mercoledì 2 giugno 2010

PALAZZINA DI VIALE XXV APRILE, BLOCCATA UN’ ALTRA OPERAZIONE IMMOBILIARE DELLA GIUNTA NESLADEK

PALAZZINA DI VIALE XXV APRILE, BLOCCATA UN’ ALTRA OPERAZIONE IMMOBILIARE DELLA GIUNTA NESLADEK


Anche l’operazione immobiliare, tanto cara al sindaco Nerio Nesladek, sull’area del vecchio campetto di calcio a sette di viale XXV Aprile, dove al posto dell’attuale parcheggio sarebbe prevista la realizzazione di una palazzina di 13 metri d’altezza è bloccata.
L’acquisto dell’area, già deciso dalla precedente amministrazione, avrebbe dovuto essere finalizzata alla realizzazione di posteggi pubblici, eventualmente anche interrati, quanto mai indispensabili nella zona in modo da consentire di liberare dalle automobili almeno un lato del sempre più congestionato viale.

Invece il sindaco Nesladek con la variante 25 al piano regolatore del febbraio 2009, ben pensò di rendere quell’area di 2.120 metri quadrati zona residenziale omogenea “B0” ove ora si può costruire, con un indice di edificabilità 4 e di copertura del 50%, fino a 13 metri d’altezza, e di portare nel contempo il valore di quell’area dagli 80 mila euro che sono stati pagati alla precedente proprietaria agli attuali 1.017.600 euro.

Certo la variante con il cambio di destinazione urbanistica dell’area è di per se legittima in quanto sfrutta una norma che il governo Berlusconi ha messo a disposizione degli enti locali per valorizzare il proprio patrimonio, ma rimane tutta la responsabilità politica di aver voluto saturare quell’area già densa di abitazioni con ulteriori edifici.

Da parte sua l’amministrazione Gasperini invece aveva previsto di realizzarvi circa 110 posti macchina gratuiti, a servizio dei residenti e del campo di calcio, e di realizzare un adeguato arredo e degli spazi di verde urbano migliorando nettamente la loro qualità della vita.

Ebbene dopo gli atti per il cambio della destinazione urbanistica lo scorso 9 settembre 2009 gli uffici comunali, sulla base di una direttiva della giunta comunale del 5 agosto, hanno diffuso un “avviso di procedura esplorativa di mercato per operazione immobiliare” teso a “ricercare sul mercato un immobile che possa ospitare alcuni servizi comunali”.

Ecco quindi il business immaginato da Nesladek & Co.
: offrire l’area di viale XXV Aprile ed avere in cambio un’altra area, ubicata in posizione centrale e facilmente raggiungibile, sulla quale, a cura dell’impresa interessata, venissero realizzati una cucina-mensa da 700 pasti al giorno con sei operatori, 100 metri quadrati di uffici, un’autorimessa o spazi per il parcheggio di 20 automobili.
Mentre nell’ambito di una convenzione sulla nuova palazzina l’impresa avrebbe dovuto prevedere inoltre “parcheggi di relazione e di opere di interesse pubblico” quali “attrezzature per la vita associativa e la cultura, per l’assistenza e la sanità, il verde, percorsi ciclopedonali, ecc.”. Insomma un vero e proprio cappio al collo con spese ingenti e probabilmente, visti gli esiti dell’offerta, incompatibili con il piano economico.

Ebbene, nonostante Nesladek abbia messo su questa operazione immobiliare l’area dell’ex campo a sette e due ulteriori particelle attigue per un valore complessivo di 1.103.500 euro, all’avviso pubblico ha risposto, potremmo dire ovviamente, solo la società Demofonte s.r.l. di Monza proprietaria dell’area ex Enel su viale XXV Aprile.

Ma dopo l’ultima integrazione dell’offerta presentata dalla Demofonte del 23 novembre scorso gli uffici comunali un paio di settimane fa ci hanno informato che è tutto fermo a causa di un mancato accordo con l’amministrazione sulle opere da realizzare.

Sembra sfumare quindi l’operazione tanto voluta dal sindaco Nesladek
che secondo la tempistica della Demofonte avrebbe dovuto prevedere per lo scorso mese di dicembre la firma della convenzione urbanistica, la presentazione dei progetti per la concessione edilizia sull’area “B0” per la costruzione della palazzina nel febbraio di quest’anno per poterle ritirare in questo mese di giugno, quando sarebbero partiti i lavori di ristrutturazione degli edifici nell’area ex Enel (con una durata di tre anni da prevedere nella convenzione) per il quale si sarebbe anche perfezionato il trasferimento di proprietà.
Ormai questa amministrazione è nel caos più completo ed ogni cosa di una certa rilevanza a cui mette mano s’impantana o si blocca. Fortunatamente al termine del suo mandato mancano ormai solo 10 mesi in cui speriamo che oltre a non fare nulla non facciano danni all’amministrazione che le succederà.

Trieste, 2 giugno 2010

A nome del Coordinamento Comunale del PDL di Muggia

Claudio Grizon - Coordinatore Comunale di Muggia del PDL e Consigliere Comunale di Muggia

Christian Gretti - Vice Coordinatore Comunale di Muggia del PDL e Consigliere Comunale di Muggia

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