Roberto Dipiazza ha ragione, sul futuro dell’area ex Acquario bisogna accelerare e trovare in Regione le risorse necessarie per avviare finalmente la bonifica, la progettazione ed i lavori per realizzare anche a Muggia una costa sviluppando il modello di Barcola.
L’interrogazione alla Serracchiani è opportuna anche perché finora da lei, al di la di generiche assicurazioni dispensate da Nesladek per un suo interessamento, non si è visto nulla.
I problemi del passato se non sono risolti ci manca poco e in questi sette anni e mezzo il centro sinistra a onore del vero ha fatto la sua parte. Ma visto il tempo trascorso, lo stato dei bilanci comunali, il patto di stabilità e le lungaggini burocratiche è impensabile che Muggia possa farcela da sola.
A confermare l’esigenza di una regia e magari di un’azione diretta della Regione, come auspicato da Dipiazza, ci sono anche i ritardi sull’avvio del progetto di recupero della costa finanziato dalla giunta Tondo nel 2011 con ben 1,3 milioni di euro su 2 milioni del costo previsto per l’intervento.
Il decreto di assegnazione del finanziamento imponeva il rendiconto delle spese già entro quest’anno e se non ci sarà una proroga il finanziamento è a rischio. Purtroppo sembrava che la soluzione del SIN fosse in dirittura invece nonostante la priorità data alla costa muggesana siamo ancora al palo.
L’idea che la Regione affianchi il Comune nel definire e finanziare un progetto generale di recupero della costa lanciata da Dipiazza mi sembra assolutamente condivisibile: spero solo che Nesladek non cominci a ripercorrere, come al solito, la storia e le responsabilità ma privilegi la ricerca di una collaborazione concreta al di la degli schieramenti.
A Dipiazza ho chiesto di darci una mano e di lavorare ancora, come ha saputo fare da sindaco, per quella che rimane sempre la “sua” Muggia.
Claudio Grizon
Consigliere del Comune di Muggia
Gruppo del PDL
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