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sabato 2 ottobre 2010

BUSSANI ATTACCA GRIZON SUL CASO "DULCINEA": SI DOCUMENTI MEGLIO

LA NOTA 
Povero Bussani, che dire di lui? Forse è meglio tacere anche perché il suo mandato di assessore non sarà certo ricordato per alcun fatto particolare se non per un piano parcheggi costato oltre 60 mila euro che non ha previsto un posto auto in più e che di fatto è stato considerato sbagliato anche dalla sua maggioranza visto che ora hanno ben pensato di tracciare le righe blu per i posteggi a pagamento su piazza Caliterna. 
Per quanto attiene l'interrogazione confermo ancora una volta che l'ho scritta sulla base delle informazioni fornitemi dal dott. Galluccio, commercialista della società che gestisce il nuovo albergo. Spiace rilevare che non abbia avuto l'onestà intellettuale di confermare che tutte quelle informazioni me le ha date lui e che cerchi ora di sembrare al di sopra delle parti facendosi tutelare da Nesladek e dal Presidente del Collegio dei Revisori dei conti di cui fa parte, a questo punto con un'evidente confusione di ruoli. 
In particolare poi sottolineo e confermo che è stato il dott. Galluccio e dirmi che i vigili urbani hanno sbagliato di redigere il verbale e di attribuire la sanzione al gestore  dell'albergo invece che al proprietario dell'immobile. Forse sarà stato Galluccio a non approfondire bene l'argomento e a darmi informazioni sbagliate. 
Oltretutto qualcuno mi dovrebbe spiegare come mai l’ex responsabile dell’ufficio commercio ora in pensione la mattina in cui è uscito l’articolo con la mia interrogazione si è precipitato, come mi aveva confermato Galluccio, nel suo ufficio!!! E’ quantomeno curioso questo fatto. Cosa doveva chiedergli? Di cosa aveva paura? Cosa doveva nascondere?
Io poi ho posto semplicemente i quesiti nell’interrogazione sulla quale Nesladek ha scatenato la sua ira funesta (anche perché il responsabile dell’ufficio commercio andato in pensione è suo parente) e a cui Bussani ha risposto fornendo risposte parziali e funzionali a cercare di salvare la faccia a se stesso e all'amministrazione. 


Da Il Piccolo del 2 ottobre 2010 - Pagina 20 - Trieste

MUGGIA. L’INTERROGAZIONE SULL’HOTEL

Bussani attacca Grizon sul caso ” Dulcinea”: si documenti meglio

MUGGIA «Il consigliere Grizon ha dimostrato una palese ignoranza dei fatti accaduti e si deplora il fatto che, nonostante ciò, emetta sentenze sull’operato degli uffici Commercio, Urbanistica e della Polizia municipale, nonché della Polizia di Stato». Parole dure quelle dell'assessore allo Sviluppo economico Edmondo Bussani, in replica all'interrogazione urgente del consigliere comunale Claudio Grizon riguardo alla vicenda dell'albergo Dulcinea, ” reo” di aver iniziato l'attività senza autorizzazione.
Subito dopo il sopralluogo effettuato dai reparti amministrativi della Questura e dei vigili urbani, l'esponente del centrodestra muggesano aveva denunciato «la scarsa tempestività dell'Ufficio commercio nonché lo zelo dimostrato dalle forze dell'ordine, in particolare dai vigili urbani».
Nell’ultima seduta del consiglio comunale, martedì scorso, l'assessore Bussani ha ricostruito la vicenda burocratica legata all'albergo Dulcinea, rimarcando la regolare tempestività degli uffici e fornendo le risposte a Grizon. 
FORZE DELL'ORDINE «L’operato delle forze dell’ordine – ha rilevato Bussani – è sempre stato orientato a prevenire gli abusi prima di sanzionarli. Quanto alle attività svolte, il comandante della Polizia municipale ci ha recentemente informato che negli ultimi anni sono state trattate e rilasciate 52 autorizzazioni per la posa di mezzi pubblicitari (insegne), contestate due infrazioni ed effettuati 13 controlli sulle realtà ricettive del territorio. Detti controlli si sono intensificati negli ultimi tempi, in collaborazione con le altre forze di polizia (Carabinieri e Polizia di Stato)». Bussani ha poi evidenziato come la Polizia municipale non abbia sbagliato la contestazione della mancata richiesta per l’apposizione dell’insegna dell’albergo, come sostenuto invece da Grizon.
SPORTELLO UNICO «Lo Sportello unico per le attività produttive, gestito con il Comune di San Dorligo della Valle, è funzionalmente predisposto per trattare, attraverso procedure informatiche, tutti i procedimenti amministrativi connessi alla gestione delle attività commerciali. Ha un referente nella persona del responsabile del Sevizio allo sviluppo economico del Comune, e ha trattato tutta la pratica relativa alla concessione dell’autorizzazione all’esercizio dell'attività alberghiera».
CONCLUSIONI «Per il seguito del mandato – ha concluso Bussani – invitiamo il consigliere Grizon a documentarsi meglio prima di intraprendere azioni simili all’interrogazione in oggetto, al fine di non ridurre tale istituto amministrativo a una sterile schermaglia politica». Sentita la replica di Bussani, Grizon ha evidenziato come l'interrogazione sia «nata su suggerimento di Gian Paolo Galluccio (commercialista della Muggia srl, società proprietaria del Dulcinea) che poi ha cercato di tutelare la sua immagine, dopo aver parlato con il proprietario dell'albergo Dulcinea. Dunque non ho nulla da ritrattare».
Riccardo Tosques

martedì 20 aprile 2010

NESLADEK DISERTA LE RIUNIONI SUL RIPARTO DEI FONDI PER LE GIORNATE DELL’AGRICOLTURA

“Per quale ragione il sindaco Nerio Nesladek o il suo assessore Edmondo Bussani non hanno partecipato alla riunione indetta dal sindaco Fulvia Premolin venerdì 16 aprile nel Comune di San Dorligo della Valle per ripartire i fondi destinati alle Giornate dell’Agricoltura, assieme agli altri Comuni della provincia?
“E’ curioso – interviene Claudio Grizon, consigliere comunale del Pdl – che Nesladek non si preoccupi dei fondi che dovrebbero essere destinati al suo Comune, nell’ambito dei 60 mila euro stanziati dalla Regione per la manifestazione, per le iniziative da svolgersi il prossimo novembre durante la Festa di San Martino a lui tanto cara”.
Fortunatamente c’è stato qualcuno – prosegue Grizon – che si è fatto carico di tutelare anche il nostro Comune, prevedendo un importo non scontato di 3 mila euro che, a quanto pare poteva anche slittare al 2011, come i Comuni di Trieste e Duino Aurisina, a cui si aggiungeranno i 9 mila che saranno suddivisi tra i Comune di Sgonico, Monrupino e San Dorligo”.
“Oppure – si chiede Grizon – Nesladek pensava di poterne fare a meno di quell’importo, visto che la Festa di san Martino viene sostenuta anche dalla Provincia? Quanti soldi riceverà quest’anno per l’iniziativa?”
“Oltretutto – conclude il consigliere - sarebbe forse il caso di rivedere un po’ l’organizzazione di questa festa che lo scorso anno, nonostante i 15 mila euro stanziati dalla Provincia, non ha avuto un gran partecipazione”.
La manifestazione avrà inizio il prossimo 7 maggio con un’iniziativa inaugurale che si terrà nel comune di San Dorligo.

sabato 27 marzo 2010

MUGGIA, ANCORA IN ALTO MARE IL "CENTRO IN VIA"

