mercoledì 30 luglio 2014

LA PRESIDENTE BASSA POROPAT HA BOCCIATO LA PROPOSTA DEL PDL PER ATTRIBUIRE IL SIGILLO D’ARGENTO DELLA PROVINCIA ALLA LEGA NAZIONALE

La presidente Maria Teresa Bassa Poropat ha bocciato, senza possibilità d’appello, la proposta avanzata dai consiglieri Claudio Grizon, Massimo Romita, Viviana Carboni e Daniela Pallotta, con l’adesione di Giorgio Ret, Stefano Martucci, Giorgio Rossi, Andrea Sinico e Roberto De Gioia, di “considerare la possibilità di attribuire alla Lega Nazionale di Trieste il sigillo d’argento della Provincia di Trieste, in segno di apprezzamento e gratitudine per l’instancabile e meritorio impegno profuso dall’Associazione nel perpetuare la conoscenza e l’amore per la lingua, la storia e la cultura italiana in particolare dell’Adriatico orientale di Trieste e della Venezia Giulia”.
La mozione, presentata dai consiglieri già lo scorso 1 aprile, è stata posta all’ordine del giorno appena il 17 luglio ma, dopo l’intervento del consigliere Grizon, in cui auspicava l’accoglimento unanime della proposta “considerato l’alto valore morale, culturale, storico, sociale e sportivo delle attività profuse dalla Lega Nazionale di Trieste”, la presidente Basa Poropat ha gelato tutti affermando che “in merito alle onorificenze decide la giunta ed il regolamento prevede che queste siano assegnate solo a persone e non a associazioni o istituzioni culturali”. 
Dopo l’uscita stizzita della Bassa Poropat abbiamo percepito un forte imbarazzo – sottolinea il gruppo del Pdl – nelle stesse fila della maggioranza, concretizzatosi con l’astensione sul voto della mozione da parte della vice presidente del consiglio Maria Monteleone (Pd) rispetto al voto contrario imposto dalla Poropat”
Abbiamo perso un’occasione unica – prosegue il gruppo del Pdl – in quanto il sigillo della Provincia si sarebbe potuto consegnare alla Lega Nazionale (di cui fra non molto ricorrerà il 125° anno dalla sua fondazione) assieme a quello del Comune di Trieste, in quanto un’analoga mozione dell’opposizione è stata accolta quasi all’unanimità dal consiglio comunale”
E’ incredibile - conclude Grizon - come al Comune di Trieste certi temi trovino facili adesioni trasversali mentre a Palazzo Galatti con la Bassa Poropat tutto sia difficile se non impossibile in quanto legato agli umori della presidente o a regolamenti costruiti a hoc. E’ stato davvero offensivo e sprezzante il suo atteggiamento nei confronti del consiglio mentre da anni ha elargito i sigilli dell’Ente, con assoluta discrezionalità politica unita forse a personale simpatia abbinando spesso brindisi e rinfreschi”.

Nessun commento: