“Sono solo 34 i bambini che dal prossimo settembre potranno essere accolti all’asilo nido comunale. Gli altri 32, ovvero il 50%, assieme alle loro famiglie, rimarranno a casa, in attesa di eventuali rinunce”.
“Anche per l’anno educativo 2011-2012 infatti i posti complessivi disponibili sono 55 anche se le nuove richieste pervenute entro il 31 marzo scorso sono state ben 66” .
Ne da notizia il consigliere comunale del PDL Claudio Grizon ricordando che “questi sono i dati ufficiali tratti dalla determina con cui il responsabile del servizio istruzione ha approvato lo scorso 14 giugno la graduatoria degli aventi diritto”.
“Per l’ennesima volta quindi – ricorda Grizon - le richieste di posti per l’asilo nido superano le disponibilità e dopo i primi cinque anni l’amministrazione Nesladek non è in grado di dare una risposta a questo gravoso problema che condiziona la vita delle famiglie muggesane”.
“L’idea della sinistra di ampliare la struttura di Chiampore – spiega il consigliere – per la quale hanno fatto domanda alla Regione, come più volte abbiamo ribadito, non ci pare funzionale rispetto alle esigenze della famiglie che sarebbero costrette a lunghi percorsi al di fuori del percorso casa lavoro che quasi sempre è indirizzato verso Trieste”.
“Auspichiamo quindi che la nuova amministrazione – sottolinea Grizon - rifletta ancora su questo aspetto e ci dichiariamo disponibili a collaborare nell’individuare soluzioni ampiamente condivise. Intanto, nell’attesa che la giunta sia in grado di mettere a disposizione nuovi spazi per l’asilo nido in una sede più raggiungibile e funzionale, con l’obiettivo di accogliere tutte le richieste che annualmente pervengono dalle famiglie, suggerisco al sindaco di attuare un provvedimento transitorio”.
“Propongo a Nesladek di individuare delle risorse e di istituire un bando pubblico per le 34 famiglie rimaste fuori dal servizio al fine di attribuire agli interessati, secondo i criteri già definiti per l’accesso all’asilo nido comunale, un contributo che consenta alle famiglie di pagare l’importo suppletivo che dovrebbero sostenere per accedere agli asili nido privati”.
“Questa – conclude Grizon - potrebbe essere una soluzione transitoria non molto onerosa, io credo non oltre i 40 mila euro all’anno, che in attesa che si individui la collocazione e che si realizzino nuovi spazi per un nuovo asilo nido comunale potrebbe aiutare molto le famiglie”.
“Devo evidenziare che piuttosto di trasferire inutilmente la biblioteca, andando incontro a spese per circa 2 milioni di euro, l’amministrazione avrebbe potuto occuparsi dei servizi per l’infanzia e risolvere per tempo con una spesa ben più modesta il problema dell’asilo nido”.
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