lunedì 12 dicembre 2011

IL PREMIO INTERNAZIONALE DELL'OPERETTA AD ARIELLA REGGIO

"La grande amica del pubblico triestino, Ariella Reggio, in scena da almeno cinquant’anni nei ruoli più svariati, che ha appena concluso l’esperienza di Pierino e il lupo di Sergej Prokofiev con il Teatro Verdi, è la vincitrice del Premio Internazionale dell’Operetta, giunto alla XXIV edizione”.

L’annuncio ufficiale è stato dato oggi da Claudio Grizon, presidente dell’Associazione Internazionale dell’Operetta – Friuli Venezia Giulia, anche nella veste di presidente della Commissione Giudicatrice, costituita dal presidente onorario Danilo Soli, dal vice presidente Stefano Curti e dai componenti del consiglio direttivo, nel salotto della Provincia di Trieste, alla presenza della presidente Maria Teresa Bassa Poropat.

“L’allegria, la verve, il brio o meglio il “morbin” di Ariella Reggio – ha sottolineato il presidente Claudio Grizon – messi accanto alla sua eccezionale esperienza di attrice a tutto tondo hanno fatto si che si affermasse anche nell’operetta ed in particolare nei ruoli di caratterista”.
“Ariella è stata ed è per il teatro e per l’operetta – ha aggiunto Grizon - come lo spumante nella notte di Capodanno: frizzante, allegra, entusiasmante ed irrinunciabile, una vera protagonista dello spettacolo ed una indiscussa beniamina del pubblico”.
“Forse più che in altre edizioni – ha rivelato con soddisfazione Grizon – la scelta del premio alla Reggio, è nata da una mia iniziale proposta accolta subito con convinzione ed entusiasmo da tutto il consiglio direttivo. Sapendo che l’avremmo consegnato agli inizi del 2012, anno in cui celebreremo i nostri primi vent’anni d’attività, ritenevo giusto che la consegna del Premio dovesse costituire un’occasione di festa anche per Trieste e per la regione per cui Ariella Reggio è senz’altro il nome migliore che oltretutto mantiene alto il livello dei premiati”.
“Con il Premio ad Ariella Reggio abbiamo l’occasione di esprimere un riconoscimento anche ad Orazio Bobbio – ha ricordato con emozione Grizon – con cui Ariella per molti anni ha costituito un’invidiabile ed entusiasmante coppia artistica anche in occasione di numerose edizioni del Festival dell’Operetta. Orazio continua a vivere in noi ed il suo ricordo è sempre vivo: un uomo di teatro senza eguali, un vero istrione che ha dedicato tutta la sua vita all’amore per il teatro e la sua città che oggi con il Premio ad Ariella gli vuole dedicare ancora un meritato applauso”.
">L’artistico bronzetto realizzato dell’indimenticato scultore muggesano Ugo Carà, che come da tradizione rappresenta il Premio, ed in cui si evoca il fascino della musa leggera, sarà consegnato alla Signora del teatro triestino nel corso di una manifestazione che l’Associazione organizzerà in primavera, nell’ambito delle celebrazioni per i venti anni d’attività dell’Associazione. 

Dal 1980 Ariella Reggio è stata più volte protagonista nei festival dell’operetta cittadini. Tra tutte le occasione in cui si è cimentata sul palcoscenico della piccola lirica, basti ricordare la sua interpretazione nei panni di Donna Pasqua, un acclamato Zanetto Pesamenole in gonnella, nel Cavallino Bianco del 2004. Senza dimenticare che nel 2009 fu la Duchessa di Krakenthorp nelle recite della Figlia del Reggimento di Donizetti al Verdi, inconsueta presenza nella lirica, dove, cosa senza precedenti, fu applaudita al suo apparire in scena.
">Sempre al Verdi fu Silviana, moglie di Bogdanovic, ne La vedova allegra di Lehar nel 1980, Olga, moglie di Kromov, nel 1988 sempre nella Vedova. In Parata di primavera di Stolz rivesti il ruolo della contessa Klothilde nel 1992 al Rossetti e nel 1998 al Verdi. Portinaia ne La casa delle tre ragazze di Berthè – Schubert al Rossetti nel 1986, fu poi al Verdi ancora Pomerania nel 1997 ne Il Paese dei Campanelli di Ranzato, Principessa di Kuddenstein in Contessa Mariza di Kalman nel 2000 e nel 2006. Una presenza costante interrotta soltanto in questi ultimi anni di lieve latitanza del Festival in sé.

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