Riporto questo articolo da Il Piccolo di oggi, domenica 30 settembre 2007 (Trieste - Pagina 27), sul quale a breve esprimerò il mio parere.
Il tema è stato sollevato al consiglio comunale di San Dorligo. Due le ipotesi: diventare frazione di Trieste o fare Comune a sé stante
Il sindaco muggesano Nesladek: «Nessuno mi ha contattato, aspetto passi ufficiali»
MUGGIA Anche ad Aquilinia ora si parla di voler diventare un Comune a sé, oppure di passare sotto il Comune di Trieste. Un’idea ancora molto embrionale, ma che è stata già esposta venerdì in consiglio comunale a San Dorligo della Valle. Sembra allargarsi a macchia d’olio la voglia di «secessionismo» nella provincia di Trieste.
Dopo le frazioni carsiche triestine, ora l’argomento è affrontato anche più a valle, ad Aquilinia. Di fondo, c’è una volontà di contare di più sul proprio territorio, come reazione ad una addotta «mancanza di interesse da parte delle amministrazioni locali». Che nello specifico di Aquilinia sono ben due: San Dorligo a nord e Muggia a sud.
Di quest’argomento ha parlato venerdì in consiglio comunale a San Dorligo il consigliere di opposizione Giorgio Jercog (Oltre il polo), che ha detto: «Rendo noto al sindaco che è in atto il desiderio di costituire un nuovo Comune ad Aquilinia. È un’idea che si sta ancora vagliando. Si ripropone così, ma attualizzandola, una vecchia proposta del Comitato Monte d’Oro, avanzata nel periodo in cui si affrontavano le questioni inerenti Seastok e il gpl. Nell’area muggesana di Aquilinia, in particolare, ora sono previsti nuovi insediamenti. C’è uno sfruttamento del nostro territorio, riguardo il quale vogliamo contare di più».
Jercog aggiunge anche che la frazione ha molte problematiche da dover affrontare, per le quali però non ottiene risposte dai vertici locali. In questo percorso, però, Jercog dice che si intende vedere gli sviluppi della frazione di Opicina per poi valutare se «sostituirsi» come frazione del Comune di Trieste o diventare Comune a sé. Il territorio (per un totale di oltre 2300 residenti) comprenderebbe le frazioni di Aquilinia e Noghere (ora sotto Muggia) e l’altra parte di Aquilinia, Frankovec e Monte d’Oro che ora sono sotto San Dorligo). In pratica, dal torrente Rosandra al rio Ospo. Il che inserirebbe nella nuova entità locale tutte le aree di bonifica e i nuovi insediamenti commerciali. E c’è già un’idea per la sede del nuovo municipio: la ex caserma della Guardia di finanza, che ora è di proprietà della Teseco.
Il sindaco di San Dorligo Fulvia Premolin, venerdì in consiglio comunale, si è dichiarata all’oscuro: «Non ne ho sentito parlare da nessuno. Eppure incontro spesso i cittadini di quelle parti. Sono pronta ad ascoltare eventuali proposte o lamentele». Anche il sindaco di Muggia, Nerio Nesladek, informato telefonicamente di queste ipotesi, ha detto di non saperne nulla: «Non so chi sta portando avanti queste idee, ma appena saprò qualcosa di ufficiale, la prenderò in considerazione».Sergio Rebelli
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