mercoledì 16 settembre 2009

TRIESTE TRASPORTI E PROVINCIA DI TRIESTE CONTRO I CITTADINI

Questo è il testo dell'interpellanza presentata oggi alla Presidente della Provincia Maria Teresa Bassa Poropat in materia di trasporto pubblico locale, a seguito delle ultime modifiche alle linee da parte di Trieste Trasporti e della stessa Provincia.
Al Presidente della Provincia di Trieste

Trieste, 16 settembre 2009


Oggetto: interpellanza urgente, con richiesta di risposta scritta ed in aula, sul tema: “Trieste Trasporti e Provincia di Trieste contro i cittadini con modifiche ed accorpamenti delle linee”.


Preso atto delle modifiche e degli accorpamenti annunciati da Trieste Trasporti sull’edizione dell’8 settembre del quotidiano Il Piccolo, riguardanti alcune linee del trasporto pubblico provinciale, ed in particolare:
· lo spostamento del capolinea della linea 10 da piazza Venezia a piazza Tommaseo e la conseguente eliminazione delle fermate lungo le rive;
· lo spostamento del capolinea del bus 18 da piazza della Borsa a Corso Italia;
· l’eliminazione della linea 13 nelle giornate festive, con la conseguente sua sostituzione mediante alcune corse della linea 22 prolungate fino a Raute;
· l’accorpamento definitivo delle linee 47 e 49, già adottato in via sperimentale durante il periodo estivo;

Viste le dichiarazioni rilasciate dall’amministratore delegato Cosimo Paparo, e mai smentite, in qui asserisce che si tratta di: “Scelte fatte con la Provincia”, “Le modifiche in vigore dalla prossima settimana non dipendono da scelte autonome di Trieste Trasporti, ma rispondono a precise indicazioni arrivate dalla Provincia”;

Ricordato che, sempre in base alle dichiarazioni dell’amministratore delegato di Trieste Trasporti:
· “Le novità concordate con l’amministrazione provinciale vanno tutte in una direzione precisa: rispettare i parametri previsti dal contratto, in base al quale Trieste Trasporti dovrebbe coprire 13 milioni di chilometri all’anno, senza mettere a rischio però la qualità del servizio”;
· “Sono state studiate quindi soluzioni che da un lato non penalizzeranno l’utenza e non appesantiranno i carichi di lavoro dei conducenti, dall’altro consentiranno di migliorare i tempi di percorrenza. Si tratta comunque di modifiche di poco conto”;
· “L’unica novità significativa riguarda lo spostamento del capolinea della 10. Una scelta di fatto obbligata perché richiesta dal Comune: la pavimentazione della rinnovata piazza Venezia, infatti, non è più in grado di accogliere i bus da 18 metri”;

Rilevato che recentemente Trieste Trasporti, con l’assenso dell’Amministrazione Provinciale, ha già autorizzato modifiche alla linea 18 (eliminata nei giorni festivi) e, con notevolissime lamentele da parte della cittadinanza, alle linee 6 e 36, prima ridimensionate e poi ripristinate nel periodo estivo;

Valutate assurde, gravi ed inopportune le considerazioni dell’amministratore delegato di Trieste Trasporti in quanto:
· le scelte fatte dalla società non tengono conto del fatto che il trasporto pubblico è un servizio sociale gestito al momento da Trieste Trasporti sulla base di un finanziamento della Regione giunto ormai a circa 48 milioni di euro all’anno;
· sull’impiego dei 13 milioni di chilometri sembra ci sia ampia discrezionalità di Trieste Trasporti e della Provincia in quanto nel corso dell’anno si susseguono modifiche ai percorsi dei bus e autorizzazioni per servizi aggiuntivi che, in alcuni casi, ci paiono quantomeno curiosi e forse impropri;
· è risibile asserire che “queste soluzioni non penalizzano l’utenza” in quanto sono sempre più numerose le lamentele dei cittadini, le petizioni e le polemiche collegate a tali provvedimenti che certo non fanno onore a Trieste Trasporti che, sempre troppo spesso, si trincera anche dietro a presunte indicazioni della Provincia, come se questa fosse in grado con i suoi uffici a realizzare istruttorie o progetti alternativi prescindendo della struttura di Trieste Trasporti;
· non può che essere valutato negativamente il goffo tentativo di motivare la bontà dei provvedimenti dicendo che “non appesantiranno i carichi di lavoro dei conducenti” o che “Si tratta comunque di modifiche di poco conto”;
· è troppo semplicistico affermare che per la 10 si tratta di “Una scelta di fatto obbligata perché richiesta dal Comune” in quanto “la pavimentazione della rinnovata piazza Venezia non è più in grado di accogliere i bus da 18 metri”;

INTERPELLO IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA

affinché:

· informi con urgenza il Consiglio Provinciale in merito alle vere ragioni che hanno portato Trieste Trasporti all’assunzione dei provvedimenti richiamati in premessa e si impegni per la revoca di quelli riguardanti le linee 10, 47 e 49, 18 e 13;
· mi sia data informativa in merito alle ragioni tecniche che hanno portato allo spostamento del capolinea della linea 10, per altro già contestato tempo addietro con oltre 4.300 firme;
· approfondisca le ragioni tecniche delle modifiche sopra elencate, relazionando al Consiglio, al fine di ripristinare i percorsi e le fermate precedenti o sostenendo soluzioni in linea con gli auspici dei cittadini e non sulla testa dei cittadini;
· siano date risposte concrete e positive alle segnalazioni e alle petizioni disattese giunte alla Provincia e a Trieste Trasporti come a proposito del capolinea del bus 10 e delle modifiche richieste per la linea 20 ad Aquilinia;
· chiarisca in Consiglio Provinciale se le decisioni assunte e le considerazioni fatte dall’amministratore delegato di Trieste Trasporti sono condivise dalla Provincia di Trieste.

Claudio Grizon
Capo gruppo di Forza Italia

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