Per il 64% dei sindaci nessun risparmio da riforma Province
Il 65% dei sindaci dei piccoli Comuni non considera la riforma delle Province una priorità, il 64% sa che non porterà alcun risparmio, il 63% pensa che farà indebolire i territori.
Questi i dati più significativi della ricerca presentata oggi a Milano all'Assemblea delle Province del Nord dal Prof. Renato Mannheimer, a cui ho partecipato anche quale componente del Consiglio Direttivo Nazionale dell'UPI, che analizza l'opinione dei sindaci dei piccoli comuni sulla riforma delle Province varata dal Governo.
Se dunque un 61 % la vede come una opportunità di razionalizzare competenze, quindi sa bene che c’è bisogno di razionalizzare, non di eliminare, il 57% ha capito che perderà un riferimento e il 63% è molto più preoccupato dalla mancanza di risorse che dalle riforme.
La maggioranza dei sindaci poi è cosciente di non avere personale (53%) e competenze (34%) idonee per svolgere le funzioni delle Province, oltre ad essere questo un peso in più di cui dovrà sobbarcarsi (28%).
Si dichiarano poi molto preoccupati, i Sindaci dei piccoli comuni di ricevere le funzioni tipicamente di area vasta: in particolare l'80% dichiara che avrebbe difficoltà a garantire il servizio di trasporto extraurbano, il 72% il mercato del lavoro, il 68% la formazione del personale, il 57% la gestione del territorio e la tutela ambientale, il 55% i servizi per la scuola.
Mentre non hanno problemi a riprendersi quelle tipicamente comunali: sport, turismo e cultura.
Il 51%, infatti non crede che sarà in grado di gestire i servizi delle Province.
Per quanto riguarda le elezioni, il 55% crede serva un modello elettorale che preveda elezioni dirette da parte dei cittadini o totali (37%) o almeno del Presidente (18%).
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