Da Il Piccolo del 27 marzo 2010 - Pagina 21 - Trieste

SEI MESI FA LA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO PER RILANCIARE IL COMMERCIO
Muggia, ancora in alto mare il ”Centro in via” La bozza di statuto a metà aprile. Un negoziante: si doveva correre ai ripari molto prima

di GIOVANNI LONGHI

MUGGIA - A sei mesi dalla presentazione ufficiale è ancora in alto mare ”Centro in via”, il progetto di rilancio del tessuto commerciale di Muggia. Mezzo anno non è bastato al Comune, appoggiato da Confcommercio, per catalizzare attorno a sé l’interesse degli operatori, un centinaio quelli del centro storico, quasi altrettanti quelli attivi sul resto del territorio comunale.
Non solo l’auspicato ruolo del Comune di «interfaccia istituzionale per i commercianti», come l’ha definito l’assessore allo Sviluppo economico, Edmondo Bussani, è rimasto lettera morta, ma tra gli stessi operatori si è generata una frattura, che di fatto boccia quel progetto. Proposto come antidoto alla progressiva desertificazione del centro e come contromisura per contrastare l’effetto del polo commerciale Montedoro Freetime, ”Centro in via” riprende lo schema di analoghe esperienze tutt'ora in corso con successo nel comune di Trieste, precisamente a Opicina e a San Giacomo.
A Muggia l’idea sta annaspando tra lo scetticismo degli operatori (una decina, sulla quarantina dei presenti, quelli che avrebbero dato la loro adesione di massima nel corso dell’ultima riunione con il Comune neanche due settimane fa). Tra le possibili cause della tiepida accoglienza riservata all’iniziativa, anche la dilatazione dei tempi con cui il Comune esegue i vari passaggi per trasformare il progetto in realtà. La bozza di statuto dell’ipotetica associazione è ancora in fase di elaborazione, e nelle prossime settimane verrà spedita agli interessati per una prima valutazione. Se ne riparlerà nel corso di una riunione prevista verso la metà di aprile.
Proprio la scarsa agilità dell’istituzione pubblica e i tempi lunghi previsti per l’effettiva operatività del progetto hanno convinto una ventina di operatori muggesani, per lo più attivi nel settore della ristorazione e dei pubblici esercizi, a intraprendere una strada autonoma giocando d’anticipo. Hanno dato così vita a un’associazione autonoma che ha già varato un calendario di massima di manifestazioni e iniziative di promozione e richiamo.
«Nessuno spirito polemico – aveva sottolineato il promotore di questo nuovo sodalizio, il ristoratore Paolo Cigui, all’indomani della scissione – ma solo l’esigenza di passare immediatamente dalle idee ai fatti». Una scelta indirettamente condivisa da Riccardo Cecchini, titolare di un negozio di giocattoli che si affaccia proprio sulla piazza centrale di Muggia: «Il Comune è in ritardo – sottolinea il commerciante –. Bisognava correre ai ripari molto prima, non aspettare che venisse aperto il centro commerciale a Montedoro o che la superstrada per la Slovenia ci tagliasse definitivamente fuori. Ora è un po’ tardi, e qui assistiamo a un continua, lenta agonia di piccoli negozi». «Qualcuno qui si piange un po’ addosso – replica Rosanna Lionetti, titolare di un negozio di calzature –. In realtà il progetto è valido, anche se per farlo decollare effettivamente ci vuole ancora del tempo. Siamo a un punto morto, ma sono fiduciosa che alla fine ne ricaveremo dei vantaggi».
Sulla stessa lunghezza d'onda anche Michela Deponte, titolare del negozio di abbigliamento vicino al duomo: «Solo un’azione coordinata può riuscire a favorire lo sviluppo – precisa – anche se qui a Muggia non siamo messi poi così male. Rispetto a Trieste non ci manca niente».
Per Margherita Veglia, che ha un negozio di filati a pochi metri dalla piazza, l’auspicata collaborazione tra operatori del settore è resa difficile dalle ridotte dimensioni delle rispettive attività, molte a conduzione individuale: «È difficile trovarci tra noi per confrontarci e discutere, significa allontanarsi e chiudere il negozio anche solo per brevi periodi. Il ”Centro in via”? Potrebbe andare bene, ma in una realtà già avviata. Qui dobbiamo appena riuscire a ripopolare il centro».

mercoledì 17 marzo 2010

COMMERCIO, STRADA AUTONOMA DEGLI ESERCENTI

Da Il Piccolo del 17 marzo 2010


Si separano le strade di commercianti ed esercenti muggesani: da una parte una ventina di titolari di pubblici esercizi, bar, ristoranti, gelaterie e alberghi, dall'altra negozianti e piccoli artigiani. La scissione è avvenuta dopo la vivace assemblea, svoltasi lunedì sera al centro Millo, fra gli operatori commerciali e l'assessore allo Sviluppo economico, Edmondo Bussani.
Un incontro che, al contrario, doveva servire a trovare strategie comuni per il rilancio economico e turistico della città. In particolare, l'amministrazione comunale aveva elaborato una bozza di statuto per la costituzione del "Centro in via", che in questi giorni sarà sottoposta agli interessati insieme alla proposta per aderire a una nuova associazione sotto l'egida della stessa amministrazione.
Non vi aderiranno, invece, circa venti titolari di esercizi pubblici che fanno capo al ristoratore Paolo Cigui, e che nei prossimi giorni formalizzeranno davanti a un notaio la nascita di Asecot, acronimo che sta per "Associazione esercenti commercianti operatori turistici".
«Nessuna polemica con il Comune - sottolinea lo stesso Cigui - ma solo la consapevolezza da parte nostra di lavorare in un settore molto specifico come quello del turismo, con problematiche particolari, che in questa fase richiedono una risposta immediata, o almeno in tempi più brevi rispetto a quelli previsti dal Comune».
La scelta di intraprendere una strada autonoma non preclude tuttavia future possibilità di convergenza: «Il mio obiettivo - aggiunge Cigui - è di arrivare alla formazione di un tavolo permanente che, a scadenza fissa, faccia il punto della situazione e tratteggi gli obiettivi successivi, nell'ambito di una strategia di ampio respiro».
Al tavolo dovrebbero sedere i rappresentanti di tutte le altre categorie imprenditoriali che operano sul territorio (artigiani, negozianti al dettaglio, commercianti), per la promozione globale del sistema Muggia, anche con il contributo della pubblica amministrazione.
Il ruolo del Comune resta fondamentale per tutto ciò che concerne l'arredo urbano e per una sorta di coordinamento delle iniziative. «Dopo tante parole, e soprattutto di fronte a una crisi che sta mettendo tutti a dura prova - conclude Cigui - ora è il momento di concretizzare, di passare ai fatti».
In programma, tra le altre iniziative, l'avvio di una serie di scambi enogastronomici con la Carinzia, in modo da inserire Muggia e i suoi prodotti nell'ambito di un circuito di più ampio respiro.
Sulla frattura consumatasi tra gli operatori commerciali si registra intanto il commento del consigliere di minoranza, Claudio Grizon: «Siamo al caos totale - rileva il coordinatore del Pdl -. È vero che il settore va sollecitato, ma non può essere il Comune a decidere. Ben vengano le libere iniziative». (g..l.)

giovedì 28 gennaio 2010

ORA E' UFFICIALE, NESLADEK SI E' INCORONATO ASSESSORE ALL'AMBIENTE E ALLO SVILUPPO ENERGETICO

Nesladek toglie all'ala moderata del Partito Democratico le importanti deleghe all'ambiente e allo sviluppo energetico nell'assoluto silenzio della "maggioranza"


