LA NOTA
Nonostante che la notizia dell'assemblea al Piccolo si arrivata con il mio comunicato di sabato pomeriggio nell'articolo uscito oggi, pur essendo stato presente all'assemblea (come si vede dalla foto fatta dall'amico Gretti) non sono citato tra i presenti e neppure è stata riportata qualche mia dichiarazione. Questo è il risultato di un giornale che fa politica in un sistema di monopolio.
Da Il Piccolo del 2 novembre 2011 - Pagina 31 - Cronaca Trieste
La gente di Zaule dice no al traliccio per cellulari
Infuocata assemblea per respingere la richiesta avanzata da un gestore La struttura sorgerebbe fra asilo e scuola. Il giallo della proprietà del sito
MUGGIA Torna l’incubo antenne a Muggia. Un traliccio per i telefoni cellulari alto ben 34 metri gestito dalla multinazionale Ericsson per conto della H3g dovrebbe infatti sorgere fra le case della popolosa frazione di Zaule, nel piazzale adiacente il campo di gioco della locale squadra dello Zaule Rabuiese. Un manufatto che ovviamente dovrebbe essere collocato per ragioni tecniche in una posizione strategica ma quantomai controindicata, e cioè ad apppena una ventina di metri daagli edifici dell’asilo materno e a circa trenta da quello della vicinissima scuola elementare. In una folta assemblea organizzata dal Comune la riposta dei presenti è stata chiara e netta: «L’antenna? Non la vogliamo» L’assemblea è stata subito piuttosto carica di tensione. benchè sia stato proprio il Comune a organizzare l’incontro, l’avviso da parte dell’amministrazione Nesladek è infatti giunto in neanche dieci case. Un gesto che ha scatenato l’ira di tante famiglie. Pronta la replica da parte dell’assessore all’Ambiente di Muggia, Fabio Longo, che spiega: «Abbiamo coinvolto solo i soggetti limitrofi al luogo dove potrebbe sorgere l’antenna fermo restando che questa non crea alcun problema di inquinamento elettromagnetico». Decisamente perplesso l’ambientalista Giorgio Jercog, responsabile del Comitato dei cittadini di Zaule: «Informare solo cinque famiglie è stato un atto scorretto fermo restando che pensare di installare un’antenna di 34 metri in una zona densamente abitata e per giunta vicino a strutture pubbliche come scuole, asili e campi sportivi è una cosa assolutamente inconcepibile». Visto l’unanime “no” emerso dalla riunione l’assessore Longo ha spiegato le prossime mosse che il Comune intende compiere: «Prendiamo atto - ha dichiarato - della volontà popolare e ci faremo portavoce di questo dissenso con la società che ci ha contattato per questa proposta». Ma c’è un nodo fondamentale che verrà sciolto solamente oggi. L’area sulla quale dovrebbe nascere l’antenna, forse, non è di proprietà comunale. «Dobbiamo fare le opportune verifiche – ammette Longo – confidando in effetti non sia come si vocifera di proprietà della Teseco. Se risultasse essere comunale non ci sarebbero problemi di sorta. Nel caso in cui però l’area fosse di un soggetto privata allora il Comune non potrebbe fare nulla». Insomma, la questione rimane assolutamente ancora aperta nonostante il dissenso dei cittadini di Zaule. Alla riunione ha preso parte anche il consigliere comunale del Pdl, Christian Gretti: «La volontà espressa nel corso dell’assemblea dalla popolazione è stata alquanto netta e mi pare che l’assessore Longo ne abbiamo preso atto. Ora staremo a vedere come si comporterà l’amministrazione Nesladek di fronte a dei cittadini arrabbiati per non essere stati avvisati i quali rischiano di trovarsi un traliccio in una zona fortemente abitata, e con tanti bambini fermi per tante ore prioprio sotto ilò traliccio». Gretti e Jercog hanno infine evidenziato come Muggia sia ancora attualmente sprovvista di un piano comunale per le antenne. Sull’argomento Longo ha promesso massimo impegno: «L’iter è partito ed in procinto di essere perfezionato». Oggi dunque il Comune farà le opportune verifiche sulla proprietà dell’area suggerita dalla Ericsson. E tra i cittadini di Zaule c’è già il fermento per preparare una petizione e combattere con ogni strumento necessario la creazione di un’antenna che nessuno vuole.
Riccardo Tosques
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