La gente teme lo spostamento dei capolinea dei bus.
L’assessore Decolle: «Prima vediamo il documento, poi decidiamo»
MUGGIA - Quasi mille
firme per dire no ai cambiamenti dell'area dei piazzali Foschiatti e Curiel
previsti da Pisus. La raccolta di sottoscrizioni avviata dai commercianti
della zona in cui giace la stazione delle autocorriere di Muggia ha dato un
esito forse imprevedibile alla vigilia.
Ma dall'amministrazione Nesladek,
almeno per ora, la reazione è stata decisamente controllata: «Appena avremo
le firme valuteremo il da farsi». Non toccare la stazione delle autocorriere
lasciando invariata la principale storica destinazione d'uso. Ma anche
rivedere completamente il nuovo parcheggio presente nel piano Pisus e
riconsiderare la pedonalizzazione dell'area dei piazzali Foschiatti e Curiel.
Queste le tre proposte cardine degli oltre 900 muggesani che hanno sottoscritto
la petizione lanciata dai commercianti. Il documento, che potrà essere
firmato sino a domani sera e che verrà consegnato all'Ufficio protocollo del
Municipio, è un segnale inequivocabile. «Vista la noncuranza con cui il
Comune procede nel suo obbiettivo di modificazione radicale delle strutture
già esistenti, nello specifico la dismissione della stazione autocorriere
dalla sua principale funzione di capolinea dei bus, considerato che la
stazione è di massima importanza poiché posta in zona centrale rispetto al
centro abitato e di facile fruizione in ogni stagione soprattutto per le
persone anziane e i bambini», abitanti e imprenditori si appellano ora ad un
dialogo reale per valutare il futuro di una delle zone più nevralgiche di
Muggia.
«Direi che la gente si è espressa in maniera chiara sul futuro
dell'autostazione dei bus», spiega Cristina Pranzo, una delle ideatrici della
petizione. «La raccolta firme è stata effettuata in poco più di 3 settimane,
senza nemmeno troppa pubblicizzazione – spiega Pranzo - basandosi
esclusivamente sul desiderio di chi da sempre usufruisce della stazione di
non cambiare radicalmente un'area che gode di vitalità proprio grazie allo
stazionamento degli autobus».
Critiche anche sulla pedonalizzazione dell'area
prevista dall'amministrazione comunale, fattore che comporterebbe “una
riduzione di più di un terzo dei parcheggi tra via de Luca, via Signolo,
piazzale Curiel, via Matteotti e piazzale Foschiatti” e forti dubbi anche
sulla creazione di un'emeroteca nella zona proprio vicino all'edicola.
«Queste firme sono un'inequivocabile segnale – conclude la Pranzo - ora il
comune dovrà assumersi le proprie responsabilità». «Prendo atto della volontà
dei cittadini, ma per ora siamo nell'esercizio della retorica».
Stefano
Decolle, assessore alla Promozione della città, tra i maggiori sostenitori di
Pisus, accoglie così la notizia delle oltre 900 firme. «Appena avremo le
firme e vedrò il testo sottoscritto valuteremo il da farsi fermo restando che
per ora il progetto Pisus non ha ancora avuto un responso da parte della
Regione», prosegue Decolle, il quale ha anche ammesso che si aspettava una
cifra compresa tra i 700 e le mille sottoscrizioni. Comunque all'interno
della maggioranza di centrosinistra, o quanto meno nel Pd, il Pisus per
Muggia rimane – come spiegato dal consigliere comunale Marco Finocchiaro -
“una grande idea di sviluppo e pianificazione della città in chiave della
sostenibilità ambientale e della mobilità delle categorie deboli, con un
occhio di riguardo al rilancio economico della città”.
Le oltre 900 firme
hanno invece stupito il consigliere comunale del Pdl, Christian Gretti: «A
Muggia questi sono numeri importanti di cui non si può certo non tenere
conto. È evidente che qualcosa non ha funzionato nella comunicazione tra
Comune e commercianti e cittadinanza». Evidenziando come il Pdl “non abbia
voluto appositamente strumentalizzare questa raccolta firme attendendone il
riscontro”, ora Gretti è curioso di “attendere le mosse dell'amministrazione
comunale per capire cosa accadrà in questi 100 giorni che rimangono prima del
responso da parte della Regione”. Un'attesa nella quale “bisogna capire -
conclude Gretti - dov'è finita la gente a favore di questo tipo di Pisus”.
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