lunedì 27 giugno 2011

CENTRO DESTRA UNITO IN PROVINCIA: INDIRIZZI DI GOVERNO VAGHI E D'ORDINARIA AMMINISTRAZIONE

Conferenza Stampa del 27 giugno 2011


Linne programmatiche deboli e lacunose, guarderemo ai fatti concreti e agli interessi della comunità e del territorio

 

Se la presidente Bassa Poropat e la sua maggioranza ci avessero dato qualche segnale di collaborazione e la disponibilità ad accogliere qualche nostra proposta avremmo potuto anche astenerci su questo programma  di sviluppo che ci è stato presentanto, nonostante le lacune che abbiamo riscontrato e le modifiche che sarebbero state necessarie, anche perchè sostanzialmente si tratta di tanti buoni propositi.  
Infatti questi indirizzi di governo ricalcano per il 90% il riepilogo delle competenze ordinarie della Provincia.
Il rimanente 10% è il risultato della forte caratterizzazione ideologica di questa maggioranza, dove la sinistra estrema ha già manifestato pubblicamente la propria insoddisfazione rispetto alla giunta, ove non si trova rappresentata mentre sono ben 3 su 5 gli assessori voluti dalla presidente.
Entrando nei contenuti possiamo dire che si tratta di linee programmatiche che segnano la continuità politica e programmatica della maggioranza.
Non c’è però nessun elemento politico-programmatico che possa caratterizzare con qualche elemento di novità il nuovo mandato.
Oltretutto più che per le cose dette queste linee programmatiche si caratterizzano per le cose non dette o per le dimenticanze più o meno volute.
Non c’è alcun cenno concreto infatti al mondo dell’economia e alle iniziative che la Provincia vorrebbe mettere in atto per sostenerne lo sviluppo; non c’è un ragionamento preciso sulla provincia del futuro, sia per quanto riguarda il suo assetto istituzionale che per le azioni che si dovrebbero mettere in atto, anche a seguito della recentissima conferenza economica voluta dalla giunta uscente e che nulla è stata finora se non uno spot elettorale costato più di 50 mila euro. 
Nella generalità e fumosità degli obiettivi della Bassa Poropat ci sono però due elementi di chiarezza: il primo la formalizzazione, dopo 5 anni, della contrarietà al GNL; il secondo la volontà di contribuire al percorso di chiusura della Ferriera.
Per quanto riguarda le politiche sulla mobilità ed i trasporti la Bassa Poropat dimentica di dedicare almeno una frase all’importanza del trasporto via mare sia per i residenti che per il settore turistico, mentre quando parla di piste ciclabili si continua a far riferimento solo a quella ciclopedonale voluta, progettata ed avviata dalla giunta Codarin.
Nella relazione programmatica non traspare poi alcun ragionamento sul concetto di turismo o su progetti inerenti (anche se la competenza è della Regione e di Turismo FVG) ma si continua a parlare del progetto del Marketing del Carso che dopo 5 anni la Bassa Poropat non è riuscita ne ad avviare ne ad inaugurare.
Sulla cultura vorremmo stendere un velo pietoso: si continua nel proporre una visione culturale triste e di nicchia per pochi eletti.
Fortunatamente ritengo che in questo mandato non avremo occasione di assistere e veri e propri sprechi perseguibili dalla Corte dei Conti come lo è stato ad esempio l’ultima edizione del Festival al Teatro Romano diretta da Pressburgher costata ben 800 mila euro.
Ma a suggellare la forte caratterizzazione ideologica della cultura della sinistra nelle linee programmatiche troviamo la volontà di realizzare una Casa della Memoria assieme all’Associazione dei Partigiani.
Se su alcuni settori d’attività dell’Ente troviamo indirizzi programmatici precisi e dettagliati su altri forse più qualificanti non troviamo che vaghi cenni.
Penso in particolare ad i principali fruitori dei servizi della Provincia:
- i giovani delle scuole superiori ma non solo;
- i fruitori del servizio di trasporto pubblico;
- gli iscritti e gli utilizzatori dello Sportello del lavoro
- le imprese che chiedono sostegno economico per le loro attività
- le attività o le imprese che si relazionano alla Provincia per le autorizzazioni ambientali
Questi sono i nostri “clienti – utenti” ed a loro andrebbero indirizzate le attenzioni necessarie per dare risposte concrete ai loro bisogni quotidiani.
Per quanto ci riguarda la nostra non sarà un'opposizione ostruzionistica o fine a se stessa: guarderemo sempre l'interesse della comunità provinciale e del territorio, concentrando la nostra attenzione sui fatti concreti e sulle cose da fare, con o nonostante l'amministrazione provinciale e chi la rappresenta.
(nella foto il Gruppo del PDL con Giorgio Ret)


Claudio Grizon
Capo Gruppo PDL in Provincia di Trieste

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