Da Il Piccolo del 28 marzo 2010 -Pagina 19 - Trieste
«Le promesse mancate della giunta Nesladek»
Grizon: commercio e turismo in difficoltà, piano parcheggi senza effetti, distributore in alto mare
L’OPPOSIZIONE
Il coordinatore del Pdl traccia un pesante bilancio di quattro anni di governo del centrosinistra: solo ordinaria amministrazione
di GIOVANNI LONGHI
MUGGIA - Commercio in garve difficoltà, rilancio della zona costiera che langue tra progetti discutibili e lungaggini burocratiche, ufficio urbanistica incapace di far fronte alle richieste dei cittadini, mancanza di un distributore di carburante e muggesani costretti a fare il pieno ad Aquilinia o in Slovenia, modesti interventi di ordinaria amministrazione, ma nessuna opera che possa lasciare il segno. È una Muggia boccheggiante quella che emerge dal bilancio di questi primi quattro anni della giunta Nesladek, tratteggiato dal coordinatore del Pdl della cittadina istroveneta, Claudio Grizon.
Insomma, questo senso unico in strada di Lazzaretto proprio non vi va giù…
Lo sviluppo della costa muggesana è stato una delle priorità delle giunte Dipiazza e Gasperini; noi vorremmo una progettazione armoniosa dalla valle delle Noghere fino al dimenticato porticciolo di Lazzaretto, in modo da renderla appetibile sia per la balneazione che per le attività turistiche. L’idea del senso unico non mi sembra utile, e in questo siamo sostenuti da moltissimi cittadini. Dobbiamo ispirarci piuttosto all’idea di Barcola, allargando la linea di costa per la balneazione e i servizi collegati, a partire dall’area ex Acquario. Per questo progetto la viabilità diventa un aspetto prioritario, e un senso unico ne comprometterebbe la realizzazione; senza considerare il traffico da e per la Slovenia.
Il rilancio turistico potrebbe fare da volano anche per il sistema del commercio che non sta vivendo una fase particolarmente esaltante…
Anche su questo fronte l'amministrazione ha lasciato trascorrere quattro anni senza alcuna proposta concreta per incentivare un settore che, si sapeva da tempo, sarebbe stato condizionato dal completamento della grande viabilità e dall'apertura del centro Montedoro Freetime. Non solo non hanno mosso un dito, ma hanno pensato bene di aumentare la tassa sui rifiuti e quella per l’occupazione del suolo pubblico. Si trattava semplicemente di legare il commercio del centro storico a quello della grande distribuzione. A suo tempo si parlava di un bus navetta, ma a un anno dall’inaugurazione del centro commerciale il sistema di collegamento con Monte d'Oro non è ancora stato adeguato.
E il piano parcheggi?
È costato 70 mila euro, ma siamo al punto di partenza: non c’è un solo posto macchina in più, non è garantita la rotazione dei posti indispensabile per il commercio, ad esempio con il disco orario, e non è ancora stato pianificato un utilizzo dei due posteggi dell’ex Alto Adriatico e di porto San Rocco. Risultato: centro storico congestionato come prima.
Che spiegazione dà alla lettera con cui due professionisti chiedono al sindaco un incontro per aggirare le difficoltà di interlocuzione con l'ufficio urbanistica?
Hanno ragione, ma ho l’impressione che sull’intera vicenda non ci sia stata molta trasparenza. Le difficoltà del settore urbanistico sono inconfutabili: sta iniziando a pesare il fatto che il responsabile è un geometra, ove a ricoprire questo incarico sarebbe più opportuno un architetto o un ingegnere. Per quanto riguarda poi il Piano regolatore, di cui nessuno parla più ma per il quale un anno fa il Consiglio comunale ha deliberato gli indirizzi, nulla ovviamente è stato fatto. Per farlo bisognerebbe indire una gara che porta via mediamente tre mesi, ma i soldi non ci sono e il sindaco si sta confezionando un’ulteriore brutta figura.
A Muggia da tempo non c'è più neanche un distributore di benzina
È un’altra perla della giunta. Prima hanno detto che non era compito loro studiare la collocazione dei distributori, poi devono averci ripensato e hanno fatto un bando pubblico per raccogliere le manifestazioni d’interesse per la realizzazione di un impianto nel piazzale ex Alto Adriatico. Già la giunta precedente aveva ricevuto cinque proposte di gestione, mentre per Nesladek nessuno sarebbe interessato. In realtà esistono nove manifestazioni di interesse, ma da mesi nulla si sa sul bando per l’assegnazione. Anche se il bando uscisse domani, la realizzazione del distributore si completerebbe con la prossima amministrazione.
L’opposizione si era data molto da fare perchè l’ex Dispensario rimanesse nelle proprietà del Comune. Perchè è passato a privati, che ne faranno un poliambulatorio?
Il sindaco non ha ascolatato né la nostra interrogazione né la nostra mozione, in cui chiedevamo che il Comune verificasse assieme alla Regione la possibilità di non mettere in vendita la struttura, donata alla comunità muggesana dalla Fondazione Petitti di Roreto. Neskladek ha invece lasciato che l’immobile venisse acquistato da privati, che lo stanno ristutturando secondo i vincoli del piano regolatore, fissati dalla giunte di centrodestra, e pensa di prendersi i meriti.