Ora è ufficiale! Dopo che la notizia è stata anticipata alla stampa è arrivata l'ordinanza prot. n. 2292 del 25 gennaio con cui il sindaco Nerio Nesladek con una forma molto elegante "modifica il precedente provvedimento di assegnazione delle funzioni all'assessore Bussani" confermando "la delega delle funzioni nelle materie di Sviluppo Economico e Viabilità" mentre "la competenza delle funzioni in materia di sviluppo energetico e ambiente viene avocata al Sindaco".
E' curioso come per le deleghe di Bussani siano state usate le iniziali maiuscole mentre per quelle del Sindaco quelle minuscole, quasi a voler evidenziare il peso di quelle rimaste in mano all'ormai ex assessore all'ambiente.


mercoledì 27 gennaio 2010

NESLADEK, SINDACO E "SUPER ASSESSORE"

Ci ho pensato su più volte, anche perchè all'inizio non volevo farlo, ma alla fine ho deciso di lasciare al mio blog il mio pensiero sulla vicenda delle deleghe su ambiente e sviluppo energetico che Nesladek ha revocato a Bussani, quantomeno per i miei affezionati lettori.

Siamo alla scorsa riunione di giunta. Il sindaco Nesladek comunica agli assessori presenti che toglierà le deleghe all'ambiente e allo sviluppo energetico a Bussani e, per salvare la faccia, fa intendere che si tratta ad una sua scelta dovuta ad un notevole carico di lavoro e ad impegni personali. Sembra che in giunta nessuno sapesse nulla di questo annuncio, ma le ragioni che stanno dietro a questa improvvisa quanto improvvida decisione sono dieverse.

Siamo quasi a febbraio, hanno davanti a se 11 mesi o poco più di tempo per concretizzare qualcosa prima delle elezioni. L'ambiente e lo sviluppo energetico sono temi apparentemente cari al sindaco/ginecologo, fin dai tempi di quand'era presidente della locale sezione di Legambiente anche se in Comitato Portuale Nesaldek l'unico voto vero che aveva per dire no al rigassificatore di GNL non ha avuto il coraggio di votare contro come il consiglio gli aveva chiesto.

Bussani, si sà, nel corso di questi quattro anni si è rivelato lento, burocratico e spigoloso e sui temi ambientali si è rimediato diverse brutte figure: la gara per la raccolta dei rifiuti vinta da Ecoverde, che avrebbe dovuto portare a chissà quali risparmi (anche grazie ai cassonetti in plastica che volavano sulle strade con la bora), e ora finita in tribunale, la nuova gara per un anno andata a Italspurghi ovviamente a costi maggiori, la nuova gara non ancora conclusa su cui sembra ci sia già un ricorso di Italsurghi e poi se vogliamo la sperimentazione della raccolta della differenziata e dell'umido tra esercenti e commercianti mai decollato veramente.

Ebbene Nesladek si rende conto che rischia di concludere il suo mandato senza aver concluso granchè e quindi vuol giocare tutto per tutto le sue ultime carte. Ma quali sono? Vediamone alcune.

L'area dell'ex progetto Aquario sembra che, almeno in parte, potrebbe essere liberata dalla magistratura a seguito di ulteriori carotaggi e analisi e forse Nesladek pensa di poterla avere dalla Regione in concessione per poterla attrezzare come spiaggia pubblica. In cassa il Comune come si è visto non ha un euro per quanto rigurda le opere pubbliche ma a breve, fatte le necessarie variazioni di bilancio, arriveranno freschi freschi, tra oneri del Free Time e quelli della convenzione Coop Nord Est per il nuovo centro commerciale sulle aree Teseco, circa 2.200.000 euro.

Una parte, la metà circa, Nesladek li dovrà utilizzare per far partire qualche progetto che certamente non sarà finanziato, tra la decina circa che ha presentato in Regione sull'Intereg Italia-Slovenia, ma una milionata di euro forse li potrebbe avere liberi per far partire almeno un primo intervento sulla costa sull'ex area di Aquario.

Ci sono poi da definire i progetti per la raccolta differenziata, che tanto piacciono a Nesladek, sui quali forse il nostro Bussani ha lasciato troppo spazio all'iniziativa dei volontari della Parrocchia, dell'associazione Impronta Muggia (di cui è presidente Jacopo Rothenaisler, già sindaco socialista nel 1990), l'associazione Ambiente e/è Vita (di cui è referente Roberta Vlahov già segretaria del sindaco Gasperini) e la Pallacanestro Interclub.

Certo è che questa concetrazione di deleghe nelle mani del sindaco non credo sarà utile a ragiungere i suoi obiettivi. Infatti aggiungerà quelle tolte a Bussani a quelle molto pesanti di pianificazione ed urbanistica che già deteneva... ed il piano regolatore dove è finito? Comunque sia, a questa mattina, le deleghe in questione erano ancora in mano a Bussani in quanto l'ordinanza con la quale il sindaco se le attribuirà non è ancora stata definita e firmata a causa di impegni familiari.

A questo punto cosa succederà? E' difficile da dirsi in questo momento, certo è che nel Comune siamo nel caos più completo e più passerà il tempo maggiore sarà la frenesia ed il nervosismo della maggioranza per tentare di portare a casa qualcosa. Si susseguiranno le indicazioni di priorità al direttore generale e agli uffici e tutto sarà "urgente".

Ci sono, dicevamo, circa 11 mesi di lavoro prima di entrare nell'ordinaria amministrazione 40 giorni prima del voto, ma nel frattempo ci sono alcune scadenze che rallentano l'attività come quella del bilancio consuntivo entro giugno, l'assestamento entro novembre e il bilancio di previsione 2011 entro dicembre. Il fatto è che Nesladek lascierà il Comune con le casse vuote, senza progetti avviati o finanziati e con l'organizzazione interna che non va. Chi verrà dopo dovrà letteralmente ricominciare tutto da capo.

"LA MAGGIORANZA E' IN STATO CONFUSIONALE"

Da Il Piccolo del 27 gennaio 2010 - Pagina 18 - Trieste


MUGGIA: OPPOSIZIONE UNANIME SUL RIMPASTO IN GIUNTA Carboni: situazione fuori controllo. Nesladek: Bussani mantiene lo Sviluppo economico


