Ormai non se ne può proprio più, dove ci sono i cassonetti
la gente si sente legittimata a lasciare rifiuti di ogni tipo creando vere e
proprie discariche. Succede periodicamente con costi significativi per pulire
le aree coinvolte.
Domenica mattina mi sono soffermato a vedere lo scempio che
cittadini maleducati, e probabilmente anche da persone provenienti da fuori
comune, hanno provocato attorno ai cassonetti dei rifiuti posti a bordo della
strada che dall’incrocio tra via di Noghere e via Flavia di Stramare porta alla
zona industriale delle Noghere.
Era evidente che il cassonetto del verde non veniva vuotato
da diversi giorni in quanto i rami interi di alberi che ne uscivano e quelli
sparpagliati tutto attorno (vedi foto) erano secchi e rendevano impossibile
versare altro materiale.
Dietro ai cassonetti una tanica di plastica, materassini,
residui di piastrelle e malta, un cespuglio intero di rosmarino, sacchi di
rifiuti e, nella scarpata che scende verso l’area del vicino lavaggio per
automobili, sparpagliati in mezzo all’erba e alle ramaglie rifiuti di ogni
genere. Un vero schifo. Un inquinamento ambientale vero e proprio.
Alla luce di questi fatti presenterò una interpellanza
urgente al sindaco Nerio Nesladek: non è
possibile che l’amministrazione non intervenga
tempestivamente per pulire questo caos, non posso immaginare che nessuno della
giunta, degli uffici tecnici o dei vigili urbani veda queste situazioni.
Pare a questo punto sempre più evidente, specie in vista
della nuova gara per la gestione della raccolta e dello smaltimento dei
rifiuti, l’importanza del modello di gestione che sarà individuato per il
futuro che, a mio avviso, per quanto possibile, dovrà evitare queste situazioni
che creano degrado sul territorio. In periferia dove ci sono cassonetti posti
magari in posizioni un po’ defilate rischiamo discariche di questo tipo per cui
sarebbe bene prevedere una raccolta porta a porta anche del verde e comunque
con sistemi che consentano di far pagare lo smaltimento dei rifiuti in base ai
volumi prodotti. Proseguire con i cassonetti come fatto finora non è possibile.
Per quanto riguarda invece il centro sono in linea
con le considerazioni fatte
da Roberta Tarlao di Mejo Muja.
Va individuato un modello che responsabilizzi i cittadini,
preveda il pagamento dei rifiuti prodotti e incentivi i cittadini a realizzare
una differenziata puntuale differenziando il modello tra centro e periferia
senza però svilire l’obiettivo di renderlo compatibile con le caratteristiche
dei centri abitati e dell’importanza di assicurare la pulizia e la cura del
paesaggio.
Claudio Grizon
Consigliere Comunale di Muggia PDL
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