Forza Italia ne contesta la chiusura. Nesladek replica: «È ripristino del decoro» Lo spazio di piazza Marconi destinato a diventare sala pubblica comunale
MUGGIA «La demolizione dello storico bar Municipio decisa dall'attuale amministrazione per realizzare un'emeroteca priverà Muggia di un punto d'incontro storico. E significherà rinunciare a un introito duraturo (l'affitto di circa 20mila euro annui, ndr) spendendone nel frattempo altrettanti per i lavori. È una reale esigenza, dato che nella cittadina già esistono una biblioteca, una sala d'arte, un museo d'arte moderna e uno archeologico?». Sulla nuova destinazione, anzi «distruzione», così affermano, dell'ex Bar Municipio, tornano gli esponenti muggesani di Forza Italia.
Replica il sindaco, Nerio Nesladek: «Ricordo che non sarà solo un'emeroteca, ma ospiterà la sala d'arte Negrisin, una biblioteca, un punto Internet, un piccolo bar, un luogo di incontro a disposizione di tutti i cittadini. Sarà la vera sala pubblica del Comune». «Da pochi giorni - si legge in una nota del Coordinamento forzista a Muggia - sono iniziati i lavori per realizzare una collezione di giornali e riviste della quale i muggesani crediamo non avessero nessuna necessità, anche perché esistono luoghi ben attrezzati a tal fine. L'attuale amministrazione non ha voluto tenere conto delle richieste di più di 200 cittadini, senza dimenticare gli altri, che in una petizione chiedevano il ripristino di quel luogo d'incontro e prestigio per tutta la collettività.
Gli attuali amministratori non si sono accorti che con la chiusura del bar, Piazza Marconi ha assunto un aspetto triste e non esiste più un luogo adeguato ad accogliere degnamente un ospite o dove organizzare una cerimonia?».
«Rispettiamo i sentimenti dei 200 cittadini che hanno chiesto il ripristino del bar - ribatte Neslaek -, ma rispettiamo altrettanto quelli degli oltre 400 che hanno chiesto un utilizzo diverso: forse è Forza Italia che non ha questo rispetto. E poco rispetto dimostra pure nei confronti degli esercizi pubblici della piazza e dintorni che definisce "inadeguati" ad accogliere ospiti». Quanto alla richiesta azzurra di conoscere il costo previsto per la trasformazione e la fonte di finanziamento, Nesladek risponde che «il bar è fallito a causa di un contratto economicamente insostenibile e malamente onorato imposto dalla precedente amministrazione e pertanto si tratta di ripristino del decoro. Sarebbe meglio - conclude - che i forzisti si interrogassero sul buco lasciato dalla precedente gestione a causa delle clausole imposte dall'amministrazione di centrodestra».
Gianfranco Terzoli
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