giovedì 28 maggio 2009

L’AUTODIFESA DI NESLADEK, HA MENTITO ANCHE AL COMITATO PORTUALE

L’AUTODIFESA DI NESLADEK, HA MENTITO ANCHE AL COMITATO PORTUALE

Vi trascrivo la lettera fattaci recapitare nel corso della seduta del consiglio comunale del 27 maggio 2009 da parte del Sindaco.




Prot. N. 14872

Muggia, 22 maggio 2009


Ai Signori Consiglieri del Comune di Muggia

SEDE


Gentili Consiglieri,

ritenendo di fare cosa gradita, si invia alla Vostra cortese attenzione copia dell’intervento da me effettuato nel corso dell’Assemblea del Comitato Portuale dd. 19.05.09, per il punto relativo all’approvazione del nuovo PRP di Trieste.

Si sottolinea che l’intervento di cui sopra risulta ufficialmente allegato al verbale della seduta in questione.

Cordiali saluti


Il Sindaco

Dott. Nerio Nesladek



Meno di un mese fa la mia amministrazione e la mia maggioranza si sono strenuamente battute in Consiglio comunale perché le intese tra il Comune di Muggia e I’ Autorità Portuale venissero approvate.

Questo era il punto di arrivo di un percorso di confronto e di concertazione tra Porto, forze politiche e cittadini: ricordo che proprio grazie a questo confronto sono stati corretti alcuni punti delle intese che consideravamo penalizzanti per il nostro territorio ed è stato rimosso ogni possibile ostacolo.

Così facendo abbiamo reso possibile e rapido il cammino che ha portato il Comitato Portuale a poter decidere sull’adozione del Piano Regolatore portuale.

Le intese, come è noto, riguardavano esclusivamente l’armonizzazione tra i due piani regolatori, quello di Muggia e quello del Porto, per quanto attiene strettamente alla competenza territoriale del mio Comune.

E’ altrettanto vero che nella discussione e nelle premesse della delibera abbiamo dato un giudizio ampiamente positivo su tutta l’impostazione del nuovo Piano regolatore.

Il percorso delle intese per noi non è stato facile per i timori di qualche cittadino e per la forte opposizione del centro destra al Piano stesso.

Alla fine le intese sono passate con la consapevolezza che Muggia si è accollata qualche sacrificio per poter contribuire al progetto di un futuro migliore per questo territorio.

Abbiamo lavorato con passione e con molta convinzione perché riteniamo che lo sviluppo portuale a Trieste (e il piano adottato in Comitato ne è strumento fondamentale) sia la più importante (e forse l’unica) carta che la città, il suo territorio (e quindi anche Muggia) hanno per poter pensare in prospettiva ad un rilancio economico e sociale.

Con ciò riteniamo di esserci allineati alla opinione dei cittadini e della maggioranza delle forze politiche, sindacali e sociali.

Ma è noto a tutti che da anni conduciamo una battaglia, senza se e senza ma, contro la paventata realizzazione di un rigassificatore nella zona ex Esso.

Lo facciamo per una serie di motivi: perché temiamo per l’ambiente, perché temiamo per la nostra sicurezza, ma anche perché, e non è questione secondaria, perché riteniamo il progettato impianto di rigassificazione nell’area ex Esso incompatibile proprio con il concetto di sviluppo portuale insito nel piano presentato dall’Autorità.

Non è solo una questione di spazio fisico, pure per noi importante e mai affrontata in

maniera approfondita, per la quale il transito delle gasiere in quello stretto canale ci

sembra improponibile con tutto il resto delle attività portuali e civili.

E’ invece anche una questione strategica che ruota attorno ad alcune fondamentali domande che ci poniamo da qualche anno: è compatibile con il futuro di questo porto una sua caratterizzazione in senso energetico?

Quanto lavoro e quanta ricchezza (“vera”e non solo in termini di tonnellate movimentate) porterà un nuovo “polo energetico”?

Può un polo energetico espandersi nel cuore di una città nel 2009?

Abbiamo tratto qualche lezione dalla fine dei vecchi poli energetici presenti su questi

territori (Aquila, ex Esso) le cui macerie ancora condizionano in modo insopportabile la nostra vita e a nostra economia?

A queste domande Muggia ha già dato una risposta chiara e forte, opponendosi a quel

progetto.

Ho avuto un mandato preciso, ripetuto, ed unanime, in quanto Sindaco di questa città, di rappresentare in tutte le sedi la contrarietà della mia gente al progetto del rigassificatore.

Bisogna dire anche però che questo è l’unico motivo di dissenso dal nuovo piano regolatore portuale.

Il nostro parere su tutto quel che riguarda il resto del Piano è estremamente favorevole, con la stessa valenza e la stessa forza di quanto sia contrario al rigassificatore e ne è prova la tenacia con la quale ci siamo battuti affinché la parte riguardante Muggia fosse approvata.

Mi trovo pertanto nella impossibilità di poter esprimere un voto compiuto, non perché indeciso, o incapace di decidere come Ponzio Pilato, ma perché posto di fronte a due valenze perfettamente contrapposte ed altrettanto forti ed importanti: si al piano vuoI dire possibilità di realizzare il rigassificatore, no al piano vuoI dire negare una fondamentale opportunità per il nostro territorio.

Poiché non sono uso a sottrarmi alle mie responsabilità, ho voluto de visu spiegare ai componenti del comitato la mia posizione, scartando anche la possibilità di un’astensione, che sarebbe stata comunque un voto che non potevo esprimere per le ragioni su esposte.

Pertanto dichiaro di uscire dall’aula e non partecipare alla votazione.

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