Proseguono e si riconfermano le
note difficoltà del centro sinistra nell’affrontare i piani regolatori. Era già
accaduto nel 1993 quando il sindaco Sergio Milo venne sfiduciato su iniziativa
della sua stessa maggioranza anche su questo tema.
Se l’assenza alla seduta di giunta (in cui è stata votata la delibera sulla valutazione ambientale strategica del nuovo piano) degli assessori Parapat e Finocchiaro, sicuramente legata ad altri impegni, non
desta sospetti, pesa certamente, e non poco, il voto contrario dell’assessore
Fabio Longo.
Questo atto sulla VAS, che
anticipa l’avvio dell’iter consiliare per l’analisi delle osservazioni ed il
voto del nuovo piano regolatore, non va certo sottovalutato considerato che
Rifondazione Comunista si è ufficialmente posta fuori dalla maggioranza
consiliare.
Se, oltre che sulla contrarietà
all’Unione con il Comune di Trieste, l’asse tra i consiglieri Liguori, Savron,
Coslovich e l’assessore Longo dovesse rinsaldarsi ancora, potrebbe
riconfermarsi la tradizione dell’incapacità della sinistra di approvare un
piano regolatore.
Con 12 voti potenziali in aula (Coslovich è ormai all'opposizione), la
contrarietà su questioni di principio non negoziabili di Longo, l’autonomia di
Liguori e le evidenti insoddisfazioni di Savron (anche per il non casuale
cambio della segreteria provinciale dell’Unione Slovena, tra il cattolico
Mocnik e Pisani, che ha portato poi il vice presidente del consiglio regionale
Gabrovec alla segreteria regionale e che fa supporre disegni regionali) il voto
finale pare davvero a rischio.
Claudio Grizon
Consigliere del Comune di Muggia PDL
Nessun commento:
Posta un commento