale del Comune, Lorenzo Ciaccio che nei prossimi giorni esprimerà un parere. (g.l.)
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