Da Il Piccolo di lunedì 1 ottobre 2007
Pagina 17 – Trieste
Si apre il dibattito sulla proposta di staccare la frazione dal controllo amministrativo di Muggia e S. Dorligo
Godina: «Non si risolvono così i problemi». Grizon: «Serve prudenza»
Walter Godina, vice presidente della Provincia di Trieste, liquida con una battuta l’ipotesi secessionista di Aquilinia, dove qualcuno vorrebbe creare un nuovo Comune autonomo. «Trieste è già nota a livello nazionale per essere la Provincia più piccola d’Italia per quanto concerne l’estensione territoriale – afferma l’esponente del centrosinistra che governa a palazzo Galatti – e non vorrei che a questo si aggiungesse anche l’elemento della città che annovera il Comune più piccolo».
Un’ironia composta e pacata quella del vice presidente della Provincia, originata dalla recenti pulsioni autonomiste di un piccolo centro, che recentemente è passato alle cronache anche per le scritte contrarie all’ipotesi del cambiamento di nome, che qualcuno vorrebbe tornasse a essere lo storico «Zavlje».
Passando a un ragionamento politico più completo, Godina non ha dubbi: «Credo che le problematiche che stanno alla base di questa volontà di modificare radicalmente l’attuale struttura amministrativa del territorio debbano essere risolte nelle sedi più opportune – aggiunge – che ci sono e nelle quali bisogna portare le istanze della gente».
Anche Claudio Grizon, coordinatore di Forza Italia a Muggia e consigliere comunale di opposizione nel consiglio comunale muggesano, è piuttosto esplicito nel commentare le recenti affermazioni di Giorgio Jercog, esponente di «Oltre il Polo», consigliere comunale di San Dorligo della Valle, e promotore dell’iniziativa secessionista. Quest’ultimo aveva parlato di «necessità della gente di Aquilinia di gestire autonomamente il territorio nel quale vive, troppo sfruttato».
«Credo che queste affermazioni – sottolinea Grizon – derivino da una certa latitanza dell’amministrazione comunale di San Dorligo della Valle, che divide con il Comune di Muggia le competenze su quella zona della Provincia di Trieste. C’è stata scarsa attenzione certamente e inoltre ho ravvisato alcune incomprensioni. Tutto questo – prosegue l’esponente del centrodestra – ha portato a un certo malcontento della popolazione, che sta sfociando in queste richieste di secessione, sulle quali comunque credo bisognerebbe fare estrema attenzione. È necessario essere prudenti – continua Grizon - quando si parla della creazione di nuove strutture amministrative, soprattutto in una fase storica nella quale si stanno cercando le soluzioni per ridurre le spese degli enti locali».
Si va nella direzione opposta alla realtà sembra affermare il coordinatore di Forza Italia a Muggia, che precisa questo concetto: «La strada è semmai quella della semplificazione amministrativa, e per centrare questo obiettivo credo che Aquilinia dovrebbe stare sotto un solo Comune, che potrebbe così offrire una risposta unitaria alle esigenze della popolazione. Credo che Muggia possa rappresentare in questo contesto l’interlocutore ideale per chi risiede ad Aquilinia. In ogni caso – conclude Grizon – in questa fase, ancora preliminare per qualsiasi discorso, rimango attento osservatore di quanto accade».
u. s.
Un’ironia composta e pacata quella del vice presidente della Provincia, originata dalla recenti pulsioni autonomiste di un piccolo centro, che recentemente è passato alle cronache anche per le scritte contrarie all’ipotesi del cambiamento di nome, che qualcuno vorrebbe tornasse a essere lo storico «Zavlje».
Passando a un ragionamento politico più completo, Godina non ha dubbi: «Credo che le problematiche che stanno alla base di questa volontà di modificare radicalmente l’attuale struttura amministrativa del territorio debbano essere risolte nelle sedi più opportune – aggiunge – che ci sono e nelle quali bisogna portare le istanze della gente».
Anche Claudio Grizon, coordinatore di Forza Italia a Muggia e consigliere comunale di opposizione nel consiglio comunale muggesano, è piuttosto esplicito nel commentare le recenti affermazioni di Giorgio Jercog, esponente di «Oltre il Polo», consigliere comunale di San Dorligo della Valle, e promotore dell’iniziativa secessionista. Quest’ultimo aveva parlato di «necessità della gente di Aquilinia di gestire autonomamente il territorio nel quale vive, troppo sfruttato».
«Credo che queste affermazioni – sottolinea Grizon – derivino da una certa latitanza dell’amministrazione comunale di San Dorligo della Valle, che divide con il Comune di Muggia le competenze su quella zona della Provincia di Trieste. C’è stata scarsa attenzione certamente e inoltre ho ravvisato alcune incomprensioni. Tutto questo – prosegue l’esponente del centrodestra – ha portato a un certo malcontento della popolazione, che sta sfociando in queste richieste di secessione, sulle quali comunque credo bisognerebbe fare estrema attenzione. È necessario essere prudenti – continua Grizon - quando si parla della creazione di nuove strutture amministrative, soprattutto in una fase storica nella quale si stanno cercando le soluzioni per ridurre le spese degli enti locali».
Si va nella direzione opposta alla realtà sembra affermare il coordinatore di Forza Italia a Muggia, che precisa questo concetto: «La strada è semmai quella della semplificazione amministrativa, e per centrare questo obiettivo credo che Aquilinia dovrebbe stare sotto un solo Comune, che potrebbe così offrire una risposta unitaria alle esigenze della popolazione. Credo che Muggia possa rappresentare in questo contesto l’interlocutore ideale per chi risiede ad Aquilinia. In ogni caso – conclude Grizon – in questa fase, ancora preliminare per qualsiasi discorso, rimango attento osservatore di quanto accade».
u. s.
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