«Se si candiderà vorrà dire che abbiamo lavorato bene»
Centrosinistra e centrodestra ritengono però remota l’ipotesi che corra nel 2011
di GIUSEPPE PALLADINI
MUGGIA Lusingato e pronto ad accettare l’eventuale sfida. Il sindaco di Muggia Nerio Nesladek accoglie con un misto di orgoglio e di emozione l’ipotesi che il suo collega di Trieste, Roberto Dipiazza, si candidi fra due anni alla guida della cittadina in cui ha iniziato la carriera politica. Ipotesi emersa in seguito al fatto che l’eventuale elezione al Parlamento europeo è incompatibile con la carica di sindaco di Trieste ma non con quella di primo cittadino a Muggia.
«Sono lusingato – esordisce Nesladek – perchè se una persona così importante viene a Muggia per cercare di batterci, si tratta di un’implicita ammissione che abbiamo lavorato bene. Vuol dire anche che il centrodestra ritiene che fra due anni sarà impegnativo, come è stato detto, riconquistare il fortino».
Nesladek aggiunge che se l’opposizione dovesse scegliere di candidare Dipiazza significherebbe che «non hanno alcun muggesano da mettere in lizza», e più in generale rileva che «attorno a Muggia ruota un enorme interesse, politico e non solo. In questi anni i territori attorno a Trieste hanno assunto una valenza particolare, con un ruolo di cerniera sui temi transfrontalieri. Non si può poi dimenticare – prosegue – che una parte importante del porto di Trieste sarà realizzata in comune di Muggia, il cui territorio comprende già gran parte dell’Ezit e del Sito inquinato, zone per le quali ci sono grandi progetti industriali e commerciali». Infine l’annuncio di una possibile ricandidatura: «Se la mia maggioranza lo riterrà – dichiara Nesladek – sono pronto sin d’ora ad accettare la sfida, ad armi pari, con Dipiazza».
I rappresentanti muggesani del centrosinistra e del centrodestra ritengono intanto «abbastanza remota» la prospettiva che Dipiazza si candidi fra due anni. Gianfranco Dragan, segretario «in pectore» del Pd (la riunione del direttivo si è svolta ieri sera, ndr), dice di «credere che Dipiazza abbia qualche ambizione più significativa rispetto a tornare dove è partito con la sua carriera politica. Se dovesse decidere in questo senso – aggiunge – sarà un bel confronto. A Muggia ha lasciato ricordi di un certo tipo, ma certe decisioni come il parcheggio Caliterna le paghiamo duramente ancora oggi. E poi – sottolinea – dovrà fare i conti con la questione energetica: lui oggi appoggia il rigassificatore, mentre Muggia è nettamente contraria». Dragan ribadisce che, indipendentemente dal candidato, sarà un confronto impegnativo. «Se Dipiazza si candiderà saremo pronti a offrire una valida alternativa».
Anche Claudio Grizon, coordinatore muggesano di Forza Italia, giudica molto remota l’ipotesi Dipiazza. «La candidatura alle europee è un’ipotesi da prendere in considerazione – commenta – ma prima Dipiazza ha diversi progetti da completare a Trieste, cui tiene particolarmente. Al momento – continua – non credo si concretizzi una candidatura alle europee. E anche se dovesse risultare eletto, non credo voglia tornare sui suoi passi a Muggia». Grizon ipotizza uno scenario elettorale per il 2011: «Se il Pdl manterrà i consensi attuali – osserva – non ci sarà bisogno di Dipiazza per battere Nesladek o un altro candidato del centrosinistra. L’eventuale partecipazione di Dipiazza alla campagna elettorale sarà utile, ma non indispensabile alla vittoria».
Nota: la presunzione di Nesladek è solo sintomo dell'incosapevolezza della mediocrità della sua amministrazione e del non poter ammettere che, già oggi, preferirebbe tornarsene a casa. Roberto è stato un grande sindaco di Muggia e anche di Trieste e, come lui sa, i muggesani lo ricordano sempre con affetto. Non dimentichi però i loro interessi e le loro aspeyttative e preoccupazioni.
«Sono lusingato – esordisce Nesladek – perchè se una persona così importante viene a Muggia per cercare di batterci, si tratta di un’implicita ammissione che abbiamo lavorato bene. Vuol dire anche che il centrodestra ritiene che fra due anni sarà impegnativo, come è stato detto, riconquistare il fortino».
Nesladek aggiunge che se l’opposizione dovesse scegliere di candidare Dipiazza significherebbe che «non hanno alcun muggesano da mettere in lizza», e più in generale rileva che «attorno a Muggia ruota un enorme interesse, politico e non solo. In questi anni i territori attorno a Trieste hanno assunto una valenza particolare, con un ruolo di cerniera sui temi transfrontalieri. Non si può poi dimenticare – prosegue – che una parte importante del porto di Trieste sarà realizzata in comune di Muggia, il cui territorio comprende già gran parte dell’Ezit e del Sito inquinato, zone per le quali ci sono grandi progetti industriali e commerciali». Infine l’annuncio di una possibile ricandidatura: «Se la mia maggioranza lo riterrà – dichiara Nesladek – sono pronto sin d’ora ad accettare la sfida, ad armi pari, con Dipiazza».
I rappresentanti muggesani del centrosinistra e del centrodestra ritengono intanto «abbastanza remota» la prospettiva che Dipiazza si candidi fra due anni. Gianfranco Dragan, segretario «in pectore» del Pd (la riunione del direttivo si è svolta ieri sera, ndr), dice di «credere che Dipiazza abbia qualche ambizione più significativa rispetto a tornare dove è partito con la sua carriera politica. Se dovesse decidere in questo senso – aggiunge – sarà un bel confronto. A Muggia ha lasciato ricordi di un certo tipo, ma certe decisioni come il parcheggio Caliterna le paghiamo duramente ancora oggi. E poi – sottolinea – dovrà fare i conti con la questione energetica: lui oggi appoggia il rigassificatore, mentre Muggia è nettamente contraria». Dragan ribadisce che, indipendentemente dal candidato, sarà un confronto impegnativo. «Se Dipiazza si candiderà saremo pronti a offrire una valida alternativa».
Anche Claudio Grizon, coordinatore muggesano di Forza Italia, giudica molto remota l’ipotesi Dipiazza. «La candidatura alle europee è un’ipotesi da prendere in considerazione – commenta – ma prima Dipiazza ha diversi progetti da completare a Trieste, cui tiene particolarmente. Al momento – continua – non credo si concretizzi una candidatura alle europee. E anche se dovesse risultare eletto, non credo voglia tornare sui suoi passi a Muggia». Grizon ipotizza uno scenario elettorale per il 2011: «Se il Pdl manterrà i consensi attuali – osserva – non ci sarà bisogno di Dipiazza per battere Nesladek o un altro candidato del centrosinistra. L’eventuale partecipazione di Dipiazza alla campagna elettorale sarà utile, ma non indispensabile alla vittoria».
Nota: la presunzione di Nesladek è solo sintomo dell'incosapevolezza della mediocrità della sua amministrazione e del non poter ammettere che, già oggi, preferirebbe tornarsene a casa. Roberto è stato un grande sindaco di Muggia e anche di Trieste e, come lui sa, i muggesani lo ricordano sempre con affetto. Non dimentichi però i loro interessi e le loro aspeyttative e preoccupazioni.
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