MUGGIA «L'ennesima riprova dello stato confusionale, dell'incapacità gestionale ma anche delle diverse opinioni all'interno della maggioranza». La posizione degli esponenti dei maggiori partiti di opposizione a Muggia è unanime.
La giunta Nesladek è nuovamente nell’occhio del ciclone, dopo il passaggio della delega all'Ambiente dall’assessore Bussani al sindaco Nesladek. Un passaggio già motivato da Bussani come dettato dalla «mole di lavoro ma anche da motivi strettamente personali», ragioni che però non convincono diversi rappresentanti dell'opposizione, a partire da Christian Gretti, consigliere di An: «Il cambio di delega arriva in un momento critico per l'amministrazione – commenta – con in ballo il nuovo bando per l'asporto dei rifiuti urbani».
Gretti precisa di «non voler entrare nelle motivazioni personali» addotte da Bussani, ma aggiunge che «sicuramente dal punto di vista operativo e amministrativo, visti anche i precedenti casi di Ecoverde, il bando successivo di solo un anno che ha aumentato i costi del servizio, la chicca su ”doppioni” per la pubblicità sulla differenziata, o l'ultimo episodio, ossia il duro scontro con le associazioni che avevano proposto un nuovo tipo di servizio per la raccolta differenziata ”porta a porta”, credo che si sarebbe potuto di gran lunga far meglio».
Sulla stessa lunghezza d'onda il capogruppo consiliare di Forza Italia, Viviana Carboni: «Se ce ne fosse ancora bisogno è chiaro come la situazione all'interno del centrosinistra non sia più sotto controllo, e l'incapacità degli esponenti della giunta sia all'ordine del giorno».
Fortemente critico anche il capogruppo del Pri, Andrea Mariucci: «La vicenda del ritiro delle delega all'assessore Bussani, in un momento così cruciale come quello che si sta compiendo a tutti i livelli istituzionali per la soluzione del problema del Sito inquinato e del futuro delle nostre aree, non fa che confermare una volta di più lo stato confusionale in cui si trova la giunta Nesladek».
Mariucci stigmatizza poi la decisione del primo cittadino di Muggia di «avocare a sé, assieme alla Pianificazione, un’importantissima delega, in una concentrazione bulgara di competenze che dimostra di chi siano tutte queste responsabilità».
Nella bufera politica interviene anche il sindaco Nesladek, con una nota in cui precisa che «l’assessore Bussani mantiene a pieno titolo la delega allo Sviluppo economico, che ha avuto in carico fin dall’inizio del mandato e che ha efficacemente svolto».
Nesladek smentisce poi di aver ”tolto” la delega all’Ambiente a Bussani. «Questa decisione – spiega – frutto di una proposta avanzata dallo stesso assessore, persegue l’unico scopo di rendere ancor più incisiva l’azione amministrativa in questo ultimo arco di mandato».
«Sottolineo – prosegue – che il cambio di delega non è in alcun modo legato a una diminuzione della fiducia nei confronti di Bussani, il cui impegno in questi anni si è tradotto in risultati significativi che sotto gli occhi di tutti».
Il primo cittadino critica quindi le dichiarazioni di Jacopo Rothenheisler, «ex esponente politico del Psi dell’era Craxi con il nome di Jacopo Rossini»: «Per il tono e per gli argomenti utilizzati – afferma Nesladek – tali dichiarazioni si configurano come un attacco politico in sintonia con le posizioni della destra più oltranzista».
«Non corrisponde inoltre al vero – aggiunge il sindaco – che l’amministrazione abbia rifiutato la collaborazione con le associazioni dei cittadini nel campo della raccolta differenziata. Al contrario, dopo aver evidenziato l’impossibilità giuridica di attuare quel progetto, ha riconvocato il gruppo di lavoro impegnandosi a presentare altre proposte di collaborazione». (r.t.)

martedì 26 gennaio 2010

NESLADEK RITIRA DUE DELEGHE A BUSSANI

Da Il Piccolo del 26 gennaio 2010 - Pagina 17 - Trieste

RIMPASTO NELLA GIUNTA MUGGESANA A UN ANNO DAL VOTO

Il sindaco gestirà direttamente gli incarichi relativi ad Ambiente e Sviluppo economico

Ufficialmente per la mole di lavoro. Ma voci dicono di opinioni diverse sul nodo dei rifiuti


MUGGIA - Rimpasto nella giunta Nesladek, a un anno da voto. Nell’ultima riunione dell’esecutivo il sindaco ha avocato a sé le deleghe all’Ambiente e allo Svilluppo energetico, che finora facevano capo all’assessore Edmondo Bussani. Due settori importanti, alla luce della nuova gara (in preparazione) per l’affidamento dell’asporto dei rifiuti, e dell’annosa e delicata vicenda dell’accordo di programma sul Sito inquinato.
Secondo voci raccolte nella cittadina sarebbero stati proprio punti di vista diversi, fra il sindaco e l’assessore, sul nuovo appalto per i rifiuti e sulla ”vecchia” gara per la comunicazione sulla raccolta differenziata, a far decidere il primo cittadino per il cambio di rotta. L’assessore Bussani cerca di minimizzare la portata della vicenda: «Una scelta condivisa con il sindaco – dichiara – dettata da due fattori: la mole di lavoro ma anche motivi strettamente personali». E anche il sindaco accredita una versione soft del passaggio di consegne. «All'inizio del mandato – rileva Nesladek – si sapeva che ci sarebbe stato un momento nel quale si sarebbe verificato tale avvicendamento, che è avvenuto ora, in una fase estremamente delicata della trattativa sul Sito inquinato e sul sito Acquario».
A Bussani sono così rimaste due deleghe: la Viabilità e lo Sviluppo economico. «Sono temi estremamente importanti – commenta l’assessore – che comunque verranno affiancati dalla continuazione del mio impegno sulla campagna informativa sui rifiuti iniziata proprio dal sottoscritto».
«Ora – aggiunge Bussani – mi potrò concentrare sul lavoro avviato per il progetto della viabilità di Muggia, un progetto fondamentale che spero possa concludersi entro l'anno»,
Sulla vicenda interviene, ma con toni meno distensivi, il presidente dell'associazione Impronta Muggia Jacopo Rothenaisler: «Il ritiro della delega a Bussani da parte del sindaco è giunto nello stesso giorno nel quale i promotori del progetto di volontariato per la raccolta dei rifiuti, composto dalle associazioni Impronta Muggia, Ambiente e/è Vita, Pallacanestro Interclub e dalla Parrocchia, è stato respinto dall'amministrazione comunale».
Rothenaisler aggiunge che «il ritiro di tale delega non è che il segnale dello stato di incertezza e confusione in cui versa il servizio comunale dei rifiuti, e casualmente è stata decretata». L'ex primo cittadino rivierasco (negli anni Ottanta, con il Psi, ndr) stigmatizza poi che vi sia «un’assenza di un progetto di raccolta condiviso tra amministrazione e cittadini», nonché «contradditorietà e parzialità nell'indicazione, nel capitolato di gara, delle modalità di raccolta dei rifiuti dei prossimi tre anni».
Lapidaria la replica del sindaco Nesladek: «Quelle di Jacopo Rothenaisler sono parole acide e prive di significato, create ad arte solo per alimentare una polemica politica».
Nel dibattito interviene anche il consigliere del Pdl (Forza Italia) Massimo Santorelli: «In tre anni di amministrazione Nesladek abbiamo visto tanti di quei rimpalli di responsabilità, rimpasti di giunta, dimissioni di assessori e assunzioni di deleghe che ormai non ci stupisce più nulla. Certo, questa assunzione della delega all’Ambiente da parte del sindaco non lascia immaginare che nella maggioranza regni un clima di serenità». Santorelli aggiunge infine che «appare evidente una difficoltà dell’assessorato a gestire la questione rifiuti, con ritardi e disfunzioni nella raccolta differenziata».

domenica 24 gennaio 2010

DENARO SPESO MALE

Da Il Piccolo del 24 gennaio 2010 - Pagina 24 - Trieste - Rubrica Segnalzioni


MUGGIA
Denaro speso male

Probabilmente, per qualche «piccolo politico locale», sembrerà positivo che quell’appello rivolto, dal Presidente Napolitano, alle parti politiche ad abbassare i toni, a Muggia sia già in atto da molto tempo.

