giovedì 23 agosto 2007

NESLADEK, UN GUASCONE AI VERTICI DEL COMUNE DI MUGGIA

Nerio Nesladek è un personaggio dall'apetto guascone, quasi da capo comico di un teatrino di provincia. Un sorriso furbo, a volte nascosto sotto folti baffi, caraterizza il suo aspetto, quasi supplendo alla sua presenza non certo imponente ed autorevole.
E' uno dei tanti medici di famiglia, o come si diceva una volta, della mutua, a dir il vero specializzato in ginecologia. Fino a poco tempo fa nel tempo libero si occupava di ambiente nella veste di presidente della locale sezione di Legambiente, notoriamente con simpatie a sinistra.
La sinistra lo scorso anno pur di vincere si è affidato al "demiurgo della pioggia", in questo caso il medico (abortista?) che oggi siede nel consiglio di indirizzo del Burlo e sullo scranno che fu dei Paco, dei Millo e dei Bordon, ma che di questi personaggi che hanno rappresentato la sinistra muggesana, non ha ne la stoffa ne la statura.
D'altra parte il primo cittadino non ha neppure l'entusiasmo e la concretezza di Dipiazza o la pragmaticità e l'operatività di Gasperini, i sindaci della svolta.
Da un anno e mezzo ormai ci intrattiene, ora dai banchi del consiglio comunale, ora dalle pagine dei giornali, con le sue promesse e rassicurazioni con annunci e interviste ove ci propone e ripropone le stesse idee, gli stessi concetti, le stesse retoriche frasi per presentare progetti a volte anche fantasiosi.
Non vogliamo parlare dei grandi progetti, perchè il sindaco ne spara tanti al punto che non riusciamo più a seguirlo: a partire da un istituto europeo per l'ambiente alla città della scienza di qualche giorno fa. Parlando invece delle piccole cose ci aveva promesso il rifacimento delle fontane sul territorio, la pulizia di strade (dove sono state aggiunte le multe), marciapiedi ed aiuole, una maggior attenzione per la periferia ma di questo e tanto alto ancora nessun segnale.
Ma il nostro, incurante tanto dell'opposizione quanto della maggioranza, tira dritto nonostante i mugugni che serpeggiano sia tra le forze politiche della sua maggioranza che nei capannelli in piazza.
Le ragioni sono molte, dall'atteggiamento presentuoso e poco attento alle esigenze di tutte le sensibilità dei partiti e consiglieri che lo sostengono per arrivare all'inconcludenza dei suoi assessori, che fino ad oggi non hanno fatto quasi nulla.
Con la vicenda delle multe in viale XXV Aprile e viale D'Annunzio, ad esempio, hanno instaurato un braccio di ferro con i cittadini di dubbia opportunita, per incapacità e cocciutagine.
Dopo un decennio di centro destra i muggesani hanno voluto cambiare ma molti, anche nelle file del centro sinistra, se ne sono pentiti. A noi non resta che vigilare e denunciare le carenze di questa variopinta e inconcludente maggioranza con un'opposizione concreta, vorrei dire, nonostante un sindaco ed una coalizione di governo che non raccoglie più il consenso della maggioranza dell'elettorato muggesano.

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