venerdì 6 marzo 2009

I CROCEFISSI NELLE SCUOLE SIMBOLI DI LIBERTA'

A Trieste è rispettata la legge che impone alle scuole di esporre il crocifisso nelle aule?


In una mozione, presentata alla presidente della Provincia di Trieste, Maria Teresa Bassa Poropat, il consigliere e capogruppo di Forza Italia in consiglio provinciale Claudio Grizon chiede una verifica della situazione attuale, in particolare nelle scuole superiori della provincia di Trieste.


La normativa in materia è chiara, e viene richiamata da una direttiva del Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca.


Nonostante alcuni tentativi di rimuovere il crocifisso dalle aule, la sua presenza è definita da più istituzioni come "un simbolo idoneo ad esprimere l’elevato fondamento dei valori civili che delineano la laicità nell’attuale ordinamento dello Stato", e anche "simbolo del patrimonio storico italiano e di libertà".


Da qui la necessità, per Grizon, di verificare, con controlli a campione, l'ottemperanza della normativa in materia (frutto anche di un accordo con la Santa Sede) nelle scuole superiori di Trieste. La Provincia ha in effetti competenze nell’ambito della programmazione e dell’edilizia scolastica e, in generale, dell’istruzione con particolare riguardo alla popolazione degli Istituti scolastici provinciali.


Ma Grizon chiede anche di verificare, con ogni mezzo possibile, eventualmente anche con sopralluoghi a campione, che nelle scuole superiori triestine non siano vengano promosse azioni o atti oltraggiosi contro i crocefissi esposti nelle aule scolastiche o che gli stessi non siano stati deteriorati o rimossi.

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