Da Il Piccolo del 28 aprile - Pagina 46 - Cronaca Trieste
Muggia, Ricremattina quest’anno a pagamento
La spesa per ogni figlio sarà di 16 euro alla settimana. Pdl: «Un provvedimento che si doveva e poteva evitare». L’assessore Rossi: «Non c’era alternativa»
di Riccardo Tosques
MUGGIA - Il servizio di “Ricremattina” d’ora in poi sarà a pagamento. Decisione inaspettata da parte della Giunta Nesladek che ha deciso di introdurre una tariffa pari a quasi 16 euro settimanali per ogni figlio iscritto. Il provvedimento è passato con i voti della maggioranza. Contrario il Pdl che tuona: «Un provvedimento che si poteva e doveva evitare».
L’assessore alle Politiche giovanili Loredana Rossi risponde: «L’alternativa? Limitare il numero di accessi che avrebbe penalizzato ingiustamente una ventina di famiglie». Il servizio offerto dal Comune di Muggia coinvolge ogni anno circa 75 ragazzi. Un numero che è andato costantemente in crescendo.
«Il Ricremattina, soppresso dall’amministrazione precedente, aveva una frequenza prevista di circa 45 ragazzi. Col passare degli anni le adesioni sono aumentate sino ad arrivare a 75 presenze», spiega l’assessore Rossi. Per accogliere tutti l’amministrazione era solita fare un prelevamento dal fondo di riserva. Ora però non essendoci il bilancio di previsione il Comune si è ritrovato di fronte a un bivio: o ridurre il numero originario come previsto dall’appalto, oppure prevedere una quota per accogliere tutti.
La Giunta Nesladek ha preferito introdurre una tariffa pari a 13,22 euro (+iva al 21%) a settimana per un totale di 15,92 euro. «In mancanza del bilancio di previsione 2013 la sinistra ha voluto far pagare questo servizio di ricreazione finora gratuito così utile alle famiglie asserendo nella delibera che bisogna “abbattere i costi di gestione”», ha commentato il consigliere del Pdl Claudio Grizon. Una motivazione definita «risibile - prosegue Grizon - che lascia senza parole in quanto sembrerebbe che il Comune da questa operazione spera di risparmiare solo 6 mila euro». Sulla vicenda è intervenuto anche il consigliere pidiellino Dario Grison: «In Commissione sono rimasto infastidito per questa nuova tariffa evidenziando l’inopportunità di costringere le famiglie, in questo periodo di crisi, a pagare questo servizio andando a pesare sui già delicati equilibri dei bilanci familiari». «È inammissibile poi – concludono Grizon e Grison – che, come asserito dalla delibera, a discrezione del Servizio Sociale, senza criteri trasparenti, potranno essere previste gratuità per le famiglie in difficoltà economica». Tema questo che in Commissione è stato sollevato senza esito. «Anche da esponenti della maggioranza», chiosa Grison.
Nessun commento:
Posta un commento