giovedì 28 aprile 2011

NESLADEK HA ABBANDONATO LE PIAZZOLE AD UN VERO DISASTRO

Grizon (Pdl): Nesladek si diverte a coniare slogan che visto il degrado delle piazzole gli si ritorcono contro




“Un vero disastro! Sono senza parole”. E’ davvero sconsolato Claudio Grizon, capolista del PDL alle prossime elezioni comunali a Muggia e candidato in Provincia sul collegio Muggia 5  - , dopo il sopraluogo effettuato nei giorni scorsi lungo tutta la costa con un gruppo di cittadini infastiditi per lo slogan elettorale “riprendiamoci la costa” lanciato improvvidamente da Nerio Nesladek.

In effetti la situazione in cui versano le piazzole sul lungomare di Muggia, nella zona dopo il molo a T, lascia davvero sgomenti e allucinati. “Sono circa 6oo metri di costa da sempre dedicata alla balneazione per le famiglie – spiega il consigliere Grizon – che d’estate ospita anche fino a un migliaio di bagnanti che ora è ridotta a zona di guerra: le piazzole in cemento sono state letteralmente divorate dal mare”.

 “Mi chiedo come faranno i bagnanti a stendersi per prendere il sole su queste pietraie –prosegue Grizon – a cui Nesladek in questi anni non ha dedicato nessuna attenzione lasciando che il mare distrugga tutto”. A conferma dei rischi a cui si possono incorrere lungo quella spiaggia campeggia un cartello con un segnale di pericolo su cui c’è scritto “Attenzione Pavimentazione Sconnessa” sulla base di un’ordinanza emessa dal Circondario Marittimo del Porto di Trieste della quale il Comune certamente è informato”.
“Ebbene, nonostante questo scempio di abbandono ed incuria della costa - sottolinea ancora Grizon - Nesladek si diverte a coniare slogan che vista la situazione di degrado e abbandono gli si ritorcono contro: se avesse voluto davvero restituire la costa ai cittadini con pochi soldi, con le opportune autorizzazioni, nel corso di questi cinque anni avrebbe potuto sistemare quella zona assicurando la completa fruibilità della zona”.
“Giudichino i cittadini – conclude Grizon – se si poteva fare meglio e di più. Anche noi vorremmo che l’area ex Acquario sia riaperta alla gente ma ad oggi, secondo l’ARPA, è ancora parzialmente inquinata e da bonificare. Quindi Nesladek, anziché ostinarsi a far finta che l’area è fruibile ed aperta, assumendosi responsabilità gravissime, avrebbe potuto dimostrare che lui alla costa ci tiene veramente sistemando quelle piazzole martoriate dal mare  alle quali, a questo punto, dovremo pensare noi”.

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