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mercoledì 8 ottobre 2014

PANONTIN IN AUDIZIONE A PALAZZO GALATTI SUI DANNI DEI CINGHIALI E DELLA FAUNA SELVATICA

Grizon (Pdl): la Regione approvi il Piano faunistico regionale e ponga un limite ai cinghiali sia per una questione di sicurezza che di vivibilità del territorio


Paolo Panontin, assessore regionale alla caccia, a seguito della mia richiesta a nome del gruppo del Pdl e a quella del consigliere Ret, che la maggioranza ha condiviso, è stato invitato in consiglio provinciale il prossimo 23 ottobre per un’audizione sui danni causati sul territorio provinciale dai cinghiali e dalla fauna selvatica a vigneti, culture, pascoli ma anche automobili ed altri beni patrimoniali.
Visto l’interesse su tema sono stati invitati: 13°Distretto Venatorio, Drustvo Doberdob, Associazione Agricoltori Kmecka Zveza, Federazione Provinciale Coltivatori Diretti, Confagricoltura Gorizia e Trieste, Federcaccia ed Enalcaccia.
Come noto la Provincia ha la competenza di raccogliere ed istruire le istanze per la prevenzione e l’indennizzo dei danni e di erogare i fondi stanziati a tal fine dalla Regione - 80 mila euro per il 2014 - con complicate e defaticanti procedure amministrative che devono tener conto anche dal limite del de minimis (pari a 15 mila euro di finanziamento pubblico in tre anni) disposto dall’UE per il settore dell’agricoltura.
La situazione è resa ora più allarmante a causa della sentenza del TAR FVG nr. 259/2014 con cui si accoglie il ricorso della Lega per l'Abolizione della Caccia, Sezione del Friuli Venezia Giulia la quale ha ottenuto che i cacciatori non possano partecipare agli abbattimenti cosiddetti in "deroga" ovvero al di fuori della stagione venatoria e per la soppressione dei mammiferi.
A questo punto è indispensabile che la Regione intervenga urgentemente adottando il Piano faunistico regionale in cui prevedere la presenza di un numero assolutamente minimo di cinghiali in pianura e collina compatibile con le caratteristiche del territorio, la sicurezza e la vivibilità del territorio.
Da parte sua la Provincia, invece, farebbe bene ad aggiornare e semplificare il regolamento risalente a diversi anni orsono e ad un quadro normativo sorpassato al fine di rendere più trasparente e puntuale l’intervento pubblico.
Sarebbe bene, infine, che la Regione, come ha da tempo proposto il vice presidente Dolenc, definisca interventi legislativi e regolamentari al fine di individuare una sede unica per la macellazione dei cinghiali abbattuti al fine di non sprecare la carne, che potrebbe essere distribuita in segno di solidarietà alle case di riposo, famiglie disagiate, associazioni ed enti benefici o, comunque, a destinare il ricavato alle medesime finalità.
 
Claudio Grizon
Capo Gruppo del Pdl in Provincia di Trieste

mercoledì 17 settembre 2014

PROVINCIA, INDENNIZZATO PER DANNI DA FAUNA SELVATICA QUATTRO ANNI DOPO

Gli uffici del vice presidente della Provincia di Trieste Igor Dolenc hanno indennizzato un cittadino con 1.846,32 euro per danni da fauna selvatica dopo quattro anni dalla domanda.
Lo rivela in una nota, incredulo ed amareggiato, Claudio Grizon, capo gruppo del Pdl a Palazzo Galatti.  
“Sembrerà incredibile – commenta Grizon - ma è successo davvero”. Il beneficiario di questo importo presentò domanda di indennizzo, probabilmente per l’eterna irrisolta questione dei cinghiali, il 9 settembre del  2010, assieme ad altri tre richiedenti le cui istanze sono state dichiarate non ammissibili, mentre la determina per l’assegnazione del rimborso porta la data del 4 settembre scorso ”.
“Oltre ai danni – aggiunge il consigliere – ci si è messa di mezzo anche la burocrazia ed il destino: due istanze infatti sono state rigettate per mancata integrazione dei documenti mentre una, purtroppo, è stata resa vana per il decesso del richiedente”.
“Com’è possibile che l’assessore Dolenc non si sia accorto di questi ritardi?” “E’ mai possibile – si chiede ancora l’esponente del Pdl  – che così poche richieste vengano evase con tempi che ritroviamo forse solo nei ministeri e nelle cause civili?” “Su questa vicenda -  conclude Grizon – chiederò che il presidente della commissione trasparenza Andrea Sinico convochi alla
prima occasione utile un incontro per verificare le procedure e scongiurare il ripetersi di situazioni simili”.