mercoledì 15 dicembre 2010

"CINQUE ANNI DI TAGLI ALL'EDILIZIA SCOLASTICA"

Da Il Piccolo del 15 dicembre 2010 - Pagina 19 - Trieste

CONTRO LA BASSA POROPAT

«Cinque anni di tagli all’edilizia scolastica»

Bilancio dell’opposizione che accusa la giunta per la sua politica dei rinvii

GRIZON
«Scelte poco lungimiranti per il territorio, prive di qualsiasi concretezza»


«In cinque anni solo rinvii o tagli di contributi all’edilizia scolastica. Mentre gli studenti delle scuole superiori continuano a frequentare delle scuole fatiscenti e inadatte a ospitare i futuri professionisti e tecnici della nostra città». Così i gruppi di opposizione del Consiglio Provinciale hanno stigmatizzato uno dei settori d’intervento e di gestione più importanti dell’attuale giunta di centrosinistra rea, a loro avviso, di aver predisposto il nuovo Bilancio di previsione per il 2011 carente per questo e altri settori. L’analisi sul nuovo documento è stata prodotta dei gruppi di opposizione rappresentati dai capigruppo Claudio Grizon (Fi-Pdl), Paolo De Gavardo (Lista Dipiazza), Marco Vascotto (An-Pdl) e dall’ex presidente Fabio Scoccimarro, tutti concordi nel giudicare l’attuale giunta incapace di valorizzare l’ente.
«La giunta guidata da Maria Teresa Bassa Poropat ha tolto visibilità e potenzialità a Palazzo Galatti – dice Fabio Scoccimarro – indicando nelle politiche scolastiche dell’ente uno dei punti più deboli dell’attuale amministrazione. Se è vero che i contributi e i fondi da investire sono pochi è anche un dato di fatto che sul fronte dell’edilizia scolastica questa giunta abbia continuato a rattoppare edifici ormai obsoleti piuttosto che guardare al futuro e pensare di ipotizzare nuove prospettive per le realtà scolastiche superiori triestine». Il riferimento è a quel disegno progettuale che a suo tempo ipotizzava la creazione di una cittadella delle scuole superiori da realizzare nell’ambito della dismessa caserma San Giusto. Progetto suggerito a suo tempo dalla giunta di centrodestra, peraltro oggi irrealizzabile per le mutate normative.
«Ci troviamo di fronte a un bilancio rigido, privo di scelte lungimiranti – spiega Claudio Grizon (Fi-Pdl) – dove vengono operati dei tagli secchi su cultura, sul sociale, sulla gestione del territorio. È vero che a bilancio per il 2011 sono solo un milione e novecentomila euro (sui complessivi 104 milioni) i quattrini stanziabili senza vincoli di trasferimento, e che le risorse scemano di anno in anno, eppure queste previsioni dovevano badare alla concretezza piuttosto che privilegiare progetti e idee di ben individuata matrice politica».
Maurizio Lozei

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