venerdì 4 gennaio 2008

GIA' IN COMPLETO ABBANDONO IL VALICO DEL LAZZARETTO


Da segnalare sul Piccolo di oggi
4 gennaio 2008
il seguente articolo
ispirato dall'amico
Massimo Santorelli


Guardiole dismesse,
aiuole spartitraffico
fatiscenti, segnaletica
divelta


Il consigliere comunale Santorelli (Fi):
«Una vergogna che non si sia intervenuti
per prevenire questo scempio»

L’assessore provinciale Tommasini: «Attendiamo notizie da Roma per avviare la sistemazione dell’area»


MUGGIA Guardiole dismesse, aiuole spartitraffico fatiscenti, segnaletica in mezzo alla strada abbattuta da incauti automobilisti, erba incolta, marciapiedi sgretolati. Si presenta così, oggi, il confine di San Bartolomeo al Lazzaretto.

Chi dalla Slovenia raggiunge l'Italia in macchina attraverso questo valico internazionale, oltretutto di prima categoria, non solo trova di fronte a sé un vero e proprio scempio, ma rischia di scontrarsi con strutture spartitraffico posizionate in mezzo alla carreggiata.
In questi giorni molte persone hanno segnalato questi disagi, spesso pericolosi, che si trova ad affrontare chi varca questo confine.

Percorriamolo assieme: arrivando dalla Slovenia, prima di raggiungere l'ex valico, le automobili transitano su un rettilineo di qualche centinaio di metri. Quando si raggiungono le guardiole, dove stazionava la Polizia slovena, oggi perfettamente ristrutturate, si notano a pochi metri le analoghe strutture italiane. Casupole fatiscenti, e annerite dallo smog e dalle intemperie.

Poco prima del campeggio, poi, ecco apparire due aiuole, che potevano aver senso all'epoca del confine per direzionare il traffico, ma oggi non più, e che costringono le vetture a uno slalom.

Un percorso tortuoso e pericoloso, se si tiene conto che le macchine giungono dal rettilineo sloveno a velocità sostenuta rispetto a quanto avveniva prima della caduta del confine.

Non solo le aiuole, ma anche la segnaletica verticale è già stata danneggiata o, in alcuni casi, addirittura divelta dalle macchine in transito. Ieri, ad esempio, faceva ancora bella mostra di sé, abbandonato su un'aiuola, un palo che originariamente sorreggeva un segnale stradale già asportato da qualcuno.

Bocche cucite tra i poliziotti, che non vogliono commentate la situazione e che oggi si trovano ad effettuare pattugliamenti di «retro valico» in attesa di un'altra destinazione.

«Non abbiamo avuto alcuna segnalazione in merito all'inizio dei lavori di smantellamento del confine - fanno sapere dalla Polizia di frontiera - ma contiamo su qualche segnale da Roma subito dopo le festività».

«E' una vergogna - spiega Massimo Santorelli, consigliere comunale di Forza Italia a Muggia - che le istituzioni non siano intervenute per tempo per prevenire questo scempio. Oltre a costituire un brutto biglietto da visita del nostro Paese, per chi entra in Italia, ciò rappresenta un rischio per la sicurezza delle persone».

«Forse le centinaia di lavoratori transfrontalieri che ogni giorno varcano questo confine – incalza Sartorelli – ormai hanno fatto l'abitudine, ma lo stesso non vale per i turisti occasionali. Oltre a programmare i festeggiamenti a Rabuiese, la Provincia avrebbe dovuto intervenire anche qui».

«Spiace constatare che le istituzioni abbiano abbandonato quest’area - continua Santorelli - senza tener conto della sua importanza strategica. Mi chiedo chi si occuperà ora della manutenzione ordinaria e straordinaria, fino a qualche giorno fa assicurata grazie alla buona volontà dei poliziotti».

In questo senso giungono rassicurazioni dall'assessore ai Lavori pubblici e alla viabilità della Provincia, Mauro Tommasini. «Stiamo attendendo notizie da Roma per tracciare un intervento congiunto con il ministero degli Interni e il Genio civile. Credo che le aiuole spartitraffico oggi non abbiano più senso, ma sono convinto anche del fatto che sarebbe assurdo intervenire prima dei lavori di smantellamento delle guardiole. Solo allora avrà senso operare e riasfaltare la zona».

Alla Provincia spetta anche il lavoro di manutenzione ordinaria. «Il 20 dicembre scorso - conclude - in vista delle celebrazioni abbiamo già ripulito le aiuole, e per la messa in sicurezza del tratto abbiamo anche posizionato dei guard rail e provveduto ad arginare degli avvallamenti».
Silvia Stern

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