venerdì 25 maggio 2012

MUGGIA, IL PDL VA ALL'ATTACCO: "NESLADEK SENZA LEADERSHIP"

Da Il Piccolo del 25 maggio 2012 - Pagina 35 - Cronaca Trieste

Muggia, il Pdl va all’attacco: «Nesladek senza leadership» 

Dopo i “distinguo” della Federazione della Sinistra e della Tarlao (Mejo Muja)l’opposizione accusa: «Maggioranza variopinta, impossibile accontentare tutti» 

di Riccardo Tosques

MUGGIA - È un maggio di grande passione politica quello che si sta vivendo a Muggia. L'amministrazione Nesladek punzecchiata da due forze alleate come Federazione della Sinistra e Mejo Muja, la Lega Nord che torna prepotentemente a fare opposizione a tutto campo scaricando primo cittadino e centrosinistra e infine il Pdl, che in attesa del congresso comunale (peraltro non ancora cconvocato), osserva da spettatore interessato le ultime vicende in casa della maggioranza. 
Il Pdl «Ad un solo anno dalle ultime consultazioni l'attuale maggioranza si è infilata in una situazione poco invidiabile, di litigiosità a livelli mai toccati neanche dopo le “uscite” di Mariucci e Veronese nel precedente quinquennio». Claudio Grizon e Christian Gretti, rispettivamente coordinatore e vice del Pdl muggesano, analizzano così il momento di crisi all'interno del centrosinistra aperto dal capogruppo consigliare della Federazione della Sinistra Maurizio Coslovich e alimentato in parte dall'insofferenza del capogruppo consigliare di Mejo Muja, Roberta Tarlao. 
Secondo Grizon e Gretti «il rievocare la figura dell'ex vicesindaco Franco Crevatin, che da molti veniva considerato il vero sindaco, fa emergere chiara la mancanza di leadership del sindaco Nesladek che con una maggioranza così variopinta non riesce, come prevedibile, ad accontentare tutti»
Da qui la stoccata finale: «Dopo solo un anno, il progetto politico di questo centrosinistra, se non è fallito poco ci manca. Pisus né è una prova evidente vista la contrarietà di un'ala di questa maggioranza e di gran parte dei cittadini e i commercianti»
Sel «Altro che calare le braghe: l’ordine del giorno sull'articolo18 dello Statuto dei lavoratori presentato da Sel (il movimento Sinistra, ecologia e libertà che si rifà a Niki Vendola, n. d. r.)) è stato votato dalla maggioranza dei consiglieri senza stravolgerne il contenuto e mantenendo intatto lo scopo per il quale è stato proposto». 
Luca Gandini, coordinatore del circolo muggesano di Sinistra ecologia e libertà, rimanda così al mittente le accuse del capogruppo della Federazione della Sinistra Maurizio Coslovich per aver fatto passare l'ordine del giorno sull'articolo 18 con un testo completamente snaturato da quello presentato in origine dal capogruppo consigliare di Sel Geremia Liguori. 
«Dopo le prime dichiarazioni dei capigruppo è risultato chiaro che l’ordine del giorno non avrebbe avuto la maggioranza necessaria (contrario si era dichiarato il capogruppo del Pd, Riccardo Bensi, ndr) per l’approvazione. A quel punto è stata richiesta una sospensione dei lavori per verificare all’interno della maggioranza la possibilità di apportare delle modifiche per ottenere l'unanimità», spiega Gandini.
«Il consigliere Coslovich non ha ritenuto di partecipare alla riunione per cui non è stato possibile conoscere le sue considerazioni sulle modifiche e di poter quindi tener conto della sua contrarietà espressa in seguito nella fase di voto”, conclude Gandini. 
Pd e Lega «Stando al governo hanno mandato l'Italia “a remengo” negli ultimi tre anni, hanno problemi da risolvere con la magistratura per lauree e paghette e hanno contribuito a sostenere il governo Berlusconi che ci ha resi ridicoli in Europa e non solo: ma non sarebbe meglio rimanere in silenzio e farsi un'esame di coscienza?» Fulvio Tomini, segretario politico del Pd, risponde così alle parole del segretario provinciale della Lega Nord Pierpaolo Roberti che aveva criticato sia il sindaco Nesladek reo di intromettersi nelle questioni del Carroccio sia l'amministrazione muggesana rea di difendere l'Imu.

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