Infatti in questa cittadina c’è una maggioranza di sinistra che amministra abbastanza male e un centrodestra all’opposizione che soprattutto in questi ultimi mesi è invisibile, a parte le dovute sceneggiate di facciata durante i Consigli Comunali. Una delle tante perle dell’inefficienza politica di questa opposizione la mancata contestazione all’Assessore Bussani per la decisione di sperperare 18.000 euro in una campagna di comunicazione e di sensibilizzazione sulla raccolta differenziata dei rifiuti.
Un impegno di spesa inutile perché il servizio sarebbe già potuto essere attuato, da oltre un anno e senza costi per l’Amministrazione, dalla Italspurghi Ecologia srl., società aggiudicatrice dell’appalto della gestione dei rifiuti solidi urbani nel Comune di Muggia.
Incarico assegnato alla società, nell’estate del 2008, grazie all’offerta economica risultata la più vantaggiosa, e alla positiva valutazione data al progetto allegato all’offerta economica, improntato al miglioramento e al risparmio della gestione del servizio attraverso l’incentivazione alla raccolta differenziata.
Il progetto adottato dall’Amministrazione, all’atto del conferimento dell'incarico, prevedeva che la Italspurghi Ecologia si sarebbe impegnata a promuovere la raccolta differenziata attraverso l’organizzazione di «Forum» d’incontro e confronto tra cittadini e gestore, allestendo e gestendo un punto informazione «Sportello Ecologico», organizzando campagne comunicative con affissioni e di manifesti e distribuzione di brochure e predisponendo un programma didattico/ludico graduato e modulato per le varie scuole di ordine e grado muggesane.
E invece succede che la Giunta Comunale, supportata dal parere favorevole dei funzionari del settore ambiente decida di indire un bando per una campagna di comunicazione e sensibilizzazione per la riduzione dei rifiuti, del valore di 18.000 euro, che preveda l’organizzazione di un punto informativo, la distribuzione di opuscoli informativi, l’affissione di manifesti, e la realizzazione e distribuzione di dépliant nelle scuole.
Nonostante risulti evidente, soprattutto per chi dovrebbe aver letto il progetto della Italspurghi Ecologia (Assessore e il Funzionario Comunale del settore ambiente), che il nuovo servizio messo a gara è inutile essendo un doppione di un servizio compreso nel contratto stipulato tra l’Amministratore e l’attuale gestore del servizio rifiuti, con la Determina 1132 il Comune di Muggia ha affidato l’incarico alla Domino s.r.l. di Udine. E se all’inutilità dell’incarico si aggiunge che delle tre società che hanno partecipato alla gare, due sono specializzate e una no, e nonostante questo handicap, è proprio questa ultima che vince, in quanto le viene assegnato il massimo punteggio ammissibile per il progetto presentato, forse non è sbagliato pensare che ci sia qualcosa di non proprio limpido.
Ma l’opposizione vigila su tutto questo?
No purtroppo sembrerebbe che dorma o forse si riposa aspettando qualche futuro favore in cambio.
Stefano Stella


LA NOTA
Chi sia questo signore che si firma Stefano Stella non ci è noto anche perchè non risulta spresente nell'elenco telefonico. Comunque, anche se non lo meriterebbe, riportiamo la sua segnalazione a Il Piccolo senza però toglierci l'opportunità di respingere al mittente le sue strampalate critiche all'opposizione.

Se il solerte signor Stella si fosse informato bene, se avesse letto il giornale nei mesi scorsi o se avesse partecipato alle riunioni del consiglio comunale prima di sentenziare in merito a fatti non veri si sarebbe evitato questa brutta figura. Infatti gli atti che lui cita, e che forse qualche Associazione locale gli ha fornito, sono stati oggetto delle mie attenzioni, e anche di altri colleghi consiglieri, già mesi orsono con interrogazioni, interventi in consiglio comunale e dichiarazioni alla stampa ove abbiamo contestato la loro inopportunità e lo spreco di denaro pubblico.

In merito alle presunte irregolarità citate, sulle quali in primo luogo rispondono i funzionari comunali, invito lo Stella a rivolgersi alla magistratura o al TAR anche perchè tali iniziative costano e non poco e noi dell'opposizione dopo ave denunciato politicamente questi fatti non abbiamo certo le possibilità economiche per farlo.


In conclusione informo il signor Stella, ed anche i suoi amici che presumibilmente lo hanno spinto a fare la segnalazione, che amministrare è una cosa, fare populismo e facile demagogia è altra cosa ancora. L'opposizione fa quello che può in quanto i consiglieri non possono mettersi in aspettativa a spese del contribuente o a nocumento dei propri redditi familiari per vigilare questa amministrazione che, concordo con Stella amministra molto male. I nostri interventi si soffermano sugli atti più importanti e del nostro lavoro sia lei che i cittadini possono trovare ampia documentazione sul mio blog http://claudiogrizon.blogspot.com e sui siti www.claudiogrizon.it e www.forzaitaliamuggia.it e a volte sulle pagine del giornale che ha ospitato la sua strampalata segnalazione.

mercoledì 19 agosto 2009

GRIZON: SERVONO DUE CORSIE SU VIA FLAVIA DI AQUILINIA - NESLADEK: MANCANO I DATI

Da Il Piccolo del 19 agosto 2009 - Pag. 19

MUGGIA - Il ripristino delle due corsie di scorrimento su via Flavia di Aquilinia e del doppio senso di marcia da Aquilinia verso Muggia (lungo via di Trieste, fino all'incrocio con via Flavia di Stramare, e poi in discesa fino all'incrocio con la Strada delle Saline). Lo richiedono con un' interrogazione i consiglieri comunali di Forza Italia Claudio Grizon e Viviana Carboni, che fanno notare come, «in seguito alla realizzazione della Lacotisce - Rabuiese e all’l'apertura completa della Grande viabilità siano venute meno le ragioni straordinarie conseguenti all'elevato impatto del traffico locale, transfrontaliero e pesante che, circa tre lustri fa, avevano costretto il Comune di Muggia e altri 13 enti ad autorizzare sensibili modifiche alla viabilità ad Aquilinia, nella zona industriale delle Noghere e verso il valico di Rabuiese».

«A che punto è pertanto - si chiedono - l'ipotesi di ripristino in via sperimentale del doppio senso di marcia, tanto sulla strada costiera che collega Trieste a Muggia via Aquilinia - in attesa della realizzazione del bypass - quanto nel tratto della statale al termine della galleria, in direzione Rabuiese, verso il centro Freetime, ripristino ventilato dall'assessore alle Infrastrutture Edmondo Bussani? Il doppio senso di marcia, come affermato dallo stesso assessore, dovrebbe essere attuato in via sperimentale - per poi decidere in via definitiva in base al risultato - al termine di un periodo di osservazione del traffico dopo l'apertura della bretella».

Periodo che peraltro sembra non essersi ancora concluso. «L'idea rimane - conferma infatti il sindaco Nerio Nesladek - ma potremo ragionarci sopra solo quando saremo in possesso di tutti glielementi per una completa valutazione. Ogni nostra azione - puntualizza il primo cittadino - viene attuata in base a studi specifici e sulla scorta di dati precisi e non improvvisata. Questa possibilità pertanto continua a essere perseguita, ma - frena Nesladek - non abbiamo ancora tutti i dati necessari. Del resto non è nemmeno trascorsa la prima estate e non è passato il periodo del controesodo di Ferragosto. Solo poi, in base all'esperienza, valuteremo attentamente il da farsi».

L'ipotesi a cui si riferiscono i due consiglieri azzurri dovrebbe comportare il ripristino di doppi sensi di marcia al posto degli attuali sensi unici, a cominciare dalla riapertura in entrambe le direzioni della statale verso Rabuiese e della strada costiera che da Trieste conduce a Muggia attraverso l'abitato di Aquilinia.

