giovedì 15 aprile 2010

MUGGIA, NEL MIRINO I LAVORI A "FIDO LIDO"

LA NOTA

Nonostante sia stato diffuso un comunicato stampa preciso e circostanziato il cronista de Il Piccolo si è inventato dichiarazioni mai diffuse in questi termini e se ne assume la responsabilità. Anche a nome del Coordinamento Comunale del PDL nel comunicato abbiamo dichiarato (si veda tra i post precedenti) che "se questi detriti non trattati e selezionati precedentemente (il che significa un trattamento in impianti adeguati e autorizzati) dovrebbero essere smaltiti nelle discariche autorizzate" e quindi, se come asserisce il sindaco Nesladek qusto è stato fatto ("arido proveninente da ditte autorizzate") questo aspetto potrebbe essere chiarito.
Rimangono perplessità sul fatto che in area inserito nel SIN non si possono fare interventi di movimentazione di terra e questo non lo diciamo noi ma la legge, vedremo cosa diranno le competenti autorità. Per quanto riguarda la realizzazione di "Fido Lido" non abbiamo espresso alcuna contrarietà, se tutto si svolgerà rispettando la legge, ma solo osservato che dall'altro versante dell'Ospo il Comune ha usato criteri diversi.


Da Il Piccolo del 15 aprile 2010 - Pagina 18 - Trieste

LA SISTEMAZIONE DELL’AREA NEI PRESSI DEL RIO OSPO CHE SARÀ INAUGURATA IL 24 APRILE

Muggia, nel mirino i lavori a ”Fido lido”

Grizon: scaricati materiali non permessi. Il sindaco smentisce ma l’Arpa ha chiesto spiegazioni
di GIOVANNI LONGHI

MUGGIA A pochi giorni dall’inaugurazione ufficiale (prevista il sabato 24), sul parco riservato ai cani e ai loro padroni, nei pressi del ponte sull’Ospo, si scatena il putiferio. Da un parte Claudio Grizon, coordinatore comunale del Pdl di Muggia e il suo vice, Christian Gretti, entrambi consiglieri comunali, ai quali il recente andirivieni di camion e ruspe nel sito recintato ha sollevato più di qualche dubbio, tanto da accusare il Comune di scaricare sull’area «materiale inerte da smaltire in discariche autorizzate».
Dall’altra, a garantire la perfetta regolarità dell’operazione, il sindaco Nerio Nesladek che conferma come il Comune si sia limitato a mettere in sicurezza e livellare il terreno, preparandolo alla manifestazione inaugurale. Tesi, questa, che verrà ribadita nel prossimo Consiglio comunale, nel quale Grizon presenterà un’interrogazione sulla vicenda.
Tutto nasce dalla presenza, nei giorni scorsi, di un camion e di un escavatore all’interno del terreno recintato, dato in concessione all’associazione ”Crescere insieme”. Dal cassone del camion è stato rovesciato sul terreno del materiale (”arido certificato proveniente da ditte autorizzate”, specificherà poi il sindaco, smentendo la versione di Grizon (”materiale inerte da destinare a discarica autorizzata”). Una ruspa ha poi livellato i cumuli, e distribuito uniformemente ghiaino, terra e materiale. Dal terreno sono stati anche eliminati alcuni pericolosi spuntoni di ferro. Operazione che ha creato avvallamenti e buche, che si è dovuto poi riempire.
Un camion che scarica, la ruspa che sposta la terra, il fatto che l’area si trova nel Sito inquinato. Agli occhi di un osservatore esterno, niente di più simile a un interramento sospetto. Per i rappresentanti dell’opposizione, un autentico invito a nozze, considerate anche le severe norme che consentono sull’area soltanto interventi minimali, disposizioni peraltro confermate anche nella delibera con cui la giunta comunale ha dato il via libera all’associazione.
«Proprio a questi interventi di manutenzione minima ci siamo limitati – sottolinea Nesladek –. Non era possibile procedere alla manifestazione del 24 senza prima sistemare, e soprattutto rendere sicura, l’area». Fatto sta che anche l'Arpa ha voluto vederci chiaro, e ha inviato una richiesta di spiegazioni al Comune. il quale ha smentito qualsiasi irregolarità ed escluso scarichi e interramenti abusivi.
«È incredibile che accadano fatti di questo tipo – rincarano la dose Grizon e Gretti, alzando il tiro sull'opportunità stessa di concedere l’area a ”Crescere insieme” – ed è curioso come su aree attigue, anch’esse inserite nel Sin (Sito inquinato d'interesse nazionale, ndr) si sia revocata la concessione a chi promuoveva esibizioni di moto da cross e fuoristrada, accampando rischi per la salute anche senza che alcun ente abbia condotto una specifica analisi del sottosuolo o delle caratterizzazioni, mentre dall’altro lato della foce dell’Ospo i cani potranno passeggiare, correre, scavare nella terra senza alcun danno per la propria e altrui salute».

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