LA NOTA
Vi propongo la bella lettera che l'amico Mario Vascotto, consigliere provinciale FI-PDL, ha inviato ieri a "Il Piccolo" in replica all'articolo pubblicato dal giornale in merito ai titoli di studio di sindaco, giunta e consiglio.
Trieste 3 luglio 2010
Ho letto con curiosità e con un leggero sorriso l’articolo nella pagina di Muggia di oggi a firma del signor (dottor ?) Giovanni Longhi.
Evidentemente siamo alla frutta se simili articoli vengono scritti nella giornata di sabato, alla frutta in quanto evidentemente nulla si può più scrivere sull’operato della giunta Nesladek, se non pubblicare notizie tipo “Novella 2000”.
Come se il fatto di “fregiarsi” del titolo di “dottore” , fosse sinonimo di “buon amministratore”, di “uomo finito”, di “superman” …..
Senza nulla togliere alle persone che si sono laureate, con merito, il mio pensiero va a tutte quelle persone che non hanno avuto la possibilità di proseguire gli studi, perché la necessità di portare da mangiare alla propria famiglia aveva fatto scegliere agli stessi una strada diversa.
E nella mia vita, tra la gente comune, sul lavoro, tra gli operai nei cantieri, sia nel divertimento, nelle compagnie del carnevale, sia tra le amicizie comuni, di gente che avrebbe meritato la “laurea ad honorem” ne ho conosciuti parecchi. Non voglio fare nomi, sarebbe spiacevole, ma uno sicuramente lo faccio, e si tratta di mio padre.
Appena la 3° elementare, ma ha finito la sua carriera, con l’intelligenza di un laureato, comandando da “nostromo” la truppa delle navi bianche del Lloyd Triestino, e insegnando anche tecniche marinaresche in un istituto scolastico di Trieste per alcuni anni.
Per cui mio caro dottor Longhi, non disprezzi chi, perché tale sembra il suo articolo, non è riuscito a fregiarsi del titolo di “dottore”. Nella vita qualche volta , la persona comune, quella che si è fatta da sola, quella che non ha avuto mamma e papà che pagavano la retta dell’università, vale molto, ma molto più di chi , forse a stento, si è potuto laureare.
Grazie
Mario Vascotto
Consigliere provinciale di Trieste
Evidentemente siamo alla frutta se simili articoli vengono scritti nella giornata di sabato, alla frutta in quanto evidentemente nulla si può più scrivere sull’operato della giunta Nesladek, se non pubblicare notizie tipo “Novella 2000”.
Come se il fatto di “fregiarsi” del titolo di “dottore” , fosse sinonimo di “buon amministratore”, di “uomo finito”, di “superman” …..
Senza nulla togliere alle persone che si sono laureate, con merito, il mio pensiero va a tutte quelle persone che non hanno avuto la possibilità di proseguire gli studi, perché la necessità di portare da mangiare alla propria famiglia aveva fatto scegliere agli stessi una strada diversa.
E nella mia vita, tra la gente comune, sul lavoro, tra gli operai nei cantieri, sia nel divertimento, nelle compagnie del carnevale, sia tra le amicizie comuni, di gente che avrebbe meritato la “laurea ad honorem” ne ho conosciuti parecchi. Non voglio fare nomi, sarebbe spiacevole, ma uno sicuramente lo faccio, e si tratta di mio padre.
Appena la 3° elementare, ma ha finito la sua carriera, con l’intelligenza di un laureato, comandando da “nostromo” la truppa delle navi bianche del Lloyd Triestino, e insegnando anche tecniche marinaresche in un istituto scolastico di Trieste per alcuni anni.
Per cui mio caro dottor Longhi, non disprezzi chi, perché tale sembra il suo articolo, non è riuscito a fregiarsi del titolo di “dottore”. Nella vita qualche volta , la persona comune, quella che si è fatta da sola, quella che non ha avuto mamma e papà che pagavano la retta dell’università, vale molto, ma molto più di chi , forse a stento, si è potuto laureare.
Grazie
Mario Vascotto
Consigliere provinciale di Trieste
Diploma di Scuola media superiore – Perito edile
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