Nesladek a Dipiazza: «Avete fatto solo guai»
Sul “caso Acquario” il sindaco di Muggia replica al consigliere regionale e suo predecessore. E lo avverte: le indagini della magistratura non sono finite
di Riccardo Tosques
MUGGIA «Caro Roberto (Dipiazza), evidentemente il tuo successore (Gasperini, n. d. r.) non ti ha reso edotto dei guai in cui siamo trovati dopo la realizzazione da parte vostra di quel terrapieno e dopo l'inclusione della costa nel Sito Inquinato Nazionale».
Il sindaco di Muggia Nerio Nesladek ha voluto replicare così all'ex primo cittadino rivierasco, oggi consigliere regionale, Roberto Dipiazza dopo l'intervento di quest'ultimo sul futuro del terrapieno di Acquario. «Vediamoci, se vuoi anche pubblicamente, così i cittadini sentono - prosegue Nesladek che ha voluto lasciare alle pagine virtuali di Facebook la sua replica a Dipiazza – […] Ti racconterò di tutto il lavoro fatto in questi anni, dei costi, non certo bassi come tu dici, per la rimessa in sicurezza, dei procedimenti giudiziari non certo chiusi che hanno impedito e a tutt’oggi rallentano la bonifica. Ti racconterò anche che ora, dopo un lungo periodo di torpore, finalmente anche la Regione si sta muovendo: la Serracchiani conosce il problema e siamo fiduciosi che finalmente riceveremo l'aiuto che ci serve per risolverlo. Detto questo, dopo che ci saremo chiariti su questi argomenti, sarò ben felice di avere il tuo aiuto perché queste cose non sono una bandiera di una parte politica, ma di tutta la città».
Un intervento pacato ma deciso quello di Nesladek, che ha voluto replicare all'interrogazione sottoscritta in Consiglio regionale da Dipiazza nella quale il capogruppo di Autonomia Responsabile sollecitava la Regione “a predisporre uno studio per realizzare un lungomare balneabile sul genere di quello di Barcola, che preveda una pista ciclabile sino al confine di Lazzaretto” accelerando il “progetto di interramento Acquario nel Comune di Muggia, considerata l'attrattiva turistica e le ricadute che il litorale muggesano può assicurare grazie alla sua posizione geografica di collegamento con la vicina Istria”.
Il sindaco Nesladek ha poi evidenziato come “sulle responsabilità di quanto accaduto ci penserà la magistratura che su Acquario sta continuando ad indagare in quanto il reato di omessa bonifica non è stato eliminato dalla nostra normativa”, a differenza dunque da quanto sostenuto nella sua interrogazione da parte di Dipiazza.
A supportare invece il consigliere regionale di centrodestra è il consigliere comunale del Pdl muggesano Claudio Grizon. «Roberto Dipiazza ha ragione, sul futuro dell’area ex Acquario bisogna accelerare e trovare in Regione le risorse necessarie per avviare finalmente la bonifica, la progettazione ed i lavori per realizzare anche a Muggia una costa sviluppando il modello di Barcola. I problemi del passato se non sono risolti ci manca poco e in questi sette anni e mezzo il centrosinistra a onore del vero ha fatto la sua parte. Ma visto il tempo trascorso, lo stato dei bilanci comunali, il patto di stabilità e le lungaggini burocratiche è impensabile che Muggia possa farcela da sola».
A confermare l’esigenza di una regia e “magari di un’azione diretta” della Regione, come auspicato da Dipiazza, ci sono anche i ritardi sull’avvio del progetto di recupero della costa finanziato dalla giunta Tondo nel 2011 con ben 1,3 milioni di euro su 2 milioni del costo previsto per l’intervento. «Il decreto di assegnazione del finanziamento imponeva il rendiconto delle spese già entro quest’anno e se non ci sarà una proroga - conclude Grizon - il finanziamento è a rischio».
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