Approvata all’unanimità una mozione del capo gruppo del Pdl Claudio Grizon
Trieste - Grazie alla mozione urgente presentata da Claudio Grizon, capo gruppo del PDL in Provincia, con le firme di tutti i consiglieri di opposizione, anche il consiglio provinciale di Trieste ha espresso “totale solidarietà ai due marò italiani” del Reggimento San Marco della Marina Militare Italiana, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone “privati dalla libertà, prendendo atto del perdurare della reclusione disposta dalle autorità giudiziarie indiane, in violazione al diritto internazionale”.
“Nonostante il voto unanime del consiglio – rileva il capo gruppo del Pdl Grizon - va segnalato che la discussione è stata caratterizzata da due “perle” di assurdità pretestuose: la prima è frutto della consigliere dell’IdV Majda Canziani che ha ribadito a più riprese che la mozione non era urgente e poi dall’esigenza della consigliera Sabrina Morena del Sel di far togliere dalla mozione il riferimento che i fatti siano accaduti per certo in acque internazionali”.
“Certi temi evidentemente – sottolinea Grizon – per la sinistra continuano ad essere ancora un tabù, un vero e proprio nervo scoperto. Anche in consiglio comunale la mozione è stata presentata dal Pdl, fosse stato per il centro sinistra non se ne sarebbe occupato. A volte la gente ha bisogno di vedere dalle istituzioni anche gesti simbolici che rappresentino la sensibilità della comunità: questa era senz’altro una di queste occasioni in cui il centro sinistra non ha saputo essere protagonista”.
Il testo della mozione richiama inoltre il caso del triestino Eugenio Bon che era rimasto coinvolto in un rapimento assieme altri italiani, una vera infinita odissea sulla nave Savina Caylyn attaccata dai pirati nel gennaio 2011 mentre era in navigazione nell’Oceano Indiano che aveva tenuto col fiato sospeso la città.
Il consiglio ha inoltre invitato la presidente Bassa Poropat a far pervenire l’espressione di solidarietà del Consiglio Provinciale di Trieste a Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, ai loro famigliari e alle Forze Armate Italiane e a sollecitare il Governo italiano a promuovere ogni iniziativa utile a favorire un immediato ritorno in Italia dei due militari del Reggimento San Marco.
Come noto i due militari, imbarcati sulla petroliera Enrica Leixe e presuntivamente coinvolti nella morte di due pescatori nel Mar Arabico, al largo della costa del Kerala si trovavano sulla petroliera in base alla norma inserita nel decreto legge sul rifinanziamento delle missioni militari all’estero, in seguito all’adesione dell’Italia alla risoluzione contro gli atti di pirateria, approvata all’unanimità dal Consiglio di Sicurezza dell’ONU nell’ottobre 2011, e che, quindi, il loro operato è da considerarsi un’azione legittima di difesa da detti atti dì pirateria già causa di rapiti, rapinati e morti.
Nessun commento:
Posta un commento