martedì 23 febbraio 2010

UN FALLIMENTO LE INIZIATIVE ANTICRISI DELLA PROVINCIA

Grizon FI-Pdl: quasi un anno di ritardi sui fondi 2009 per il sostegno degli inquilini dell’ATER in difficoltà mentre lo Sportello Anticrisi è un vero fallimento


Annunciato in pompa magna nel marzo 2009 dalla presidente Maria Teresa Bassa Poropat, poi modificato nel giugno e nel settembre dello scorso anno, l’accordo tra la Provincia di Trieste e le organizzazioni sindacali sulle misure anticrisi a favore dei lavoratori in difficoltà a causa della crisi si è rivelato un vero e proprio fallimento.
I ritardi delle erogazioni dei contributi per gli inquilini dell’ATER, 100 mila euro del bilancio 2009, mi sono stati confermati dall’assessore al lavoro Adele Pino alla fine di dicembre, durante la discussione del bilancio, assicurando imbarazzata al consiglio un’accelerazione degli adempimenti amministrativi che ne avevano impedito l’erogazione.
Oltretutto per il 2010 tale stanziamento non è stato rinnovato, neanche in parte. Pertanto esauriti i fondi 2009 l’ATER non potrà accogliere altre istanze dagli inquilini.
Un vero e proprio fallimento si è rivelato poi lo Sportello Anticrisi per l’assistenza e la consulenza bancaria voluto dalla giunta Poropat evidentemente sconosciuto ai cittadini.
Lo sportello di fatto è costituito da un foglio attaccato al muro dell’Ufficio per le Relazioni con il Pubblico di piazza Vittorio Veneto con la scritta "sportello anticrisi" e con un tavolo con delle sedie presidiato due volte a settimana dai funzionari degli istituti di credito aderenti.
Mi risulta che a questo sportello non si rivolge nessuno e che l’accordo per le banche costituisce solo un costo. D’altra parte credo che la cittadinanza non sia assolutamente al corrente di questa opportunità e oltretutto neanche del fatto che per accedervi bisogna poter dimostrare un limite ISEE non superiore a 15 mila euro.
Chiederemo quindi alla presidente Poropat e all’assessore Pino di relazionare al consiglio sull’efficacia delle misure anticrisi individuate quasi un anno fa di cui nessuno ci ha reso conto. Questa decantata attenzione al sociale di questo centro sinistra è evidentemente solo di facciata, intanto però si continuano a sprecare decine di migliaia di euro in attività culturali di dubbia utilità nel teatrino dell’ex OPP.

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