lunedì 17 settembre 2012

GOTTARDO (PDL): LA SERRACCHIANI SPUTA NEL PIATTO IN CUI MANGIA


Pubblico l'interessante articolo diffuso oggi dall' on. Isidoro Gottardo, coordinatore regionale del PDL del FVG, suggerendone la lettura integrale. 


Nel corso della trasmissione Porta a Porta di mercoledì scorso (12 settembre), in cui si commentava la sentenza della Corte Costituzionale tedesca e dei fattori che impediscono la crescita, il direttore del circolo della stampa estera a Roma, il tedesco Tobias Piller nel ribattere alle argomentazioni degli altri ospiti, ha citato quanto gli ha riferito Debora Serracchiani, ovvero il fenomeno, a suo dire, delle imprese friulane che scappano in Austria “perché oppresse dalla burocrazia friulana”. 

Il direttore, da parte sua, ha avuto l’intelligenza di aggiungere che se questa è la fotografia del Friuli figuriamoci allora a Roma e Napoli quale sia la situazione, riconoscendo implicitamente una storica differenziazione in positivo per il Friuli Venezia Giulia. Il fatto lo trovo di una gravità inaudita a conferma che la laziale Serracchiani, pur di danneggiare l’immagine di Tondo, è pronta a sputare sulla storia e sulla realtà della Regione che lei si è candidata a governare; inoltre la raffigurazione che fa, dimostrando di non conoscere i problemi del FVG, è del tutto carente e distorta. Il FVG che, insieme al nord est, è terra trainante dell’economia nazionale vive sulla propria pelle i problemi dei confini storici prima chiusi e poi, con l’Europa, resi luogo di competizione soprattutto per effetto del differenziale fiscale, molto più vantaggioso in Austria e in Slovenia. 

 La promozione carinziana verso le nostre imprese volta ad un loro trasferimento oltre confine è martellante, e gli elementi a sostegno del vantaggio prospettato sono i seguenti: 1) Abbiamo una fiscalità sulle imprese molto più vantaggiosa, consentiamo detrazioni fiscali che l’Italia non ha; 2) La nostra sinistra non è come la vostra, da noi c’è meno conflittualità e le imprese sono considerate una grande risorsa; 3) Da noi c’è meno burocrazia e comunque esiste un sistema che mette su un piano di parità, nell’eventuale contenzioso fisco e contribuente; 4) il costo del lavoro è più basso perché incide meno la fiscalità; 5) Il costo dell’energia è più basso. A questi elementi l’ing Benedetti della Danieli ha giustamente aggiunto un fattore strutturale di svantaggio per il FVG che è il tasso di denatalità e quindi meno forza giovane a disposizione delle aziende e per la crescita. 

La Slovenia non fa azioni di promozione, ma di fatto la esercita in modo pesante con una fiscalità oggi sulle imprese bassissima che è al 15% e con un costo dei carburanti molto basso, fermo restando, però, che oggi è un Paese in grosse difficoltà dal punto di vista del disavanzo di bilancio. Ciò ha comportato la delocalizzazione, ad esempio dell’autotrasporto che nel FVG è sceso da 50mila a 10mila addetti e in Slovenia è salito a 55mila addetti, creando una concorrenza impari sul mercato interno nostro, rispetto agli autotrasportatori italiani. 

Questo quadro è più complesso e articolato di come la Serracchiani mostra di conoscere, dimostra quanto sia fondata e giusta la battaglia, di Illy e di Tondo, nei confronti del Governo nazionale affinchè riconosca al FVG gli strumenti di autonomia che sono indispensabili per realizzare politiche atte a contrastare questa concorrenza impari. Azione analoga portata avanti di pari passo con Durnwalder, presidente della Provincia di Bolzano che pur avendo maggiori risorse di noi, non le può mettere a frutto nel modo più necessario per mancanza di strumenti. 

Questa è la ragione per cui nella legge sul Federalismo Fiscale abbiamo voluto la norma sulla fiscalità di concorrenza ai confini e la ragione per cui nel famoso patto Tondo-Tremonti, sulla legge di stabilità, si è ottenuto quella modifica statutaria che consentirà, attraverso le norme di attuazione in corso, al FVG di avere una Autonomia fiscale sia di entità che di modalità, ovvero la possibilità di passare dalla politica dei contributi alla politica della detrazione fiscale per gli aventi diritto, così da bypassare completamente tutti i fattori di burocrazia che hanno un costo per le aziende e le famiglie, e ritardano gravemente l’efficacia dei provvedimenti regionali. 

Tondo non ha mai nascosto che il suo primo obiettivo è abbattere una burocrazia, certamente regionale che esiste, ma soprattutto nazionale che incide da noi come in ogni altra parte d’Italia. Tondo non ha mai nascosto che il suo primo obiettivo è abbattere una burocrazia, certamente regionale che esiste, ma soprattutto nazionale che incide da noi come in ogni altra parte d’Italia. Mentre la Serracchiani è tutta protesa ad accusare la Regione e a giustificare il centralismo del Governo Monti, a noi fa incazzare che a Roma non capiscano che le code per la benzina verso la Slovenia fanno perdere entrate e creano un grave danno all’economia locale e al Paese. La Serracchiani su questo dovrebbe spendere parole a Bruxelles e nelle sue apparizioni televisive, che è il mestiere che meglio sa fare. 

Da tutto questo traiamo delle conclusioni: In primo luogo è tragico avere una rappresentante al Parlamento Europeo e candidata alla Regione che dimostri, così gravemente, di non conoscere, nella giusta profondità, i problemi socio economici di questa regione; quindi è deprimente il suo atteggiamento di cercare di rappresentare negativamente il FVG fuori dei suoi confini, nella speranza di apparire come colei che lo può far resuscitare. 

Tutta questa “innovazione positiva” la dovrebbe portare in compagnia di Rifondazione Comunista, del Sel e di una parte del suo stesso partito che ha già impedito a Illy, che poteva certamente fare cose positive, di agire pienamente nella direzione che avrebbe voluto. 

Al riguardo non possiamo dimenticare come fu proprio la sinistra, con il Governo Prodi, ad impedire a Illy di avere il commissariamento per realizzare la Terza Corsia che insistentemente chiedeva, di avere la legge nazionale per realizzare l’Euroregione e di avere il riconoscimento dei decimi delle pensioni, e per questo Illy dovette arrivare ad una sentenza della Corte Costituzionale. Cose queste che Tondo ha ottenuto grazie ad una diversa sensibilità dimostrata dal Governo Berlusconi verso i problemi concreti di questa comunità regionale. 

La Serracchiani dice di avere avuto grandi soddisfazioni; lei che viene da fuori e che ha potuto apprezzare l’apertura mentale della nostra comunità, dimostri allora anche riconoscenza rispettando davvero nel merito il lavoro e le esigenze di una comunità regionale che dal dopoguerra ad oggi ha saputo sempre dare dimostrazione di essere virtuosa. Noi comprendiamo il suo disagio a non sentirsi parte fino in fondo di questa comunità regionale, è un disagio che noi, che ci sentiamo parte integrante di questa comunità, non abbiamo e se a volte ci critichiamo, dentro i confini, è perché vogliamo fare di più; fuori ci preoccupiamo di parlarne nel modo dovuto. Impari a farlo anche lei. 

On. Isidoro Gottardo 
Coordinatore Regionale del PDL

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