I
24 gruppi speleologici attivi sul territorio regionale, dieci dei quali
operanti in provincia di Trieste, sono ormai da almeno un anno senza risorse.
Dopo
i tagli alle risorse, che la Regione erogava alle Province ai sensi delle
LL.RR. 27/66 e 24/2006, per il sostegno del settore, le associazioni sono state
tra le prime vittime della riforma delle autonomie locali: senza risorse e
senza interlocutori.
Nel 2014 la
giunta Bassa Poropat ha stanziato
gli ultimi 15 mila euro (erano 35
mila pochi anni prima), da ripartire tra i dieci gruppi speleo triestini. A
nulla è servito il consiglio
straordinario che abbiamo fatto convocare per approfondire con i rappresentanti della speleologia
provinciale se non a rendere tutti consapevoli del grande valore delle loro
attività e del loro impegno: qualche vaga promessa, tante pacche sulle spalle
ma nessun soldo in più.
Eppure, come ha ricordato Furio Premiani, presidente della Federazione speleologica regionale FVG,
il territorio triestino ha il "triste
primato" di avere oltre 50
grotte utilizzate quali discarica, a fronte di un patrimonio naturalistico
sotterraneo tra i più ricchi d'Italia, con una media di 15 cavità per
chilometro quadrato, rispetto a un dato nazionale di una grotta per chilometro
quadrato.
La Regione
con l’assessore Sara Vito solo
qualche mese fa parlava di progetti in cui “i
gruppi speleo dovranno avere di certo un ruolo da protagonisti, in
collaborazione comunque con gli uffici regionali, gli esperti dell'Agenzia Regionale
per la Protezione dell'Ambiente (ARPA), nonché, nello specifico, del Comune di
Trieste” ma le casse delle
associazioni speleologiche sono ancora vuote.
Si è parlato anche di una nuova normativa regionale
dedicata agli ambienti ipogei che dovrà essere portata all'attenzione del
Consiglio regionale ma per il momento
pare che i 24 gruppi speleologici regionali sono solo le prime vittime di un
caos istituzionale conseguente alla riforma Serracchiani sulle autonomie
locali.
Denunciando questa situazione allucinante chiediamo che con senso di responsabilità la Regione
assicuri o attraverso le Province o direttamente le risorse indispensabili al
settore per continuare le loro attività, assicurando quei presidi per il
controllo del territorio, il monitoraggio dell’ambiente e quell’apporto tecnico
scientifico per il turismo legato a questo importante settore.
Claudio
Grizon, capo gruppo Pdl Provincia di Trieste
Massimo
Romita, vice capo gruppo Pdl Provincia di Trieste
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