giovedì 17 maggio 2012

MUGGIA, RACCOLTE MILLE FIRME CONTRO PISUS

Da Il Piccolo del 17 maggio 2012 - Pagina 37 - Cronaca Trieste 

La gente teme lo spostamento dei capolinea dei bus. 
L’assessore Decolle: «Prima vediamo il documento, poi decidiamo» 

MUGGIA - Quasi mille firme per dire no ai cambiamenti dell'area dei piazzali Foschiatti e Curiel previsti da Pisus. La raccolta di sottoscrizioni avviata dai commercianti della zona in cui giace la stazione delle autocorriere di Muggia ha dato un esito forse imprevedibile alla vigilia. 
Ma dall'amministrazione Nesladek, almeno per ora, la reazione è stata decisamente controllata: «Appena avremo le firme valuteremo il da farsi». Non toccare la stazione delle autocorriere lasciando invariata la principale storica destinazione d'uso. Ma anche rivedere completamente il nuovo parcheggio presente nel piano Pisus e riconsiderare la pedonalizzazione dell'area dei piazzali Foschiatti e Curiel. 
Queste le tre proposte cardine degli oltre 900 muggesani che hanno sottoscritto la petizione lanciata dai commercianti. Il documento, che potrà essere firmato sino a domani sera e che verrà consegnato all'Ufficio protocollo del Municipio, è un segnale inequivocabile. «Vista la noncuranza con cui il Comune procede nel suo obbiettivo di modificazione radicale delle strutture già esistenti, nello specifico la dismissione della stazione autocorriere dalla sua principale funzione di capolinea dei bus, considerato che la stazione è di massima importanza poiché posta in zona centrale rispetto al centro abitato e di facile fruizione in ogni stagione soprattutto per le persone anziane e i bambini», abitanti e imprenditori si appellano ora ad un dialogo reale per valutare il futuro di una delle zone più nevralgiche di Muggia.
«Direi che la gente si è espressa in maniera chiara sul futuro dell'autostazione dei bus», spiega Cristina Pranzo, una delle ideatrici della petizione. «La raccolta firme è stata effettuata in poco più di 3 settimane, senza nemmeno troppa pubblicizzazione – spiega Pranzo - basandosi esclusivamente sul desiderio di chi da sempre usufruisce della stazione di non cambiare radicalmente un'area che gode di vitalità proprio grazie allo stazionamento degli autobus». 
Critiche anche sulla pedonalizzazione dell'area prevista dall'amministrazione comunale, fattore che comporterebbe “una riduzione di più di un terzo dei parcheggi tra via de Luca, via Signolo, piazzale Curiel, via Matteotti e piazzale Foschiatti” e forti dubbi anche sulla creazione di un'emeroteca nella zona proprio vicino all'edicola. «Queste firme sono un'inequivocabile segnale – conclude la Pranzo - ora il comune dovrà assumersi le proprie responsabilità». «Prendo atto della volontà dei cittadini, ma per ora siamo nell'esercizio della retorica». 
Stefano Decolle, assessore alla Promozione della città, tra i maggiori sostenitori di Pisus, accoglie così la notizia delle oltre 900 firme. «Appena avremo le firme e vedrò il testo sottoscritto valuteremo il da farsi fermo restando che per ora il progetto Pisus non ha ancora avuto un responso da parte della Regione», prosegue Decolle, il quale ha anche ammesso che si aspettava una cifra compresa tra i 700 e le mille sottoscrizioni. Comunque all'interno della maggioranza di centrosinistra, o quanto meno nel Pd, il Pisus per Muggia rimane – come spiegato dal consigliere comunale Marco Finocchiaro - “una grande idea di sviluppo e pianificazione della città in chiave della sostenibilità ambientale e della mobilità delle categorie deboli, con un occhio di riguardo al rilancio economico della città”. 
Le oltre 900 firme hanno invece stupito il consigliere comunale del Pdl, Christian Gretti: «A Muggia questi sono numeri importanti di cui non si può certo non tenere conto. È evidente che qualcosa non ha funzionato nella comunicazione tra Comune e commercianti e cittadinanza». Evidenziando come il Pdl “non abbia voluto appositamente strumentalizzare questa raccolta firme attendendone il riscontro”, ora Gretti è curioso di “attendere le mosse dell'amministrazione comunale per capire cosa accadrà in questi 100 giorni che rimangono prima del responso da parte della Regione”. Un'attesa nella quale “bisogna capire - conclude Gretti - dov'è finita la gente a favore di questo tipo di Pisus”.

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