Riguardo «al ripristino di due corsie di scorrimento su via Flavia di Aquilinia nel centro abitato di Zaule (una per senso di marcia) e il ripristino del doppio senso di marcia da Aquilinia lungo via di Trieste fino all'incrocio con via Flavia di Stramare e poi in discesa fino all'incrocio con la Strada delle Saline», Grizon e la Carboni interrogano quindi sindaco e giunta per sapere «nell'attesa che l'amministrazione comunale completi i suoi studi e individui modalità, tempi e risorse per attuare le modifiche viarie e realizzare le opere stradali necessarie, se sono consapevoli della fattibilità dei due interventi e del gradimento da parte dei cittadini; se condividono tali priorità, se intendono attuare i due interventi o hanno già attivato iniziative concrete per poter avviare in tempi brevi le due modifiche viarie, a che punto si trova l'iter tecnico del bypass di Aquilinia e quali sono le risorse certe già a disposizione del Comune per la realizzazione di tale opera».
Gianfranco Terzoli

sabato 25 luglio 2009

MUGGIA, IL DISTRIBUTORE NELL'AREA ALTO ADRIATICO

Da Il Piccolo del 25 luglio 2009 - Pag. 17

IL COMUNE LA METTE A DISPOSIZIONE
L’assessore Bussani: dipende dall’interesse che avranno le compagnie petrolifere

MUGGIA - Fare il pieno a Muggia è sempre più difficile. Da oggi nel Comune di Muggia rimane aperto infatti un solo distributore: quello di Aquilinia. Alla prima, quella dell’impianto di Largo Caduti della Libertà, che aveva chiuso i battenti il 15 luglio, è seguita oggi la chiusura anche del secondo, in via Battisti.

Il Comune ha nel frattempo individuato un’area di 2300 metri quadri nell’ex cantiere Alto Adriatico (sul lato monte in direzione Trieste) dove poter realizzare un nuovo distributore conforme alla normativa vigente e ha invitato con una lettera, pubblicata sul sito istituzionale e su tre quotidiani ed esposta all’Albo pretorio, le società petrolifere a manifestare il proprio eventuale interesse. Ma se appare evidente l’intento dell’amministrazione di mantenere almeno un impianto attivo sul territorio comunale, c’è da fare i conti con la crisi legata all’eliminazione dei carburanti agevolati e alla concorrenza slovena.

L’impianto dovrà avere una superficie di almeno 2.000 metri quadri, corsie di entrata e uscita e invasature di alberi e fiori, almeno 2 colonne di erogazione (almeno una erogante prodotti ecocompatibili) e 16 pistole, servizi accessori (lavaggio, gommista, ristoro) e un adeguato numero di parcheggi con area di sosta attrezzata. I lavori dovranno concludersi entro 9 mesi dalla consegna dell’area. «Stiamo facendo il possibile perché Muggia non sia privata di questo servizio: sarebbe importante avere nelle vicinaze del centro storico un distributore e i servizi collegati - conferma l’assessore allo Sviluppo Economico ed Energetico, Edmondo Bussani -, ma la sua realizzazione non dipende da noi, bensì dalla valutazione economica dei costi e benefici da parte della aziende petrolifere».

Critico con i pubblici amministratori il presidente della Federazione italiana gestori impianti stradali carburanti (Figisc), Roberto Ambrosetti: «Ci si doveva muovere prima, perché adesso ci si trova davanti a una piazza sguarnita, che invita ancora di più gli automobilisti a un esodo verso la Slovenia, senza contare il danno dal punto di vista turistico. Per adesso la stazione di servizio di Aquilinia, abbastanza in linea con i dettami normativi, continua a funzionare: speriamo che non si assista a un "harakiri" anche nei confronti di quell’impianto».

Quella dei due distributori all’ingresso della cittadina era una sospensione dell’attività annunciata secondo quanto disposto della legge regionale 8/2002, che prevede particolari condizioni per gli impianti stradali che i due non soddisfavano. La normativa impone ai Comuni la verifica della compatibilità territoriale e l’eventuale sospensione del servizio, fino all’adeguamento degli impianti che non rispondono alle norme. Da qui, il provvedimento.
Gianfranco Terzoli

venerdì 10 luglio 2009

IL COMUNE DI MUGGIA SPERPERA 18.500 EURO - SECONDA PUNTATA


Da il sito dell'Associazione "Impronta Muggia" - http://www.improntamuggia.it/

Giovedì 09 Luglio 2009
Nella prima puntata scrivevamo che l'assessore del Comune di Muggia Edmondo Bussani è un caso unico: quando prende una decisione sbagliata puoi star sicuro che non la rivedrà mai. Ovviamente siamo stati facili profeti, ma la cosa non ci fa alcun piacere.

Cosa è successo? Alla nostra denuncia di sperperare il nostro denaro è seguita una interrogazione da parte di un consigliere comunale e anche un articolo sul quotidiano locale. E nello stesso articolo, la replica di Bussani : «Nessun doppione: il contratto con Italspurghi scadrà a febbraio, mentre l'altro proseguirà per tutto l'anno, assicurando continuità all'azione informativa."

A parte l'ineleganza di parlare della scadenza del contratto Italspurghi come se fosse un'esperienza finita e da non ripetere, dimenticando che è stato grazie a questa società che nell'estate 2008 i muggesani non hanno quasi avvertito che il precedente appaltatore dei servizio rifiuti,società Ecoverde, ci aveva mollato: avrebbe potuto essere un'estate tragica, con i rifiuti in strada, e non è successo quasi nulla. O dimenticando che oggi non ci sono disservizi. Ma tant'è.
Per provare a seguire i contorti ragionamenti (?) del Nostro riassumiamo la vicenda. Il 26 Maggio il nostro Comune da inizio ad una frettolosa procedura - 7 giorni di tempo per segnalarsi, una decina per presentare il progetto - per un incarico di durata 240 gg. solari consecutivi dal momento della stipula del contratto per" lo svolgimento di una campagna di comunicazione e di sensibilizzazione finalizzata alla riduzione della produzione dei rifiuti ". Importo 18.500 Euro (soldi nostri!!!!!!).

La gara si chiude a fine Giugno; se il contratto fosse stato sottoscritto il 1°Luglio (come possibile) l'incarico - 240 gg., pari a 8 mesi - avrebbe durata fino a Febbraio 2010. Per tutto questo periodo è l'Italspurghi sotto contratto per l'asporto rifiuti ed anche, come vi abbiamo fatto vedere nel post precedente, per tutte le attività che Bussani intende assegnare ad un altro soggetto, pagando quindi due volte lo stesso servizio.

La replica di Bussani quindi non spiega nulla, anzi. Se c'è una logica forse c'è di peggio. Che magari scopriremo quando conosceremo il nome del vincitore.Per adesso sappiamo che Bussani ci racconta frottole : se il progetto serviva nel più breve tempo possibile, e la cosa spiegherebbe la fretta e i tempi ristretti del bando, si ricade nel periodo Luglio 2009- Febbraio 2010 dove vige il contratto con l'Italspurghi, e si finisce con pagare due volte la stessa attività; se il progetto serve da Febbraio 2010 in poi, dopo la scadenza dell'attuale contratto, allora perchè imbastire una gara con tanta fretta?

