domenica 7 novembre 2010

GRIZON: ALLE MIE INTERROGAZIONI RISPOSTE DI COMODO

Da Il Piccolo del 7 novembre 2010 - Pagina 22 - Trieste

MUGGIA. DURA REPLICA AI COMMENTI DEL SINDACO SULL’ATTIVITÀ DEL CONSIGLIERE

Grizon: alle mie interrogazioni risposte di comodo
«In questi anni ho sollevato vari temi, mettendo in evidenza carenze e responsabilità»


MUGGIA «Nesladek ha un bel coraggio a dire che le mie interrogazioni lasciano il tempo che trovano. I cittadini dovrebbero vedere con quale superficialità è stata data risposta a molti dei quesiti che ho posto al sindaco e alla giunta in questi anni: sono giunti più volte a negare l’evidenza».
Non le manda a dire il consigliere Claudio Grizon (Fi-Pdl), replicando al commento del sindaco ha fatto con riguardo al ”bilancio” delle interrogazioni e mozioni prodotte negli ultimi cinque anni dai consiglieri, che vede lo stesso Grizon al primo posto.
«Quasi sempre – aggiunge l’esponente di Fi-Pdl – sono state risposte di comodo, al solo fine di salvare la faccia all’amministrazione. Non parliamo poi di molte mozioni che il consiglio ha votato, a volte anche all’unanimità, rimaste completamente disattese nonostante gli impegni che sindaco e giunta si erano presi».
Grizon prosegue rilevando che «ha ben poco da seccarsi Nesladek, se l’opposizione lo ha bersagliato di interrogazioni che, a mio modo di vedere, forse sono state anche poche rispetto al modo di governare di questa giunta. Le interrogazioni che ho presentato in questi anni – rimarca – sono state tese a sollevare vari temi, dalla manutenzione delle strade ai problemi rilevanti sulla legittimità di atti, mettendo in evidenza carenze e responsabilità».
Il consigliere di Fi-Pdl respinge poi l’accusa di infondatezza con riguardo al 50% delle sue mozioni, e in merito al rilievo del sindaco sul fatto che spesso non ascolta la risposta, Grizon osserva che «se mi sono assentato alla fine di qualche seduta è stato o per ragioni politiche, assieme agli altri colleghi dell’opposizione (spesso facendo mancare il numero legale che la maggioranza non riusciva a garantire), o per impegni istituzionali o personali. D’altra parte – conclude – se Nesladek convoca il consiglio di rado, con 10 o 15 punti all’ordine del giorno, è evidente che le sedute si dilungano per ore e ore».

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