Insomma, una bocciatura su tutta la linea?
Nesladek e i suoi assessori sono stati maestri in promesse e annunci, ma di fatti ne abbiam visti pochi. Credo che Muggia sia pronta per una nuova svolta che dovrà necessariamente ripartire da zero: nei cassetti non ci saranno progetti, nelle casse non ci saranno soldi. Entro giugno stenderemo la prima bozza del nostro programma elettorale.
Insomma, questo senso unico in strada di Lazzaretto proprio non vi va giù…
Lo sviluppo della costa muggesana è stato una delle priorità delle giunte Dipiazza e Gasperini; noi vorremmo una progettazione armoniosa dalla valle delle Noghere fino al dimenticato porticciolo di Lazzaretto, in modo da renderla appetibile sia per la balneazione che per le attività turistiche. L’idea del senso unico non mi sembra utile, e in questo siamo sostenuti da moltissimi cittadini. Dobbiamo ispirarci piuttosto all’idea di Barcola, allargando la linea di costa per la balneazione e i servizi collegati, a partire dall’area ex Acquario. Per questo progetto la viabilità diventa un aspetto prioritario, e un senso unico ne comprometterebbe la realizzazione; senza considerare il traffico da e per la Slovenia.
Il rilancio turistico potrebbe fare da volano anche per il sistema del commercio che non sta vivendo una fase particolarmente esaltante…
Anche su questo fronte l'amministrazione ha lasciato trascorrere quattro anni senza alcuna proposta concreta per incentivare un settore che, si sapeva da tempo, sarebbe stato condizionato dal completamento della grande viabilità e dall'apertura del centro Montedoro Freetime. Non solo non hanno mosso un dito, ma hanno pensato bene di aumentare la tassa sui rifiuti e quella per l’occupazione del suolo pubblico. Si trattava semplicemente di legare il commercio del centro storico a quello della grande distribuzione. A suo tempo si parlava di un bus navetta, ma a un anno dall’inaugurazione del centro commerciale il sistema di collegamento con Monte d'Oro non è ancora stato adeguato.
E il piano parcheggi?
È costato 70 mila euro, ma siamo al punto di partenza: non c’è un solo posto macchina in più, non è garantita la rotazione dei posti indispensabile per il commercio, ad esempio con il disco orario, e non è ancora stato pianificato un utilizzo dei due posteggi dell’ex Alto Adriatico e di porto San Rocco. Risultato: centro storico congestionato come prima.
Che spiegazione dà alla lettera con cui due professionisti chiedono al sindaco un incontro per aggirare le difficoltà di interlocuzione con l'ufficio urbanistica?
Hanno ragione, ma ho l’impressione che sull’intera vicenda non ci sia stata molta trasparenza. Le difficoltà del settore urbanistico sono inconfutabili: sta iniziando a pesare il fatto che il responsabile è un geometra, ove a ricoprire questo incarico sarebbe più opportuno un architetto o un ingegnere. Per quanto riguarda poi il Piano regolatore, di cui nessuno parla più ma per il quale un anno fa il Consiglio comunale ha deliberato gli indirizzi, nulla ovviamente è stato fatto. Per farlo bisognerebbe indire una gara che porta via mediamente tre mesi, ma i soldi non ci sono e il sindaco si sta confezionando un’ulteriore brutta figura.
A Muggia da tempo non c'è più neanche un distributore di benzina
È un’altra perla della giunta. Prima hanno detto che non era compito loro studiare la collocazione dei distributori, poi devono averci ripensato e hanno fatto un bando pubblico per raccogliere le manifestazioni d’interesse per la realizzazione di un impianto nel piazzale ex Alto Adriatico. Già la giunta precedente aveva ricevuto cinque proposte di gestione, mentre per Nesladek nessuno sarebbe interessato. In realtà esistono nove manifestazioni di interesse, ma da mesi nulla si sa sul bando per l’assegnazione. Anche se il bando uscisse domani, la realizzazione del distributore si completerebbe con la prossima amministrazione.
L’opposizione si era data molto da fare perchè l’ex Dispensario rimanesse nelle proprietà del Comune. Perchè è passato a privati, che ne faranno un poliambulatorio?
Il sindaco non ha ascolatato né la nostra interrogazione né la nostra mozione, in cui chiedevamo che il Comune verificasse assieme alla Regione la possibilità di non mettere in vendita la struttura, donata alla comunità muggesana dalla Fondazione Petitti di Roreto. Neskladek ha invece lasciato che l’immobile venisse acquistato da privati, che lo stanno ristutturando secondo i vincoli del piano regolatore, fissati dalla giunte di centrodestra, e pensa di prendersi i meriti.
Insomma, una bocciatura su tutta la linea?
Nesladek e i suoi assessori sono stati maestri in promesse e annunci, ma di fatti ne abbiam visti pochi. Credo che Muggia sia pronta per una nuova svolta che dovrà necessariamente ripartire da zero: nei cassetti non ci saranno progetti, nelle casse non ci saranno soldi. Entro giugno stenderemo la prima bozza del nostro programma elettorale.
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