Magari anche il prossimo bando per i rifiuti prevederà l'informazione sulla raccolta a carico della ditta vincitrice, e allora? E 18.500 Euro sono tanti. Con questo importo, per esempio, rimanendo nel campo dei rifiuti, si potrebbe regalare per 6 mesi a tutti i lattanti del Comune i pannolini del tipo riusabile; oppure, andando al campo sportivo, si potrebbe dare un contributo straordinario all'Interclub, che ha appena portato per l'ennesima volta il nome di Muggia ad una finale nazionale giovanile, sobbarcandosi le pesantissime spese della demenziale scelta del luogo (Sardegna); oppure, andando all'istruzione, si potrebbe contribuire alle spese di trasporto dei nostri alunni. Sono solo esempi: chi più ne ha più ne metta.

Qualcuno dovrebbe fermare Bussani: se al mattino, uscendo di casa, andasse al suo campicello anzichè in Comune, ne guadagneremmo tutti. Intanto va così: e l'assessore al Bilancio, il Verde Leiter, che pure nella vita privata è uno stimato commercialista, e che quindi dovrebbe facilmente capire cosa sta succedendo non vede, non sente, non parla. Tanto i soldi sono nostri.


LA NOTA

Che dire? L'avevamo detto ma non serve a nulla. I soldi si spenderanno comunque, con buona pace di tutti i muggesani che si vedranno riempire le cassette della posta di depliant informativi (?) magari con stampate sopra le faccie di Nesladek e Bussani che sorridono sornioni.

A che serviranno i depliant? Di sicuro ad alimentare i volumi della carta nei cassonetti, speriamo quelli dedicati proprio alla carta, forse anche a sensibilizzare i cittadini ma, dopo l'esperienza di 3 anni e 3 mesi di amministrazione dalla giunta Nesladek, ci aspettiamo solo propaganda.

Hanno promesso talmente tante cose da far in modo che pochi ormai credono nelle loro baggianate.

Il fatto è che manca un vero progetto sulla gestione dei rifiuti e sulla loro differenziazione prima dello smaltimento. Tante idee ben confuse. Si vedrà.... intanto partirà la comunicazione..... ma su che cosa???

Però, come dice Bussani, a febbraio scade il contratto con Italspurghi e poi nessuno sa quale sarà l'interlocutore del Comune che gestirà la raccolta. Per investire e avere risultati su questi temi servono idee chiare e continuità nella gestione. Ma forse Bussani, in nostro salfe-made man, non l'ha ancora capito.

domenica 5 luglio 2009

RIFIUTI, I VERDI ATTACCANO BUSSANI

Da Il Piccolo del 5 luglio 2009


Attacco dall'interno della maggioranza alla strategia dell'amministrazione sui rifiuti. I Verdi lamentano come «per il confronto su questioni che riguardano sia l'impiego di risorse che le scelte per migliorare il nostro stile di vita e quello delle future generazioni» sia diventata consuetudine per l'assessore all'Ambiente, Edmondo Bussani, «privilegiare la passerella dell'assemblea pubblica piuttosto che il confronto con i partiti che sostengono la maggioranza».

Entro l'anno verrà avviata dal Comune - e sviluppata per mezzo di affissioni, opuscoli e incontri anche nei quartieri - una campagna di comunicazione che prevede iniziative di coinvolgimento dei cittadini e sondaggi per valutare conoscenza del servizio e gradimento. Comprenderà concorsi, laboratori e incontri nelle scuole.

E proprio contro i costi di questa campagna si rivolgono gli strali del consigliere forzista Claudio Grizon. «La spesa di 18.500 euro per la comunicazione la sensibilizzazione volta a ridurre la produzione di rifiuti - afferma - è uno spreco di denaro pubblico, in quanto un doppione di quanto già previsto per contratto con Italspurghi (affidataria del servizio di raccolta)».

«L'amministrazione - chiede ancora Grizon - sa che Italspurghi nel capitolato si impegnava a mettere a disposizione uno Sportello ecologico e a predisporre un programma didattico?».
La replica di Bussani non si fa attendere. «Nessun doppione: il contratto con Italspurghi scadrà a febbraio, mentre l'altro proseguirà per tutto l'anno, assicurando continuità all'azione informativa. Suggerisco a Grizon di rivedersi la delibera».

E i Verdi rincarano la dose: «Le strategie non sono nè sufficienti nè adeguate per un Comune che dovrebbe avere come priorità la lotta all'inquinamento». La soluzione risiederebbe «nella raccolta differenziata spinta. Il progetto di Muggia si basa invece su una semplice campagna, che oltre a incidere sulle casse non avrà alcuna possibilità di raggiungere entro il 2012 la quota del 65% di differenziata previsto per legge».

«Stiamo facendo il possibile - replica Bussani - come tutti i Comuni, molti dei quali partiti ben prima di noi. La raccolta porta a porta è stata interrotta per la rescissione del contratto con la precedente ditta e ripresa con gradualità, ritenendo che introdurre di punto in bianco rivoluzioni nelle abitudini dei cittadini sia un'utopia».
Quanto al confronto politico, «sono stato sempre disponibile quando mi è stato chiesto - precisa l'assessore - altrimenti le strategie vengono discusse e sviluppate in giunta, in coerenza con le linee programmatiche. E le linee seguite sono quella approvate dal consiglio comunale». (g.t.)


LA NOTA

Per capire che il Comune spreca soldi basta che il diligente Bussani si riguardi lui le carte e capirà come stanno le cose. Non risulta che, ad oggi, Italspurghi abbia promosso le iniziative di informazione per i cittadini sul tema dei rifiuti e della raccolta differenziata che sono scritte sul contratto ed è curioso che l'amministrazione e gli uffici comunali non se ne siano accorti.
Quindi visto che sono arrivate al Comune risorse per una campagna informativa si duplicano le spese per una campagna che probabilmente ad oggi non è stata pianificata con Italspurghi.
I Verdi pur avendo un assessore di peso in giunta, Omero Leiter, sono costretti a denunciare sulla stampa le inefficenze di Bussani mentre il loro assessore tace perchè troppo preoccupato a conservarsi la "carrega".
Ma le lamentele dei Verdi sembrano le lacrime del coccodrillo perchè, alcuni giorni fa in consiglio, sulla mozione di sfiducia a Nesladek (e di fatto alla sua giunta), avrebbero potuto far manifestare a Leiter il loro dissenso per la politica ambientale del primo cittadino facendo votare la mozione di sfiducia. Ma invece sembra ormai evidente che i Verdi e Leiter viaggiano su binari separati.

mercoledì 1 luglio 2009

NOGHERE, DISTRUTTO IL BOSCO DEI LAGHETTI

LA NOTA


Ma dov'era il Comune di Muggia? Ma dov'era il Sindaco Nesladek? Ma dov'era il zelante assessore all'ambiente Bussani? Ma dov'erano gli uffici comunali? Potevano non sapere che qualcuno stava lavorando, distruggendo la boscaglia attorno ai laghetti delle Noghere?

Chi è il responsabile del disboscamento che ha ferito e sconquassato pesantemente, come un tornado, l'area attorno ai laghetti delle Noghere, tanto cari a questa giunta di sinistra che, dopo averli acquistati, ha improvvisato invano un modesto progettino per renderli fruibili?

Sono pervenute comunicazioni o richieste d'intervento sulla proprietà del Comune in cui si informava l'Amministrazione dei lavori di disboscamento e pulizia del verde in prossimità del percorso delle reti elettriche di distribuzione?

Vedremo se e cosa risponderà il sindaco Nesladek. Oltre a stracciarsi le vesti con dichiarazioni alla stampa per lo scempio ambientale accaduto, se l'amministrazione non ha colpa denunci i danni ambientali alle competenti autorità al fine di perseguire i responsabili!

