giovedì 21 maggio 2009

PORTO, C'E' IL PIANO REGOLATORE: SI' ALL'UNANIMITA'

Da Il Piccolo del 20 maggio 2009 - Pagina 13

OK DEL COMITATO, IL DOCUMENTO PRECEDENTE ERA DEL ’57




Porto, c’è il Piano regolatore: sì all’unanimità
Boniciolli: fatto storico. Dipiazza: messa in moto la città. Riccardi: una programmazione moderna

di SILVIO MARANZANA


Il porto di Trieste ha da ieri sera un nuovo Piano regolatore (il precedente risaliva al 1957) che amplierà moli e banchine per 200 ettari rendendo possibili tra l’altro il raddoppio del Molo Settimo, la realizzazione del Molo Ottavo, oltre che della Piattaforma logistica, la creazione di un ampio terminal per i traghetti Ro-Ro alle Noghere, l’allungamento del molo Bersaglieri della Stazione marittima. Lo ha adottato con voto favorevole all’unanimità dei presenti (ma il sindaco di Muggia Nesladek è uscito dall’aula per non votare) il Comitato portuale nel corso di una seduta-lampo conclusasi alla Torre del Lloyd con un megabrindisi.

Per la sua approvazione definitiva il Piano dovrà ottenere la Valutazione ambientale strategica (Vas) della Regione, il voto favorevole del Consiglio superiore dei Lavori pubblici, la Valutazione d’impatto ambientale (Via) del Ministero dell’Ambiente prima del decreto finale ancora della Regione. Un iter che rischia di portar via due anni, due anni e mezzo. «Ma che noi speriamo di accorciare notevolmente - ha affermato dopo il voto il presidente dell’Autorità portuale Claudio Boniciolli - anche in considerazione del fatto che il ministro delle Infrastrutture e Trasporti Altero Matteoli ha affermato che quelli di Genova e di Trieste sono i due porti principali sui quali l’Italia dovrà fare affidamento per il futuro».

La nota emessa dall’Autorità portuale parla di «evento di portata storica per la città e il porto» e di «rilancio dello scalo e delle attività economiche nelle relazioni con la regione, l’Italia e l’Europa». Svolta ottenuta grazie «a un ritrovato clima d’intesa tra le istituzioni, il mondo imprenditoriale e sindacale».


Una ritrovata unità sottolineata anche dal fatto che ieri il Comitato ha approvato inoltre la delibera di concessione per 15 anni dello Scalo Legnami a General cargo terminal (30% Pacorini, 30% Ocean, 30% Agentimar e 10% Friulia), questione che aveva sollevato per mesi polemiche e contrapposizioni. Il canone annuo è stato fissato in un milione 28 mila 369 euro. In settimana il presidente Boniciolli e il presidente di Gct, Sandro Benvenuti firmeranno l’atto di concessione.


Resta ancora aperta la battaglia per il terminal di Fernetti dove si contrappongono lo stesso Boniciolli e il presidente della Camera di commercio Antonio Paoletti. «È tempo che tra gli azionisti torni il sereno - ha dichiarato ieri l’assessore regionale ai Trasporti Riccardo Riccardi - per questo motivo entro dieci giorni convocherò un incontro con tutti per risolvere la querelle e scongelare il milione di euro della Regione per migliorare il raccordo ferroviario tra Fernetti e Opicina». Riccardi ha espresso apprezzamento per l’adozione del Piano. «Rappresenta la premessa - ha dichiarato - affinché il porto possa finalmente costruire una sua moderna programmazione su basi diverse da quelle fin qui utilizzate».


«Fatta la variante per il Porto Vecchio, ora il Piano regolatore del porto, mentre è pronto anche quello generale del Comune: abbiamo messo in moto tutta la città»: questo il commento del sindaco Roberto Dipiazza. In Comitato portuale è uscito invece dall’aula per non votare il sindaco di Muggia, Nerio Nesladek. «Non ero in condizioni di esprimere un voto - ha spiegato - sono infatti favorevole alla filosofia generale del Piano e convinto della sua indispensabilità, ma contrario all’allargamento del Polo energetico, al cui interno troverà spazio il rigassificatore, che oltretutto comporta la rinuncia ad altri tipi di traffici ben più redditizi».

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