lunedì 30 agosto 2010

IL RECENTE CASO DELLE SANZIONI AL NUOVO HOTEL FA EMERGERE IL CAOS ALL’UFFICIO COMMERCIO


Ed i vigili urbani sbagliano e rendono nulla la contestazione per la mancata richiesta per l’apposizione inviata al gestore anziché al proprietario dell’immobile


Ritardi all’ufficio commercio, sanzioni sbagliate dei vigili e inesistenza dello Sportello unico per le imprese. Sono queste in sintesi i rilievi di cui Claudio Grizon, coordinatore e consigliere di Muggia del PDL chiederà conto al sindaco Nerio Nesladek con un’interrogazione urgente dopo il recente sopralluogo dei reparti amministrativi della Questura e dei vigili urbani in un hotel muggesano.
“Lascia non poco perplessi – sottolinea Grizon - la scarsa tempestività dell’ufficio commercio nella conclusione di una pratica che era in dirittura d'arrivo dopo l'ultimo sopralluogo della Commissione preposta”. “In fondo un corretto rapporto tra Istituzioni e cittadini dovrebbe essere fondato tendenzialmente a prevenire piuttosto che punire, specie se si tratta di un imprenditore che ha investito non poco per un'attività di cui anche la collettività trarrà vantaggio”.
Vien da chiedersi – prosegue poi il consigliere - se lo zelo dimostrato delle forze dell’ordine, e in particolare quello dei vigili urbani, sia stato orientato anche ai controlli per la prevenzione dell'abusivismo nel campo delle ricettività che probabilmente interessa anche il territorio muggesano”.
Il caos che ha coinvolto l’ufficio commercio – aggiunge Grizon - è probabilmente causato anche dal recente pensionamento del responsabile e trova conferma oltre che dai ritardi nel rilascio delle autorizzazioni dal fatto che ad un recente sopraluogo della Commissione l’ufficio si è dimenticato di invitare il rappresentante degli albergatori”.
A questo punto l’amministrazione deve rendere conto dell’operato degli uffici – evidenzia ancora l’esponente del PDL - e in particolare della violazione che i vigili urbani hanno contestato al nuovo albergo per la mancata richiesta di apposizione dell’insegna che nel contempo invece era stata oggetto di una dichiarazione d’inizio attività conseguentemente alla quale l’ufficio urbanistica aveva dato le sue prescrizioni”. “Nesladek dovrà spiegarci poi come mai i vigili urbani hanno sbagliato la contestazione della violazione, avendola spedita al gestore dell’hotel anziché al proprietario dell’immobile che ha presentato tutta la documentazione sulla nuova attività”.
“Emerge infine – conclude Grizon - che lo Sportello unico delle imprese, di qui il funzionario andato in pensione era responsabile con la funzione di “posizione organizzativa” (remunerata con circa 5-6 mila euro in più all’anno), esisteva solo sulla carta in quanto nel caso in questione fin dall’avvio delle pratiche avrebbe dovuto comunicare l’obbligo dettato dall’art. 23 del codice della strada di presentare anche la richiesta per apporre l’insegna dell’hotel”. “Chiederemo anche al sindaco Nesladek quanti esercizi commerciali, bar, ristoranti e imprese muggesane hanno presentato negli ultimi cinque anni la contestata richiesta di autorizzazione per l’apposizione delle insegne per verificare se le norme siano state applicate in modo univoco per tutte le attività economiche di Muggia”.

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