mercoledì 27 gennaio 2010

NESLADEK, SINDACO E "SUPER ASSESSORE"

Ci ho pensato su più volte, anche perchè all'inizio non volevo farlo, ma alla fine ho deciso di lasciare al mio blog il mio pensiero sulla vicenda delle deleghe su ambiente e sviluppo energetico che Nesladek ha revocato a Bussani, quantomeno per i miei affezionati lettori.

Siamo alla scorsa riunione di giunta. Il sindaco Nesladek comunica agli assessori presenti che toglierà le deleghe all'ambiente e allo sviluppo energetico a Bussani e, per salvare la faccia, fa intendere che si tratta ad una sua scelta dovuta ad un notevole carico di lavoro e ad impegni personali. Sembra che in giunta nessuno sapesse nulla di questo annuncio, ma le ragioni che stanno dietro a questa improvvisa quanto improvvida decisione sono dieverse.

Siamo quasi a febbraio, hanno davanti a se 11 mesi o poco più di tempo per concretizzare qualcosa prima delle elezioni. L'ambiente e lo sviluppo energetico sono temi apparentemente cari al sindaco/ginecologo, fin dai tempi di quand'era presidente della locale sezione di Legambiente anche se in Comitato Portuale Nesaldek l'unico voto vero che aveva per dire no al rigassificatore di GNL non ha avuto il coraggio di votare contro come il consiglio gli aveva chiesto.

Bussani, si sà, nel corso di questi quattro anni si è rivelato lento, burocratico e spigoloso e sui temi ambientali si è rimediato diverse brutte figure: la gara per la raccolta dei rifiuti vinta da Ecoverde, che avrebbe dovuto portare a chissà quali risparmi (anche grazie ai cassonetti in plastica che volavano sulle strade con la bora), e ora finita in tribunale, la nuova gara per un anno andata a Italspurghi ovviamente a costi maggiori, la nuova gara non ancora conclusa su cui sembra ci sia già un ricorso di Italsurghi e poi se vogliamo la sperimentazione della raccolta della differenziata e dell'umido tra esercenti e commercianti mai decollato veramente.

Ebbene Nesladek si rende conto che rischia di concludere il suo mandato senza aver concluso granchè e quindi vuol giocare tutto per tutto le sue ultime carte. Ma quali sono? Vediamone alcune.

L'area dell'ex progetto Aquario sembra che, almeno in parte, potrebbe essere liberata dalla magistratura a seguito di ulteriori carotaggi e analisi e forse Nesladek pensa di poterla avere dalla Regione in concessione per poterla attrezzare come spiaggia pubblica. In cassa il Comune come si è visto non ha un euro per quanto rigurda le opere pubbliche ma a breve, fatte le necessarie variazioni di bilancio, arriveranno freschi freschi, tra oneri del Free Time e quelli della convenzione Coop Nord Est per il nuovo centro commerciale sulle aree Teseco, circa 2.200.000 euro.

Una parte, la metà circa, Nesladek li dovrà utilizzare per far partire qualche progetto che certamente non sarà finanziato, tra la decina circa che ha presentato in Regione sull'Intereg Italia-Slovenia, ma una milionata di euro forse li potrebbe avere liberi per far partire almeno un primo intervento sulla costa sull'ex area di Aquario.

Ci sono poi da definire i progetti per la raccolta differenziata, che tanto piacciono a Nesladek, sui quali forse il nostro Bussani ha lasciato troppo spazio all'iniziativa dei volontari della Parrocchia, dell'associazione Impronta Muggia (di cui è presidente Jacopo Rothenaisler, già sindaco socialista nel 1990), l'associazione Ambiente e/è Vita (di cui è referente Roberta Vlahov già segretaria del sindaco Gasperini) e la Pallacanestro Interclub.

Certo è che questa concetrazione di deleghe nelle mani del sindaco non credo sarà utile a ragiungere i suoi obiettivi. Infatti aggiungerà quelle tolte a Bussani a quelle molto pesanti di pianificazione ed urbanistica che già deteneva... ed il piano regolatore dove è finito? Comunque sia, a questa mattina, le deleghe in questione erano ancora in mano a Bussani in quanto l'ordinanza con la quale il sindaco se le attribuirà non è ancora stata definita e firmata a causa di impegni familiari.

A questo punto cosa succederà? E' difficile da dirsi in questo momento, certo è che nel Comune siamo nel caos più completo e più passerà il tempo maggiore sarà la frenesia ed il nervosismo della maggioranza per tentare di portare a casa qualcosa. Si susseguiranno le indicazioni di priorità al direttore generale e agli uffici e tutto sarà "urgente".

Ci sono, dicevamo, circa 11 mesi di lavoro prima di entrare nell'ordinaria amministrazione 40 giorni prima del voto, ma nel frattempo ci sono alcune scadenze che rallentano l'attività come quella del bilancio consuntivo entro giugno, l'assestamento entro novembre e il bilancio di previsione 2011 entro dicembre. Il fatto è che Nesladek lascierà il Comune con le casse vuote, senza progetti avviati o finanziati e con l'organizzazione interna che non va. Chi verrà dopo dovrà letteralmente ricominciare tutto da capo.

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