Ma sindaco e amministrazione comunale potevano non sapere???


Da Il Piccolo del 30 giugno 2009



Quello scoperto la settimana scorsa ai laghetti delle Noghere «è un disastro ambientale». Non usa mezzi termini il sindaco di Muggia, Nerio Nesladek, nel descrivere il consistente danno provocato da ignoti nel biotopo dei Laghetti delle Noghere, dove tutto era praticamente pronto per una festosa inaugurazione al termine di lavori protrattisi per mesi. «Dopo tanti anni di attesa (la vicenda dei Laghetti parte nel lontano 1983) - rimarca il primo cittadino - e proprio in un momento così delicato per la fioritura e la nidificazione».

Dopo l'acquisto del terreno dall'Ezit per 37mila euro nel 2006, il Comune, grazie a un finanziamento regionale di 50mila euro ha compiuto nell'area importanti interventi di riqualificazione, iniziati a gennaio e ormai giunti a conclusione.
«Tanto che - aggiunge Nesladek - avevamo già annunciato la riapertura di uno spazio amatissimo dai muggesani. Il sito - prosegue Nesladek - era riuscito benissimo: erano stati creati nuovi percorsi e realizzate strutture di osservazione grazie a un'operazione sinergica in stretta collaborazione tra Comune, ditta specializzata e Corpo forestale regionale».

Tutto sembrava preludere a un lieto fine. Invece, una settimana fa, l'amara sorpresa: un intervento «che definire invasivo è dir poco. Un disboscamento selvaggio - afferma ancora Nesladek - è stato effettuato ai lati di alcuni tralicci situati all'interno del sito».

Ne è derivato quello che il sindaco definisce «uno scempio». Una valutazione che coinciderebbe con quella espressa da alcuni ambientalisti ed esperti. I danni - anche se ancora non quantificabili, in attesa di una perizia tecnica - sarebbero ingenti, sia per risistemare l'area attraversata dai mezzi che hanno operato il disboscamento, che per l'ecosistema.

«Certo è che la zona dopo questo intervento non è più la stessa - sottolinea il sindaco -. Ci vorranno anni prima che l'equilibrio si ricostituisca. Come amministratori e cittadini siamo sconvolti e arrabbiati. Se dalla perizia dovesse emergere una relazione tra i danni provocati e l'effettuazione di interventi di manutenzione delle linee elettriche, ci chiediamo se - pur in presenza di una servitù di passaggio - esista totale libertà nel modo di esercitarla. E ci domandiamo anche se sia possibile operare in questo modo all'interno di un biotopo naturale tutelato da una legge regionale (la 42 del 2001, ndr) senza un preventivo contatto con il Corpo forestale e in presenza di un cantiere ben delimitato. Non siamo disponibili - prosegue Nesladek - a subire in questo modo. Abbiamo attuato tutte le misure atte a verificare eventuali responsabilità. Dovesse risultare un collegamento con attività svolte nell'ambito della manutenzione dei vicini tralicci, c'è da dire che da parte dell'azienda proprietaria non risulta pervenuta alcuna comunicazione preventiva, se non una generica informativa nella quale veniva comunicato che, nel corso del 2009-2010, sarebbero stati svolti lavori di ordinaria manutenzione delle linee elettriche sul territorio comunale».

È presto anche per parlare di sviluppi, «ma - conclude Nesladek - gli uffici comunali si stanno attivando per il riconoscimento dei nostri diritti a tutti i livelli. E tutto sarà svolto con la massima celerità». (g.t.)

domenica 31 maggio 2009

PARCOMETRI ATTIVATI IN ANTICIPO

Da Il Piccolo del 31 maggio 2009 - Pagina 23

DENUNCIA DEI CONSIGLIERI FORZISTI GRIZON E SANTORELLI
L’assessore Bussani: «Chi ha pagato non ha guardato i cartelli»
Sosta a pagamento sul lungomare

MUGGIA «Sul lungomare di Muggia i parcometri incassano già da qualche settimana anche se la sosta si dovrebbe pagare solo dal 1° giugno (domani, ndr)». La denuncia è di Claudio Grizon e Massimo Santorelli, consiglieri comunali di Forza Italia, che intervengono per segnalare quella che appare loro come una disfunzione del nuovo piano parcheggi attuato dal Comune. In una nota i due consiglieri azzurri sottolineano quella che definiscono «l'ennesima gaffe dell'amministrazione comunale». «Diversi cittadini - rilevano - ci hanno contattati segnalandoci che la sosta a pagamento, a causa della mancanza di avvisi visibili sui parcometri, sembra già in funzione da alcune settimane. Molte persone stanno già pagando i posti auto sul lungomare Venezia. Sembra che qualche avviso ci sia - aggiunge Santorelli - ma è stato posto in modo poco visibile sui chioschi».
Secca la replica dell'assessore comunale alla Viabilità, Edmondo Bussani. «Si tratta del solito intervento strumentale dell'opposizione – rimarca – per ottenere la visibilità che le manca. Sul lungomare Venezia sono presenti e perfettamente visibili le tabelle segnaletiche che indicano chiaramente che il parcheggio in quegli stalli è a pagamento a partire dal 1° giugno e fino al 30 settembre. Chi ha pagato, lo ha fatto perché non ha prestato attenzione ai cartelli. Del resto – prosegue – era stata data ampia informazione sul piano sia in assemblee pubbliche che a mezzo stampa. Inoltre per i residenti, anche dopo la data del 1° giugno, in quell'area la sosta è gratuita (basta esibire il cosiddetto bollino blu). Non è possibile porre un cartello in corrispondenza di ogni stallo. Valuteremo comunque la situazione, e se è il caso implementeremo la segnaletica».
Il piano, osserva sempre Bussani, sta procedendo con gradualità e già sta dando i primi frutti per la soluzione del problema parcheggi, una delle priorità dell’amministrazione. «Lo spazio per gli stalli – continua – purtroppo è quello che è, ma le somme si potranno tirare solo a fine anno. Però già si sta verificando il raggiungimento dei primi obiettivi, come la crescita degli accessi al multipiano del Caliterna. Dal 1° giugno (domani, ndr) partiremo con la fase morbida per dare tempo ai cittadini - e soprattutto ai non residenti - di abituarsi all'introduzione della sosta a pagamento nell'area a monte (in pratica il centro storico), segnalando con avvisi sui parabrezza la presenza in una zona a pagamento. Ciò prima di entrare, trascorsi 15 giorni, nel regime sanzionatorio. La distribuzione dei gratta e sosta – conclude – verrà completata nei tempi stabiliti presso le attività aderenti. Chi volesse aggiungersi a queste può contattare i nostri uffici. La formula adottata è quella dell'agio».
«La vicenda dei posteggi - replicano Grizon e Santorelli - è uno dei talloni d'Achille di questa giunta, assieme alle multe per le pulizie delle strade. Anziché aiutare i cittadini, l'amministrazione sfida la loro pazienza. Speriamo almeno che gli euro raccolti siano dati in beneficenza».
Gli importi incassati e non dovuti verranno comunque rimborsati. «Qualora i cittadini lo richiedano e presentino la documentazione che ne dimostra il pagamento, saranno rimborsati - assicura Bussani -. Altrimenti utilizzeremo quelle somme, ma si tratta davvero di pochi euro, per interventi legati all'attuazione del piano parcheggi. Tutto è migliorabile - conclude - e dopo un'attenta valutazione porteremo la proposta di eventuali aggiustamenti all'attenzione del consiglio comunale».
Gianfranco Terzoli