LA NOTA
Contrariamente a quanto è accaduto in parlamento qui a Muggia i comunisti ci sono ancora, ringalluzziti dall'avvicinarsi del prossimo appuntamento per il rinnovo del consiglio comunale della prossima primavera. Sono determinanti nell'amministrazione Nesladek ed ancora caratterizzati da una visione estremamente ideologica e nostalgica della politica e della società.
Nessuno ha mai pensato che ci sia un disegno diabolico che li ha portati a fare la loro Festa di Liberazione nei giorni delle celebrazioni patonali ma certo è che si denota una notevole insensibilità e mancanza di attenzione per la festa dei SS. Giovanni e Paolo. Oggi quindi i fanali, gli stendardi e i vessilli delle confraternite che accompagneranno i Santi in processione si incontreranno con le bandiere rosse comuniste che rappresentano l'odio per la Chiesa e la religione cattolica.
Respingiamo e rimandiamo al mittente quindi ogni accusa degli esponenti di Rifondazione e del Pd che hanno confermato che ad esser legati a vecchie ideologie sono loro e qui a Muggia ben più che altrove. Sono capaci di trovare unità e forza solo nella contrapposizione rispetto ai valori della fede e del cristianesimo che a Muggia, grazie a Dio, nonostante loro e questa amministrazione Nesladek, sono ancora forti nella comunità.
Claudio Grizon - Coord. Comunale PDL Muggia
MUGGIA COSLOVICH REPLICA A GRIZON E GRETTI IN MERITO ALL’INIZIATIVA DI LIBERAZIONE
Per Rifondazione la concomitanza fra la loro iniziativa e la festa dei patroni è una pura coincidenza
E il Pd rincara: Il centrodestra è imbarazzato per l’arrivo di Bandelli
Rc: «Sulla festa polemica pretestuosa»
MUGGIA «Quella di Grizon è una polemica pretestuosa che ben si inquadra nel clima da caccia alle streghe da lui stesso costruito: la festa della Liberazione cade per pura coincidenza negli stessi giorni della festa patronale. Garantisco che da parte nostra non esiste alcuna volontà di danneggiare o ostacolare qualcuno». Sgombra il campo dagli equivoci il segretario della sezione di Muggia di Rifondazione comunista, Maurizio Coslovich, dopo che il coordinatore comunale del Pdl, Claudio Grizon, con il suo vice Christian Gretti, avevano intravisto nella contemporaneità dei due appuntamenti un disegno messo in atto dalla sinistra per disturbare i sentimenti di dedizione cattolica della comunità muggesana ai santi patroni Giovanni e Paolo. Un po' come succedeva nella divertente saga di don Camillo e Peppone, ambientata nella grigia pianura emiliana tra dispetti reciproci e piccole prevaricazioni.
«In una collettività civile e aperta come la nostra – rincara la dose Coslovich – c'è spazio per tutti, credenti e non: siamo certi che i parrocchiani e la maggioranza degli elettori di Grizon seguiranno questa strada».
In merito alla polemica dei giorni scorsi, innescata dalla presa di posizione dello stesso Coslovich che prendeva le difese del sindaco Nesladek dagli attacchi del centrodestra, polemica poi rintuzzata dallo stesso Grizon che sostenne testuale ”nessuno come Dipiazza”, il segretario di Rc, riguardo alla pavimentazione del centro storico, ricorda ora che la progettazione e soprattutto l'iter per il suo finanziamento, erano stati avviati dalla giunta precedente a quella guidata dall'attuale sindaco di Trieste, Dipiazza, che però si era preso il merito dell'operazione. «Noi – conclude Coslovich – non ci prendiamo i meriti altrui. Al contrario lasciamo alle precedenti amministrazioni la paternità di quell’opera ”monumentale” che si chiama Acquario, della quale stiamo ancora pagando le conseguenze».
Sulla concomitanza tra la festa comunista e la festa dei patroni torna invece il Pd muggesano, che per bocca di Riccardo Bensi, componente del direttivo, stigmatizza l'attitudine del Pdl a imporre agli altri cosa fare e cosa non fare: «Queste posizioni sono tristi residui storici del primo dopoguerra, cui il consigliere Grizon sembra avvinghiato come l'edera – rileva Bensi –. Stupisce caso mai che il consigliere Gretti cada in queste polemiche da retroguardia».
Poi l'attacco finale: «Queste prese di posizione da Peppone e don Camillo dimostrano la pochezza politica del centrodestra, che evidentemente maschera così l'imbarazzo per la recente presentazione a Muggia del movimento di Bandelli». (g.l.)
Nessun commento:
Posta un commento