Grizon (F.I.) e de Gavardo (Lista Dipizza): 110 mila euro per un concerto con 50 spettatori ci sembrano davvero troppi
“Quanti sono stati gli spettatori paganti che hanno potuto godere del Festival al Teatro Romano che, a quanto pare, è ormai affermato come il più costoso della regione”.
“Abbiamo presentato anche quest’anno – annunciano Claudio Grizon, capo gruppo di Forza Italia e Paolo de Gavardo capo gruppo della Lista Dipiazza alla Provincia di Trieste – una dettagliata interrogazione per conoscere tutti i dati su questo Festival che sta davvero superando tutti i record”.
“Oltre al numero di spettatori paganti – spiegano Grizon e de Gavardo - vorremmo conoscere il numero di biglietti omaggio, il dettaglio dei costi della manifestazione e di ogni spettacolo e quello sul numero degli spettatori per ognuno dei 12 spettacoli”.
“Se, come temo, sarà confermato l’andamento dello scorso anno – evidenzia il capo gruppo forzista – ci troveremo davanti a dei dati allarmanti: 70 mila euro per la direzione artistica del prof. Presburgher, 110 mila euro per un concerto con l’orchestra sinfonica del Friuli Venezia Giulia ed un coro ungherese a cui avrebbero assistito 50 spettatori e probabilmente un numero complessivo di spettatori che avrà superato di poco i 1.200 dello scorso anno”.
“Fossero stati 1.500 gli spettatori – aggiungono ancora i consiglieri – potremmo parlare di un costo per spettatore che supera i 460 euro, davvero incredibile per un festival di teatro a leggio supportato da un concerto del cantautore calabrese Sergio Cammariere che probabilmente ha fatto l’unico vero tutto esaurito”.
“Certo ci diranno che non erano tutti soldi della Provincia e che ci sono state anche le iniziative sul territorio – proseguono i due consiglieri – ma sono pur sempre soldi pubblici, sul cui impiego ci dovrebbe essere maggiore attenzione e sensibilità, nel momento in cui numerose realtà che operano nel settore culturale a Trieste fanno fatica, proprio a causa del minore sostegno della Provincia”.
“Il Governo – concludono Grizon e de Gavardo – sta cercando di eliminare gli sprechi nella pubblica amministrazione, ma la Provincia di Trieste sembra non aver colto questo messaggio che intende moralizzare l’azione dei pubblici amministratori. Vorremmo poi sapere qual è stato l’impatto economico di questa manifestazione sui comparti ricettivo, turistico e commerciale che a Trieste stanno soffrendo una crisi sensibile”.
“Quanti sono stati gli spettatori paganti che hanno potuto godere del Festival al Teatro Romano che, a quanto pare, è ormai affermato come il più costoso della regione”.
“Abbiamo presentato anche quest’anno – annunciano Claudio Grizon, capo gruppo di Forza Italia e Paolo de Gavardo capo gruppo della Lista Dipiazza alla Provincia di Trieste – una dettagliata interrogazione per conoscere tutti i dati su questo Festival che sta davvero superando tutti i record”.
“Oltre al numero di spettatori paganti – spiegano Grizon e de Gavardo - vorremmo conoscere il numero di biglietti omaggio, il dettaglio dei costi della manifestazione e di ogni spettacolo e quello sul numero degli spettatori per ognuno dei 12 spettacoli”.
“Se, come temo, sarà confermato l’andamento dello scorso anno – evidenzia il capo gruppo forzista – ci troveremo davanti a dei dati allarmanti: 70 mila euro per la direzione artistica del prof. Presburgher, 110 mila euro per un concerto con l’orchestra sinfonica del Friuli Venezia Giulia ed un coro ungherese a cui avrebbero assistito 50 spettatori e probabilmente un numero complessivo di spettatori che avrà superato di poco i 1.200 dello scorso anno”.
“Fossero stati 1.500 gli spettatori – aggiungono ancora i consiglieri – potremmo parlare di un costo per spettatore che supera i 460 euro, davvero incredibile per un festival di teatro a leggio supportato da un concerto del cantautore calabrese Sergio Cammariere che probabilmente ha fatto l’unico vero tutto esaurito”.
“Certo ci diranno che non erano tutti soldi della Provincia e che ci sono state anche le iniziative sul territorio – proseguono i due consiglieri – ma sono pur sempre soldi pubblici, sul cui impiego ci dovrebbe essere maggiore attenzione e sensibilità, nel momento in cui numerose realtà che operano nel settore culturale a Trieste fanno fatica, proprio a causa del minore sostegno della Provincia”.
“Il Governo – concludono Grizon e de Gavardo – sta cercando di eliminare gli sprechi nella pubblica amministrazione, ma la Provincia di Trieste sembra non aver colto questo messaggio che intende moralizzare l’azione dei pubblici amministratori. Vorremmo poi sapere qual è stato l’impatto economico di questa manifestazione sui comparti ricettivo, turistico e commerciale che a Trieste stanno soffrendo una crisi sensibile”.
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