Da Il Piccolo di martedì 5 marzo 2013 - Pagina 28 - Cronaca Trieste
Percorso pericoloso: la ciclabile Parenzana dev’essere nascosta
Cappucci alla segnaletica dopo le proteste dei residenti
Il Comune: aggiungeremo
cartelli, il tracciato non cambia
di Riccardo Tosques
MUGGIA - Segnali stradali incappucciati con dei
sacchi neri per evitare pericolosi incroci tra biciclette e auto. È la sorte
che sta toccando al tratto di pista ciclabile “Parenzana” in località Farnei.
L'imbustamento dei cartelli è avvenuta come temporanea soluzione in seguito
alla segnalazione di alcuni proprietari di terreni agricoli che hanno
evidenziato al Comune che quel tratto di ciclabile deve essere utilizzata
obbligatoriamente come strada di servizio per l'accesso ai fondi privati.
Strada che dunque può essere attraversata anche da automobili.
Da qui
l'evidente possibile pericolosità della situazione: soprattutto con l'arrivo
della bella stagione il via vai di biciclette famigliari con bambini
aumenterà, fattore che implica l'immediato avviso della commistione dell'area
tra bici e autoveicoli.
Sulla vicenda alcuni proprietari fondiari si sono
rivolti al consigliere comunale del Pdl Claudio Grizon che ha analizzato la
questione. «Siamo davanti all’ennesimo esempio dell’incapacità di questa
amministrazione di risolvere i piccoli problemi che essa stessa causa ai
cittadini ed in questo caso ai ciclisti. I proprietari dei fondi si sono
rivolti agli uffici comunali con il risultato che i segnali sono stati
incappucciati con dei sacchi neri, come se avessero messo la testa sotto la
sabbia per non vedere il problema», racconta l'esponente dell'opposizione.
«In realtà - prosegue Grizon - sarebbe bastato che nel capitolato dei lavori
per la ciclabile fosse stata prevista la segnaletica corretta che ora il
Comune dovrà modificare a proprie ulteriori spese. Spero in un intervento
tempestivo prima che accadano incidenti».
Dal Municipio si fa sapere che la
situazione è nota e la soluzione definitiva è alle porte: «Per ora i lavori
sono sospesi con alcune varianti da effettuare. Contiamo comunque che entro
il mese di marzo verranno apposti dei cartelli integrativi a quelli attuali
che sono comunque corretti». Il problema dunque “non sussiste”, ha ribadito
il Comune, perché non ci sarà “nulla da correggere”.
Ma Jacopo Rothenaisler,
referente di Impronta Muggia non è d’accordo ed evidenzia la “demenzialità
del percorso attuale raffazzonato e illogico, con troppi percorsi misti, e
sensi unici che danno un senso di marginalità della ciclabile”. E secondo
Rothenaisler «la perla è proprio l'attraversamento della Strada Provinciale
14 di Farnei. Arrivati sul marciapiede della provinciale si trattava solo di
scegliere in quale punto passare dall'altra parte - ricorda Rothenaisler - La
Provinciale, lo dice la parola, è di competenza della Provincia. E così l'ingegner
Paolo Stolfo, direttore dell'Area servizi tecnici della Provincia, ha deciso:
si attraversa là, dove esiste già un passaggio pedonale». Ma c'è un
dettaglio: «Il passaggio pedonale non è in linea con il percorso, bisogna
costeggiare la provinciale, attraversare, e poi costeggiare dall'altra parte
nuovamente per tornare in direzione di marcia».
L'illogicità non finisce qui:
«Il passaggio pedonale non ci porta sul marciapiede opposto. Si attraversa la
provinciale è vero, ma avendo dovuto costeggiare la provinciale per
raggiungere il passaggio pedonale abbiamo anche superato un bivio. Cosicché,
per arrivare al marciapiede che ci interessa, invece di un attraversamento
pedonale se ne fanno tre, di cui uno cieco andando su è giù nello stesso
posto. E non siamo su Truman show». Ma in un pericoloso labirinto.
Nessun commento:
Posta un commento