venerdì 31 agosto 2007

GRANDE GAMBASSINI


Da Il Piccolo di giovedì 30 agosto 2007-08-31

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LA CDL HA GIÀ UN CANDIDATO

di Gianfranco Gambassini

A suo tempo, il segretario regionale dei Ds Bruno Zvech ha risposto giustamente a chi gli chiedeva cosa ne pensasse dell'ipotesi di Snaidero candidato della Cdl anti-Illy: «guardo sempre con rispetto le sofferenze altrui, in questo caso della Cdl. Sono anche convinto che troveranno unanimità su un nome e che sarà una bella sfida. Oggi, però, l'onorevole Tondo sarà un po' infastidito…». Ma la sofferenza non è solo della Cdl, è anche la mia, e immagino anche di tutti i seguaci e gli elettori del centrodestra.

Elettori del centrodestra frastornati nel vedersi sciorinare ogni giorno sotto gli occhi un carosello di nomi di candidati magari tra i più prestigiosi , ma anche tra i più fantasiosi. Allora mi permetto di suggerire, in nome di un'esperienza vissuta in oltre trent'anni di politica, di porre fine a questo stillicidio.

Per prima cosa, non sono affatto d'accordo - come è stato detto dai politologi - che, nelle elezioni regionali del 2008, a essere determinanti saranno i voti del Friuli, perché il Friuli ha più elettori e quindi esprime più voti di Trieste. A parte il fatto che la riuscita di personaggi famosi in altri campi calati improvvisamente nella politica è sempre un grande punto interrogativo, sono convinto che ad essere determinanti saranno, anche questa volta, proprio i voti e il consenso che gli elettori di Trieste potranno esprimere per quello che sarà alla fine il candidato della Cdl. Fu così quando ebbi inutilmente ad avvertire e a ripetere che la candidatura di Alessandra Guerra, esponente di una Lega Nord che a Trieste non era mai esistita, si sarebbe trasformata in un suicidio politico e in una frana di voti da parte degli elettori triestini, che nessun risultato, sia pur favorevole in Friuli o nelle altre parti della regione, avrebbe potuto colmare. Mi sia permesso di ammonire ancora che i triestini non voterebbero mai volentieri un candidato friulano, sia se dovesse essere l'auto-candidatosi Strassoldo che conoscono anche troppo bene, oppure un Cainero o uno Snaidero, che non conoscono altro che di nome.

Non so se sia vero l'invito rivolto a Edi Snaidero, "Fai tu l'anti-Illy", che la stampa ha ufficialmente attribuito a Silvio Berlusconi, ma che Forza Italia aveva invece smentito, a cui Snaidero si è riservato di dare la sua risposta. Un incontro ci sarà pur stato, questa frase di convenienza sarà pur stata detta e d'altronde in politica può avvenire sempre tutto e il contrario di tutto, ma una delle maggiori doti che riconosco al presidente di Forza Italia Berlusconi è la coerenza e quindi, sotto questo aspetto, mi pare difficile che possa aver contraddetto se stesso dopo aver presentato e personalmente sponsorizzato Renzo Tondo quale candidato ufficiale della Cdl alla presidenza della Regione Friuli Venezia Giulia nelle elezioni del 2008. Renzo Tondo ha infatti tutte le caratteristiche per essere il candidato ideale: è "carnico" e quindi la sua candidatura ha un carattere trasversale bene accetto a tutti, che si sottrae alla matrice localistica, friulana, triestina, ecc., che potrebbe costituire per altri una remora non da poco; è già stato presidente della Regione, lasciando come tale un ottimo ricordo, che gli avrebbe dovuto garantire il diritto di essere lui il candidato anti- Illy già nel 2003; sono note, inoltre, le doti di umanità con le quali si è dedicato e si dedica ad opere sociali e assistenziali di carattere nazionale e internazionale; infine è deputato del Parlamento italiano e anche sotto questa veste non secondaria è stato presentato da Berlusconi.

Non è mia intenzione tessere panegirici a favore di Renzo Tondo - dei quali non ha alcun bisogno - ma confermare che, quando sono cominciate a circolare candidature di disturbo, evocate come sempre non si sa da chi, per coerenza ho inviato via fax un messaggio a Silvio Berlusconi, sia ad Arcore che a Roma, in cui, dopo aver ricordato il precedente di Alessandra Guerra, concludevo dicendo: «Ora ti scrivo per dirti che la tua scelta è quella giusta e che Renzo Tondo è l'unico "cavallo vincente" per le elezioni del 2008. Ti scongiuro, perciò, di non consentire che le "grandi manovre", in seno all'ufficio di presidenza e altrove, riescano a tirar fuori anche questa volta una candidatura perdente».

Ribadisco questa mia convinzione e sono appunto persuaso che Renzo Tondo è l'unico candidato che potrà sconfiggere Riccardo Illy, il quale lo sa e da ciò dipendono le sue remore e perduranti perplessità: oltre alle non poche "scivolate" compiute dalla giunta regionale recentemente, Riccardo sa che, anche con tutto il suo carisma, questa volta al centrosinistra non sarà possibile recuperare gli oltre dieci punti di distacco con cui l'elettorato regionale del Friuli Venezia Giulia ha dato la vittoria al centrodestra in occasione delle ultime elezioni politiche.

Tute queste cose vanno dette. D'altronde, se si ritenesse necessario ricorrere anche in questo caso ad un referendum democratico di tipo regionale, come per Veltroni a livello nazionale, non c'è il minimo dubbio che il nome di Renzo Tondo emergerebbe con una grande maggioranza di consensi.

Gianfranco Gambassini
presidente onorario della Lista per Trieste

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