martedì 15 settembre 2009

DUE STATUTI PER LA PROVINCIA DI TRIESTE

Di seguito il testo del Comunicato Stampa diffuso oggi da Claudio Grizon, capo gruppo di Forza Italia e Marco vascotto, capo gruppo di Alleanza Nazionale in merito al nuovo testo dello statuto proposto/imposto dalla maggioranza di centro sinistra che il Consiglio Provinciale inizierà a discutere giovedì 17 settembre prossimo.
Oltre 500 emendamenti dai Gruppi di Alleanza Nazionale e Forza Italia
Sono oltre 500 gli emendamenti presentati dai consiglieri dei Gruppi di Alleanza Nazionale e Forza Italia in relazione alla delibera di revisione dello Statuto della Provincia di Trieste.

Naturalmente sono stati presentati sia emendamenti di contenuto strettamente politico, che di natura tecnico-amministrativa che semplici rettifiche od integrazioni lessicali.

Un lavoro reso necessario dalle confuse e contestate modalità con le quali la maggioranza di centrosinistra ha affrontato un tema importante come la revisione dello Statuto; vale la pena ricordare i precedenti interventi di tutti i capigruppo delle opposizioni che hanno stigmatizzato un atteggiamento sostanzialmente scorretto messo in atto nella fase preparatoria della delibera, che non è stata frutto di un confronto sereno nella Commissione (in tale sede i lavori si sono conclusi con due bozze di delibera distinte) e nella definizione delle modalità di discussione della bozza portata in Consiglio.

Contenuti e modalità sono stati finora approvati a colpi maggioranza, senza il concorso delle opposizioni.

Per quanto attiene i contenuti il Capogruppo di Alleanza Nazionale Marco Vascotto sottolinea come alcuni emendamenti presentati facciano esplicito riferimento, nei principi, alla dignità della persona, alla centralità della famiglia, alla libertà e alla responsabilità, al rifiuto delle discriminazioni, alla sussidiarietà, e a numerosi altri valori, sicuramente condivisi dalla comunità, non adeguatamente recepiti dal centrosinistra, se non accantonati dai suoi rappresentanti in Consiglio Provinciale.

Per quanto attiene invece ai contenuti tecnico-amministrativi, valenza politica sembra assumere la volontà di spogliare di ulteriori attribuzioni e garanzie il Consiglio, eletto direttamente, con il rinvio a Regolamenti o a generici “atti” dell’Amministrazione, quindi apparentemente anche della struttura dirigenziale, di materie in precedenza disciplinate dallo Statuto; anche su questi temi sono stati presentati numerosi emendamenti.

Per Claudio Grizon, Capogruppo di Forza Italia a Palazzo Galatti, la riscrittura dello Statuto si è svolta nell’assoluto disinteresse della Presidente Poropat e del vice Godina che non hanno saputo e voluto suggerire, a quello che resta della loro coalizione, un atteggiamento più istituzionale nei confronti del centro destra che consentisse, fin dall’analisi di un testo unico e condiviso in commissione, l’approvazione del nuovo testo in prima battuta con una maggioranza qualificata di due terzi del Consiglio come previsto dalla Legge.

L’arroganza e la presunzione del centrosinistra – conclude Grizon – è segno di debolezza e di quello scollamento interno che trova riferimento anche nel panorama politico nazionale.

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