venerdì 4 gennaio 2008

NESLADEK PER DIFENDERE BONICIOLLI NELLA QUERELLE SU FERNETTI RICATTA IL COMUNE DI TRIESTE SUL MERCATO ORTIFRUTTICOLO

“Prendiamo atto che il sindaco Nesladek intende ricattare il Comune di Trieste e la Camera di Commercio in merito all’annunciata realizzazione del mercato ortofrutticolo sul territorio del comune di Muggia, facendo chiaramente intendere che assicurerà la sua collaborazione solo se il Comune di Trieste e la Camera di Commercio cederanno una parte delle loro quote dell’Autoporto di Fernetti all’Autorità Portuale, affinché ne assuma il controllo”.

Con queste parole Claudio Grizon, consigliere comunale a Muggia e capo gruppo di Forza Italia in Provincia, ha commentato le dichiarazione del sindaco Nesladek a proposito della querelle istituzionale sul controllo dell’Autoporto di Fernetti aperta dal presidente dell’Autorità Portuale Boniciolli.

“Esprimiamo sorpresa e sconcerto – prosegue Grizon - rispetto alle dichiarazioni di Nesladek, grande elettore di Claudio Grimm alla presidenza del porto, a proposito della volontà dell’Autorità Portuale di assumere a tutti i costi, ricattando quanti non intendono piegarsi al suo volere, il controllo dell’Autoporto di Fernetti per trasformarlo in base logistica retro portuale”.

Non ci sembra opportuno che rappresentanti istituzionali come Nesladek, Bonicciolli e la Poropat pongano ricatti di alcun tipo che potrebbero ritorcersi contro i loro enti. In secondo luogo non sono i depositari della verità assoluta e pertanto dire, come ha fatto Boniciolli, o mi date il controllo di Fernetti o vado a Sesana, ci sembra un atteggiamento scontroso e stizzito e poco istituzionale, per altro fondato sul nulla, in quanto sembra che il suo progetto non sia stato presentato concretamente ai soci”.

“Per altro – aggiunge Viviana Carboni, consigliera comunale a Muggia e vice presidente del consiglio provinciale - se i soci riterranno meritevole, come speriamo, il progetto dell’Autorità Portuale, nulla toglie che questo possa essere recepito senza che l’Autorità Portuale assuma necessariamente il controllo della società di gestione che, al di là delle parole di Nesladek e dei suoi, questo fatto non rappresenta per forza “il bene per la città e tutto il territorio”.

Nesladek, inoltre – aggiungono Grizon e Carboni - ci sembra poco istituzionale quando intende rimettere in discussione progetti già definiti da tempo, anche con accordi tra enti, sui quali per altro non detiene competenze autorizzatorie esclusive”.

“Insomma quella di Nesladek – conclue il consigliere Grizon - mi sembra l’ennesima goffa caduta di stile che non agevolerà i rapporti interistituzionali ma semmai rischia di politicizzare e polarizzare le parti ostacolando proprio quella che Nesladek definisce “una visione globale di sviluppo”.

Trieste, 4 gennaio 2008

Nessun commento: