Muggia, il Pdl va all’attacco: «Nesladek senza leadership»
Dopo i “distinguo” della Federazione della Sinistra e della Tarlao (Mejo Muja)l’opposizione accusa: «Maggioranza variopinta, impossibile accontentare tutti»
di Riccardo Tosques
MUGGIA - È un maggio di grande passione
politica quello che si sta vivendo a Muggia. L'amministrazione Nesladek
punzecchiata da due forze alleate come Federazione della Sinistra e Mejo Muja,
la Lega Nord che torna prepotentemente a fare opposizione a tutto campo
scaricando primo cittadino e centrosinistra e infine il Pdl, che in attesa del
congresso comunale (peraltro non ancora cconvocato), osserva da spettatore
interessato le ultime vicende in casa della maggioranza.
Il Pdl «Ad un solo
anno dalle ultime consultazioni l'attuale maggioranza si è infilata in una
situazione poco invidiabile, di litigiosità a livelli mai toccati neanche dopo
le “uscite” di Mariucci e Veronese nel precedente quinquennio». Claudio Grizon
e Christian Gretti, rispettivamente coordinatore e vice del Pdl muggesano,
analizzano così il momento di crisi all'interno del centrosinistra aperto dal
capogruppo consigliare della Federazione della Sinistra Maurizio Coslovich e
alimentato in parte dall'insofferenza del capogruppo consigliare di Mejo Muja,
Roberta Tarlao.
Secondo Grizon e Gretti «il rievocare la figura dell'ex
vicesindaco Franco Crevatin, che da molti veniva considerato il vero sindaco,
fa emergere chiara la mancanza di leadership del sindaco Nesladek che con una
maggioranza così variopinta non riesce, come prevedibile, ad accontentare tutti».
Da qui la stoccata finale: «Dopo solo un anno, il progetto politico di
questo centrosinistra, se non è fallito poco ci manca. Pisus né è una prova
evidente vista la contrarietà di un'ala di questa maggioranza e di gran parte
dei cittadini e i commercianti».
Sel «Altro che calare le braghe: l’ordine del
giorno sull'articolo18 dello Statuto dei lavoratori presentato da Sel (il
movimento Sinistra, ecologia e libertà che si rifà a Niki Vendola, n. d. r.)) è
stato votato dalla maggioranza dei consiglieri senza stravolgerne il contenuto
e mantenendo intatto lo scopo per il quale è stato proposto».
Luca Gandini,
coordinatore del circolo muggesano di Sinistra ecologia e libertà, rimanda così
al mittente le accuse del capogruppo della Federazione della Sinistra Maurizio
Coslovich per aver fatto passare l'ordine del giorno sull'articolo 18 con un
testo completamente snaturato da quello presentato in origine dal capogruppo
consigliare di Sel Geremia Liguori.
«Dopo le prime dichiarazioni dei capigruppo
è risultato chiaro che l’ordine del giorno non avrebbe avuto la maggioranza
necessaria (contrario si era dichiarato il capogruppo del Pd, Riccardo Bensi,
ndr) per l’approvazione. A quel punto è stata richiesta una sospensione dei
lavori per verificare all’interno della maggioranza la possibilità di apportare
delle modifiche per ottenere l'unanimità», spiega Gandini.
«Il consigliere
Coslovich non ha ritenuto di partecipare alla riunione per cui non è stato
possibile conoscere le sue considerazioni sulle modifiche e di poter quindi
tener conto della sua contrarietà espressa in seguito nella fase di voto”,
conclude Gandini.
Pd e Lega «Stando al governo hanno mandato l'Italia “a
remengo” negli ultimi tre anni, hanno problemi da risolvere con la magistratura
per lauree e paghette e hanno contribuito a sostenere il governo Berlusconi che
ci ha resi ridicoli in Europa e non solo: ma non sarebbe meglio rimanere in
silenzio e farsi un'esame di coscienza?» Fulvio Tomini, segretario politico del
Pd, risponde così alle parole del segretario provinciale della Lega Nord
Pierpaolo Roberti che aveva criticato sia il sindaco Nesladek reo di
intromettersi nelle questioni del Carroccio sia l'amministrazione muggesana rea
di difendere l'Imu.
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