mercoledì 5 agosto 2009

LA POROPAT SCRIVE A LUBIANA MA HA VOTATO A FAVORE DELLE VIGNETTE PER TUTTI I TRIESTINI

“L'iniziativa della Provincia nasce dall'interpellanza che ho presentato il 26 giugno 2008, quindi oltre un anno fa, alla presidente Poropat e che risulta ancora iscritta nell'elenco delle interrogazioni, interpellanza e mozioni inevase del consiglio provinciale. Al suo arrivo ho sollecitato ad attivarsi l'assessore Vittorio Zollia, l’unico che ha capito il problema, e finalmente vedo che ha condiviso ciò che Forza Italia diceva da tempo, ma che la presidente Poropat ed i suoi vedevano come fumo negli occhi”.

Ribatte così il capogruppo forzista in consiglio provinciale Claudio Grizon alla notizia della iniziativa della Provincia, che in una lettera firmata dalla presidente Maria Teresa Bassa Poropat, inviata al Ministero dei Trasporti di Lubiana, si riallaccia al Trattato di Osimo nel chiedere, in sintesi, l’esenzione del pagamento del pedaggio sulle strade costiere slovene, così come è gratis il transito sulla grande viabilità triestina, almeno fino al Lisert.

Argomenti trattati, quindi, negli stessi termini, dal consiglio provinciale con una mozione e un’interpellanza a firma del gruppo di Forza Italia. “La nostra mozione era stata bocciata dalla Poropat e dalla sua maggioranza di centrosinistra, mentre l’interpellanza non è mai stata evasa – spiega Grizon -. Ringrazio ora l’assessore Zollia per il suo interessamento e per aver ripreso l’argomento, ma non è frutto “di una discussione in consiglio provinciale”, come dicono, dato che tale “discussione” aveva visto invece la contrarietà dell’attuale maggioranza che faceva intendere, anzi, un atteggiamento favorevole al pedaggio sloveno sulla superstrada capodistriana”.

Ma il capogruppo e consigliere Grizon prende spunto anche dalle dichiarazioni espresse dal deputato del Partito democratico, Ettore Rosato, che appoggia la richiesta provinciale, definendola “in linea con il giusto spirito transfrontaliero”. “Ettore non sa – commenta Grizon – quali sono state le posizioni assurde che il Pd ha assunto in consiglio provinciale sui questi temi”.

“Rosato è un bravo ragazzo ed un amico – replica Grizon - ma ha una gran faccia tosta! Nulla ha fatto o avrebbe fatto sulla vicenda, visto che nella veste di sottosegretario al Ministero degli Interni ha permesso che decadesse il vecchio Accordo di Udine, costringendo oggi gli esuli istriani a mortificazioni di ogni tipo, ed al pagamento delle tasse doganali, sul confine tra Slovenia e Croazia se vogliono portarsi a casa dalle loro terre ortaggi, frutta, vino o del prosciutto”.

Quello che con l’Accordo di Udine era tutto sommato un “confine aperto”, dove il trasporto di beni era consentito nel rispetto delle regole, oggi che Italia e Slovenia sono in Europa è divenuto un “invalicabile”, proprio a causa del disinteresse del governo Prodi di cui Rosato ha fatto parte”.

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